1a giornata World League: la Francia schiaffeggia il Brasile, nellabattaglia Serbia-Italia la spuntano i nostri

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Day one di final six che è andato in archivio e le sorprese non si sono fatte attendere... Nella prima gara una spumeggiante Francia cancella un Brasile che nel primo set aveva messo in campo un gioco a cinque stelle. 
Nella seconda invece il cuore e l'orgoglio azzurro sono venuti a galla spingendo la formazione di Berruto verso un'insperata e meravigliosa vittoria per 3-2 sulla Serbia, alimentando le speranze (e forse qualcosa in più) per il passaggio del girone! 

Ecco le cronache : 

Brasile – Francia 1-3:

Il primo set è una vera e propria battaglia. Toniutti parte male, la Francia è discontinua in attacco e il Brasile difende l’impossibile: il set sembra destinato a finire in 20 minuti scarsi. 
I padroni di casa arrivano agilmente sul set point, 24-21, ma poi si smarriscono incredibilmente consentendo ai transalpini di tirare fuori le unghie e pareggiare grazie all'errore di Lucarelli e un muro di Le Goff.
I ragazzi di Tillie hanno a loro volta occasione di chiudere ma alla fine Murilo mostra che la classe non è acqua e con 2 super muri (su Ngapeth e su Rouzier) regala ai suoi il primo parziale.


I francesi iniziano il secondo parziale con il sangue agli occhi, Toniutti sale in cattedra e sfodera il suo gioco, mentre la coppia Bruno – Evandro si spegne costringendo Bernardinho a gettare nella mischia Vissotto – William. Ecco, Evandro non dà certo la sicurezza di Wallace e l’unica bocca da fuoco affidabile è Lucarelli, mentre il piccolo (di statura) Tillie fa il bello e il cattivo tempo in attacco. 
La Francia tenta la fuga sul 20-18 con Le Roux protagonista a muro, Ngapeth spolvera le righe al servizio e fa segnare il +3, break che viene ulteriormente incrementato dal muro di Le Goff e sul 24-21 il Brasile non tenta nemmeno di rientrare e regala il set agli avversari con un errore in battuta di Isaac.

Nel terzo set si viaggia sul filo dell’equilibrio ma la coppia arbitrale si lascia sfuggire 2 fischi a favore dei padroni di casa sanzionando due difese francesi di fila: la partita si scalda, e si trasforma in una gara di urli e di ace (2 francesi, uno di Isac): 14-12 per Tillie e soci. Nel finale il Brasile si rifà sotto 20-20 e ricomincia la battaglia, con Lucas che in attacco si fa sentire. I verde-oro buttano 2 set point di fila sbagliando due battute float, Le Roux trova l’ace che ribalta l’equilibrio 26-25. Chiude proprio la Francia 31-29 con due punti di Ngapeth, di cui l’ultimo a muro contro il gigante Lucas.



Nel quarto set i padroni di casa riescono a contenere l’entusiasmo dei francesi e rimangono attaccati nel punteggio. A metà set la Francia ha un prezioso break di vantaggio ma spreca un facilissimo slash che poteva regalare il +3; 3 ace di Le Roux spaccano il set e mandano davvero i suoi a +6 (23-17). Il Brasile è inchiodato, la Francia ha ben 7 palle match (24-17). Chiude Rouzier con un mani fuori: 3-1 per i francesi.

È difficile fare un solo nome per squadra, proviamo a dire i 2 giocatori che ci sono piaciuti di più e i 2 che ci hanno convinto di meno. 

TOP BRASILE: Lucarelli
FLOP BRASILE: Evandro
TOP FRANCIA: Ngapeth
COSI' COSI' FRANCIA: Le Goff

Serbia - Italia 2-3:

