Superlega A1: riflessioni post Coppa Italia

Leave a Comment
12.000 persone per la finale di DelMonteCoppa Italia
Forum di Assago
Volleyland: le nostre considerazioni

Abbiamo ancora negli occhi la splendida due giorni di Coppa Italia + VolleyLand al forum di Assago di Milano che ha visto la Dhl Modena portarsi a casa, per il secondo anno consecutivo, la coccarda tricolore. 

A manifestazione finita ci vogliamo addentrare in alcune riflessioni di tipo tecnico, tattico e caratteriale basandoci sulle partite viste nello scorso weekend. 

Ad Assago abbiamo visto in campo le prime 4 squadre del girone di andata e quelle che, probabilmente, sono le 4 squadre migliori del campionato (ci aggiungiamo Verona anche se non sta attraversando un grandissimo momento, soprattutto a causa degli infortuni). 
La vittoria, come da pronostico degli addetti ai lavori, è andata alla Dhl Modena che in finale ha fatto un sol boccone della malcapitata Diatec Trentino, parse inerme di fronte alla classe e alla potenza del gruppo di giocatori di giallo vestiti e guidati da Angelo Lorenzetti. 


Dhl Modena - vincitrice DelMonte Coppa Italia
Proiettiamo le sensazioni del fine settimana sul proseguo di stagione sia italiana che Europea partendo dai vincitori di Modena. 

Dopo un primo set "ad ingranare" contro una buona Perugia la Dhl ha mostrato tutto il suo potenziale, una squadra costruita per vincere tutto con una possibilità di variare il gioco probabilmente senza eguali in Italia e forse anche in Europa. 
Nella finale contro Trento è riuscita a nascondere i problemi che ancora si porta dietro Petric (2 punti con il 29% in attacco con soli 7 palloni giocati) potendo contare sull'apporto mostruoso di Ngapeth e Vettori (mvp). 

Bruno, soprattutto in finale, ha potuto giostrare al meglio i suoi chiamando spesso all'attacco Lucas anche in fase di break point. Certamente l'alzatore brasiliano è stato aiutato dal poco ficcante (per usare un eufemismo) servizio trentino che non è riuscito nemmeno a fare il solletico alla seconda linea modenese che infatti ha chiuso con il 76% di positività ed il 33% di perfette. 

Guardando al futuro è innegabile che la squadra della presidentessa Pedrini è la candidata numero 1 allo scudetto e all'accesso in final4 di Ch. League, soprattutto se continueranno i problemi in casa Lube, probabilmente unica candidata a provare a contendere  lo scettro agli emiliani. 

Di certo i tifosi modenesi dovranno fare gli scongiuri affinchè a nessuno dei 7 titolari venga un accidente da qui a metà maggio, infatti la panchina dei gialli non sembra (Nikic a parte) all'altezza dei titolari, specialmente nel ruolo di vice-Bruno. Prendendo in considerazione la formazione tipo ci sentiamo comunque di affermare che i 7 titolari di Modena sono superiori ai 7 titolari di tutte le altre squadre (Lube compresa) e se Rossini e compagni dovessero chiudere in testa la Regular Season garantendosi anche il fattore campo allora espugnare il Palapanini diventerebbe un impresa quasi impossibile.

Stoytchev - habituè delle finali in Italia
Parlando dell'altra finalista, in casa Trento rimane sicuramente il rammarico per una finale praticamente non giocata con 3 set completamente in balia dell'avversario senza trovare le energie fisiche, mentali e tecniche per controbattere (tranne alcune fasi del secondo set) agli avversari di turno. 

Come detto sopra il servizio trentino è stato molto lacunoso con molti errori in finale consentendo a Bruno di giocare palla in mano praticamente per tutta la partita. 
Nella partita di domenica Trento non ha potuto contare sull'apporto a pieno del suo opposto Djuric che, dopo aver trascinato la squadra nella semifinale di sabato, ha risentito dello sforzo restando in ombra (0 punti nel primo set, 20% in attacco al termine del secondo parziale) per tutto il match. 
Ovviamente il resto della squadra ha risentito di questo con Lanza e Urnaut in difficoltà anche in ricezione costringendo Giannelli ad un gioco piuttosto scontato che ha facilitato il gioco di muro ma soprattutto difesa della squadra modenese. 

