Conferme e sorprese in questa primissima partita dei playoff che assegneranno lo scudetto 2015: Modena parte con brivido ma alla fine rispetta il pronostico, Verona esce vincitrice dalla battaglia del PalaEvangelisti, mentre Treia viene sconfitta da Latina. Tutto questo in attesa di vedere in campo anche la fresca finalista di Coppa CEV Trento (alla sua seconda finale stagionale) contro Molfetta, mercoledì 22 al PalaTrento.
Vediamo di seguito il recap delle gare giocate tra sabato e domenica...
Treia - Latina 1-3:
Il tonfo di Treia è uno di quelli che fa rumore, non tanto per la sconfitta in sè - in quanto la pericolosità della squadra di Blengini non è una novità - quanto per il modo in cui è avvenuta. Senza gioco, senza fluidità nel cambiopalla, senza grinta, con palloni che cadevano in mezzo al campo senza con tutti i giocatori in piedi, con le game "tese come dei fenicotteri" (mai paragone di Lucchetta fu più azzeccato).
Nel primo set avanti Latina fino al 14-12, poi un buon turno al servizio di Fox vale il sorpasso per Treia (15-14). Doppio cambio treia. Urnaut ripristina la parità con un lungolinea, ma un errore di Skrimov in rete e uno di Starovic valgono il 20-17 per la Lube, e Blengini è costretto a chiamare time out. Un primo tempo di Rossi e un ace di Tailli accorciano le distanze, ma Sabbi prima e Fei dopo scrivono 22-19. Set point treia (24-21) con Kurek al servizio, ma il polacco sbaglia. Urnaut lo imita e siamo 1-0 Lube.
Nel secondo parziale inizia bene Latina mettendo a segno il primo break (3-1) ma Treia impatta sul 5 pari. Entra Kovar per un falloso Kurek ma Latina contrattacca con efficienza e passa avanti 11-7. Con un ace del e il solito Fei, Treia si riporta sul 14 pari, ma grazie agli errori dei padroni di casa (Parodi battuta in rete, Kovar ricezione lunga facilmente chiusa da Starovic) Latina va a +3 (18-15) poi 21-16 col serbo che al servizio punisce ancora Kovar, tant'è che rientra Kurek. La Lube è ferma in difesa mentre Latina cambia sempre il colpo, giocando col muro (23-17). Kurek al servizio forza, ma l'ennesimo attacco di Starovic che si insacca nel muro di posto 4 avversario vale il set point (24-17); chiude Van De Voorde 25-19.
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Foto Spalvieri |
Il terzo set inizia con una fase di equilibrio fino al 5-5, ma Ricardo non trova feeling coi suoi attaccanti e dopo una serie di errori viene sostituito da Monopoli sull'8-5 per gli avversari. Latina prende il largo 11-6, Giuliani gioca la carta Shumov per Stankovic. Treia si appoggia al solito Fei e rosicchia qualcosina (13-10), viene aiutata anche da Van De Voorde che fallisce un "rigore" e si porta a -2 (12-14), ma Kurek pasticcia in attacco e Latina in un attimo torna a +4(12-16). Il polacco continua a faticare, anche a muro (chiuderà il set con 0% in attacco, fino a quel momento era al 14%) e i pontini volano 18-13. Lube in un momento nero, i palloni cadono a terra mentre tutti si guardano in faccia, Latina non fa complimenti e scappa 22-15. L'agonia di Treia finisce sul 25-17.
I padroni di casa iniziano il quarto set con tutt'altro piglio (3-0), ma Latina non ci sta e controsorpassa subito 4-3. Ricardo continua a fare danni ma ci pensa Fei a tenere a galla i suoi, ma dall'altra parte Starovic è una furia e supportato da Skrimov lancia i suoi sul 10-7. Con un time out rovente Giuliani prova a scuotere i suoi e Parodi lo ripaga con l'ace che vale il -2, ma in un batter d'occhio gli ospiti tornano a +4 (14-10). Treia soffre gli stessi problemi del set precedente e solo le imprecisioni degli avversari la tengono in linea di galleggiamento. Fei è l'unico attaccante maceratese che passa con continuità (20 punti totali per lui col 53% a rete), nella metà campo pontina Skrimov trasforma in oro tutto quel che tocca. Proprio l'ex Treviso, però, commette un'invasione sciocca che fa scivolare i suoi a -5 (16-21). Ci si mettono anche gli errori al servizio (ancora Fei, imitato da Parodi) e Latina conquista il match point (24-18). Ci pensa il solito Starovic a mettere la parola fine sulla prima gara dei quarti (25-19).
Che dire della giornataccia Lube? Stupisce certamente il dato dell'attacco di squadra (43%), in ombra principalmente Kurek che porta a casa 7 miseri punti col 23% a rete e Stankovic con solo il 14% di efficienza (1/7), percentuali che di certo non competono al gigante serbo. Male anche la coordinazione muro-difesa e la fase di break point.