Ed è stata davvero la vittoria di un gruppo, dove ognuno ha buttato dentro al cilindro un po' del suo meglio, a turno, quando ce n'era bisogno.
Le vittorie arrivano cosi, con il cuore, la volontà e l'unione.. quando alla causa contribuiscono tutti senza smania di dimostrare o strafare, capaci di fare il proprio meglio anche nell'ombra. 
Dove ognuno ha contribuito con il suo fondamentale migliore, prendendo campo e spazio aiutando un compagno in difficoltà; a partire da Birarelli che ha tenuto unita la squadra nel momento di maggior sfaldamento grazie ad un muro granitico, passando per una Lanza capace di giocare una partita da veterano consumato a soli 24 anni, puntuale, preciso e ficcante nei palloni importanti, portando egregiamente il peso di quello a cui vanno le palle complicate e che ha il compito di trasformare in punto.
A Giannelli che ha patito si l'emozione ma ha tirato fuori il carattere e lo ha "imposto" anche ai compagni, un Vettori che fatica ma che non molla, tocca palloni e martella e infine un Colaci davvero Monstre.

Gli azzurri - in canotta bianca - partono fortissimo (+6) e la ricezione serba soffre. Un buon turno al servizio di Atanasijevic accorcia un po’ il divario ma l’Italia mantiene il +5. Sul 16-19 Berruto preferisce fermare il gioco per fermare la rimonta serba. Con un altro mezzo ace di AA la Serbia va a -1. L’Italia vola sul 24-22 trascinata da Vettori, primo set ball annullato sempre da AA, chiude Antonov 25-23.


Inizio orgoglioso della Serbia che con Ivovic al servizio va subito sul 4-0 e tuona a muro, ingabbiando Vettori. L’Italia soffre la falsa partenza e sbaglia molto dalla linea dei 9 metri, non riuscendo a ricucire il gap (14-8). Il divario si allarga e i nostri si disuniscono, con Mengozzi che a muro va in estrema difficoltà permettendo a Lisinac di fare il bello e il cattivo tempo (18-10). Berruto prova a cambiare la diagonale inserendo Saitta e Nelli. Il set senza storia si conclude 25-14. 

Anche nel terzo set la Serbia scappa via 10-5 trascinata da un implacabile Atanasijevic. I ragazzi sono tesi e si vede, ma trovano la forza di agganciare gli avversari con il muro granitico di Birarelli (11-11). I serbi allungano ancora 17-14, i nostri non mollano. Break italiano con due muri di Bira e Giannelli (20-18), che poi allunga 23-20 con un mani out di Massari, subentrato al bersagliatissimo Antonov. Sul set ball Italia Petric serve out ma Grbic non ha più challenge da chiamare, avendone scialacquato uno su una parallela evidentemente dentro di Lanza qualche pallone prima. 

Nel quarto set Massari rimane dentro per Antonov, la Serbia parte forte e va subito al tempo tecnico sull’8-4. Come nel set precedente, quando si arriva intorno al 10 gli azzurri spingono sull'acceleratore e tornano a -1. Attanasio e soci riconquistano il break di vantaggio, poi l’arbitro si inventa il quarto tocco su attacco murato a Vettori (14-11). Gli azzurri si rifanno sotto 15-17, la Serbia allunga ancora approfittando di un errore di Vettori (21-17). I ragazzi di Grbic mantengono i 4 punti di vantaggio e alla prima occasione chiudono il ser 25-20: si va al tie break. 

Tie break ancora con Massari dentro e di nuovo Jovovic in cabina di regia serba, dopo essere stato sostituito nel quarto set. L'Italia parte col turbo e con i super muri del Bira siamo subito sul 4-1. Giannelli piazza un ace micidiale da 1 a 5, poi offre il bis con una flot velenosa, terzo ace di nuovo con la battuta al salto: 7-1 senza parole. Sull'8-1 si ferma la serie del giovane bolzanino, ma adesso gli azzurri giocano sciolti; Grbic cambia entrambe le bande buttando dentro i fratelli Kovacevic. La Serbia è comprensibilmente nel pallone tanto che Atanasijevic piazza un pallonetto direttamente in rete. Arrivano ben 6 match point per gli azzurri (14-8) ma c'è un po' di fretta di chiudere e Berruto ferma il gioco. Chiude, come è giusto, il capitano Birarelli 15-9. 

Anche qui, come sopra, è difficile fare un solo nome per squadra, proviamo a fare i nostri nomi:   

TOP SERBIA: Lisinac
FLOP SERBIA: Jovovic
TOP ITALIA: Colaci
COSI' COSI' ITALIA: Mengozzi

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