Di positivo nel weekend trentino di sicuro la semifinale di sabato vinta 3-2 contro la Lube Civitanova. Ancora una volta Stoytchev raggiunge una finale di un torneo nazionale: da quando allena in Italia l'allenatore bulgaro ha fallito solo l'accesso alla finale della Coppa Italia edizione 2007-2008; dopo quella sconfitta nei quarti di finale contro Treviso 3-2 a Bassano il tecnico di Sofia (e di conseguenza Trento) ha raggiunto tutte le finali di Coppa Italia e tutte le finali Scudetto. 

La vittoria in semifinale è sicuramente figlia di una prestazione corale positiva su cui spicca la prova dell'opposto greco Djuric ben supportato da tutto il resto della squadra e di una prova magistrale (soprattutto nel quinto set) da parte di Simone Giannelli; sul piatto delle bilancia trentino vanno sicuramente aggiunti i 31 errori complessivi degli avversari marchigiani e la giornata non certo di grazia dell'ex Juantorena. 

Per il proseguo del campionato Trento dovrà difendere il terzo posto con un calendario sicuramente non semplice e puntare a ritrovare in semifinale scudetto una Lube ancora in difficoltà per tentare l'ennesimo miracolo, a livello europeo invece dopo un turno abbordabile contro i belgi del Lennink l'ostacolo Belgorod sembra al momento quasi insormontabile.

Civitanova - delusione del weekend milanese
Apriamo il capitolo Lube Civitanova, senza ombra di dubbio la squadra che esce con le ossa rotte dalla due giorni di Milano. 

Due giorni che in realtà per Juantorena e compagni si sono presto ridotti ad uno vista la sconfitta in semifinale con Trento.

Nonostante una buona prova di Miljikovic e Stankovic la Lube ha pagato a caro prezzo una palese leggerezza in posto4 dovuta soprattutto alla giornata negativa dell'italo-cubano (10 punti con il 33% in attacco), poco supportato sia da Parodi (6 punti con il 27%) che da Priddy (3 punti con il 33%). 

Nonostante queste difficoltà alla Lube sarebbe bastato poco per raggiungere, pur con fatica la finale con Modena ma il finale di quinto set è stato al limite del grottesco a partire da un'alzata clamorosamente sbagliata di Christenson in P1 a Juantorena che è valsa il 13-9 per gli avversari fino ad arrivare al fattaccio del cambio Cester-Podrscanin che ha fatto perdere il punto ai biancorossi per aver schierato in campo 5 stranieri contemporaneamente. 

E pensare che lo stesso cambio era stato rifiutato dalla coppia arbitrale lo scambio precedente, quindi lo staff Lube ha avuto una azione intera per accorgersi dell'errore che stavano per compiere. 

Dal punto di vista tecnico inutile ribadire che le fortune di Civitanova da qui a fine stagione passano per le mani (ma soprattutto la spalla) di Osmany Juantorena, solo il recupero fisico e mentale del fuoriclasse con la maglia numero 5 potrà consentire alla squadra dello sconsolato patron Giulianelli di poter insidiare Modena per l'accesso alla final4 di Ch. League e per la vittoria finale del Campionato. 
Di sicuro Blengini dovrà stabilire delle gerarchie (quota stranieri permettendo), puntando in maniera stabile su un sestetto base; ci chiediamo che fine abbia fatto Klemen Cebulj, praticamente ignorato nella semifinale con Trento.

Perugia - mancato il salto di qualità
Ultima squadra del lotto delle partecipanti ma prima ad abbandonare il Forum la Sir Perugia che ha combattuto invano contro Modena nella prima semifinale di sabato. 

In casa umbra permangono i problemi in posto4 con l'americano Russell infortunato e presente a Milano solo ad onor di firma e il duo teutonico Fromm-Kaliberda non certo al meglio della condizione. 

Ancora una volta De Cecco si è affidato spesso ad Atanasijevic trovando buoni riscontri nell'opposto serbo (20 punti con il 45% in attacco), ma trovando una giornata mediocre al centro della rete sia con Buti che con Birarelli. 
Quello che affligge la squadra del patron Sirci sembra però più un blocco mentale che va aldilà degli uomini che scendono in campo. 

Una squadra con molto talento che fallisce, quasi in maniera sistematica, quelle occasioni per crescere e fare il salto di qualità, in particolar modo quando incontra squadre di livello superiore. 
Da qui a fine stagione la priorità è quella di insidiare Trento per il terzo posto evitando così un possibile incrocio con Modena in semifinale e recuperare tutti gli effettivi. 

In Cev Cup il prossimo avversario e di quelli da far tremare i polsi: i campioni in carica della Dinamo Mosca di Ivan Zaytsev capaci nella stagione scorsa di sconfiggere in finale Trento al golden set.

0 commenti:

Posta un commento