Latina invece ha fatto una buonissima partita, guidata dalla convinzione che giocando al 100% potevano mettere in difficoltà anche i campioni d'Italia uscenti, e così è stato. Altra grande prova di Starovic, premiato mvp, con 19 punti e il 52% di efficienza; bene anche le due bande (Skrimov 16 punti, Urnaut 15). Domenica i pontini avranno la storica occasione di chiudere la serie sul 2-0.
Modena - Ravenna 3-1:

Partenza razzo di Ravenna che annichilisce una Modena un po' sonnecchiante, Cavanna si rende subito protagonista e manda avanti i suoi ma Vettori riporta sotto i suoi sul 3-4. Ravenna con Mengozzi e Cester alzano la serracinesca a muro e Lorenzetti è costretto a chiamare il time out, Modena fatica troppo in difesa mentre Ravenna a muro spadroneggia.Vettori è l'unico dei suoi ad andare a segno e guida i suoi alla rimonta e i padorni di casa impattano sull'11 pari, è ancora Mengozzi però a guidare una nuova fuga e a firmare il punto del 15-12 che rilancia le ambizioni di Ravenna.Il duo Renan-Cebluj è "on fire", in attacco non sbagliano nulla e fanno siglare il 18-13, Vettori si blocca e con lui finiscono anche le ambizioni di rimonta nel set per Modena, chiude neanche a caso un muro ravennate.
Nel secondo parziale Ngapeth si sveglia improvvisamente e imbeccato meravigliosamente da Bruno lancia la fuga (6-2), per gli ospiti cala il rendimento di Renan che viene sostiuto da Jeliazkov ma la storia non cambia perchè Vettori continua a fare punti e stampa anche quello del 9-5. Piano finalmente si fa vedere a muro stampando l'opposto ravennate, i troppi errori di Ravenna aumentano il vantaggio fino al +8 (19-11), un set senza storia che viene chiuso da un ace di Petric. Terzo parziale in cui Ravenna torna a lottare a fornire un buon gioco ribattendo punto su punto ai bolidi modenesi, con Cebulj sgli scudi a rispondere a NGapeth (11-10). Il break Modena lo piazza sul 13-13 portandosi a più 2, Cebulj continua a giocare una partita di grandissimo livello, suonando la carica e spingendo i suoi fino al -1 (19-18), al servizio si presenta per NGapeth che con una serie di servizi taglia le gambe agli ospiti lanciando i suoi sul 22-18, finale di set concitatissimo in cui Ravenna ampimanete nel set e in partita si vede fischiare qualche decisione molto dubbia e Koumentakis per eccesso di proteste di prende pure un rosso che con un muro a di Verhees consente a Modena di chiudere anche il terzo parziale.
Quarto set in cui Ravenna non ha più energie mentali da spendere e lascia scappare via Modena senza riuscire a stare al passo, Vettori-NGapeth guidano alla fuga (9-6, 13-7 e 18-9), chiude un muro su Renan per il 25-13.
Perugia - Verona 2-3:
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Foto Blue Volley Verona |
Prima gara di playoff e prima sorpresa sul campo del PalaEvangelisti di Perugia, nella partita maratona fra i padroni di casa di Grbic e gli ospiti di Giani a spuntarla sono i veronesi al quinto set grazie soprattutto alla prova incisiva del capitano Mitja Gasparini capace di far male alla seconda linea umbra con un servizio sempre ficcata che porta in dote anche 4 punti diretti (con soli 6 errori).I primi 3 set vedono il dominio quasi totale di una delle due squadre in campo, parte forte Verona che si aggiudica il primo a 18; cambio di campo e risposta di Perugia che ritrova un buon apporto da Atanasijevic a mascherare la giornata storta di Fromm (Grbic lo toglie per Sunder), secondo set alla Sir 25-21 che ritrova l'entusiasmo dei tifosi e del vulcanico presidente Sirci. Il terzo parziale è un monologo gialloblu che chiudono il parziale 25-16; il quarto set inizia sulla falsariga del terzo con Verona capace a sfruttare le debolezze di una Sir incapace di ritrovarsi in nessun fondamentale, sul 5-12 la partita sembra avviata sull'1-3 ma ecco che Buti e soci si riprendono e iniziano a macinare gioco e punti, partendo da una buona incisività dai 9 metri, ritrovando la giusta vena a muro e approfittando della paura di vincere che sembra attanagliare gli uomini di Giani (passaggio a vuoto clamoroso di Sander) che subiscono un parziale di 20-9 rimandando la contesa al quinto set.
Il parziale decisivo inizia sotto l'insegna dell'equilibrio, Sander porta avanti Verona me Atanasijevic risponde; il punto di svolta avviene sul 9-11 con capitan Gasparini (mvp) che trova l'ace del +3 che, difatto, regala alla Calzedonia il primo di due match point per approdare in semifinale.
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