Di seguito il riassunto di entrambe le gare, che il team di Jumpin ha seguito dal vivo sugli spalti del palazzetto di Rimini.
Novara - Conegliano 3-1:
Nella prima semifinale si è svolto tutto come da nostro pronostico di ieri, sia per il risultato sia per le formazioni in campo. Infatti Furlan parte titolare al posto di un'acciaccata Adams e anche Glass non sembra al 100%. Inizio difficile per Conegliano che va subito sotto 8-4 grazie al servizio efficace di Novara. Sprizzi di ripresa che portano le gialloblu a -2 trascinata da Nikolova, che però nel momento della rimonta commette fallo di seconda linea (il terzo!).
Nikolova si incarta in attacco e Novara torna sul +4 (20-16), con Barun che non ne sbaglia una. Con il turno al servizio di Chirichella Novara costruisce un solido vantaggio che le permette d chiudere agilmente al secondo set point con un tocco di seconda di Signorile (25-21).
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foto Giuliani |
Nel secondo set, dopo un iniziale equilibrio, Novara prende il largo 12-9 approfittando delle difficoltà in ricezione delle gialloblu e di una Glass in evidente difficoltà fisica. L'Imoco soffre ma con grinta si riporta a -1 (15-16). Novara va un po' in difficoltà e Conegliano ne approfitta per il sorpasso (19-18). Il muro di Novara fa la voce grossa e Conegliano non passa più: controsorpasso 21-20. Glass ignora completamente la giovane Furlan, non servendola mai, e le due attaccanti laterali si trovano sempre muro schierato e compatto. Acuto di Nikolova che con un provvidenziale ace riporta la parità sul 23, Jenny Barazza indovina un ottimo muro su pipe di Klineman ma Hill annulla il set point. Sempre l'americana annulla anche il secondo set point gialloblu. Su attacco contestato di Oszoy (sul quale secondo gli arbitri non c'è stato tocco del muro) Novara materializza il suo set point e subito dopo chiude il set grazie ad uno scellerato attacco totalmente sballato di Nikolova. Con la bulgara così fuori giri e sofferente per la stretta marcatura a muro, per Conegliano si fa durissima.
Inizio di terzo set con qualche imprecisione di troppo da ambo le parti, Conegliano strappa sul 7-5 approfittando di due errori ravvicinati in attacco di Guiggi, che poco dopo al servizio rischia seriamente di dover portare le paste. Un ace di Fiorin (rimasta dentro per Barcellini) manda tutti al tempo tecnico sul 12-9, ma Barun è una furia e guida le compagne al pareggio. Il muro di Novara, implacabile fino adesso, comincia a scricchiolare e Conegliano vola sul 19-15. Ora sono le novaresi che faticano a mettere giù la palla e fanno cadere un recupero in difesa due volte di fila. La solita Barun torna a ruggire e Novara torna a -3 (22-19). Conegliano vuole il set e va sul +4, al secondo tentativo Oszoy chiude il set 25-20.
Con l'innesto in pianta stabile del capitano Fiorin al posto di Barcellini l'Imoco ha una marcia in più e costringe Pedullà ad usare il primo time out già sul 8-5 per le venete, che alla pausa tecnica sono sul +2. Nikolova però non trova continuità, è Fiorin a tenere a galla l'attacco gialloblu, mentre dall'altra parte della rete Barun fa danni in attacco e dai nove metri. Novara trova il pareggio sul 16-16 con un ace su Oszoy, Barazza stampa a terra la pipe di Barun e Oszoy invece mette giù la sua: 20-17 Conegliano. Una pestata di Nikolova (abbiamo ormai perso il conto di questo fallo da parte della bulgara) e una stampata di Chirichella riportano Novara sul -1, ma un pallonetto stupendo di Oszoy viene misteriosamente fischiato fallo dalla coppia arbitrale e l'incredulo Chiappini non può fare a meno di protestare e prendersi cosi il rosso: 23-22 per Novara. Al di là della discutibilità del fallo chiamato dagli arbitri, rimane secondo noi lo sgomento per la scelta di un cartellino rosso (che regala un punto alle avversarie) in una fase così delicata di una semifinale che vale l'accesso ad un trofeo nazionale. Conegliano è comprensibilmente scossa dall'accaduto, Klineman ne approfitta per conquistare il primo match point ma Nikolova annulla. Al secondo tentativo una diagonale della schiacciatrice americana regala la finale alla Igor Novara.
Alla fine le due attaccanti statunitensi, Klineman e Hill, segnano a referto 17 punti a testa, ma il vero ago della bilancia di questa gara è stata senza dubbio Barun, 26 punti per l'opposta biancoblu con un'efficienza e una carica che ci sono sembrate irresistibili. Dall'altra parte della rete la pari ruolo Nikolova alla fine mette a terra 25 punti, ma con molta meno continuità ed efficacia della Barun (37% della bulgara contro 42%).
Nota di merito anche per l'ottima gara dei due liberi, sembrava di assistere ad una vera e propria battaglia per la convocazione sotto gli occhi di un attento Bonitta sulle tribune.
Modena - Busto Arsizio 3-1:
Rondon parte titolare nonostante non sia in perfetta forma, la neo arrivata Ferretti parte in panchina come da pronostico. Nel campo delle farfalle Pisani preferita a Michael. La seconda semifinale parte con una fase iniziale di studio di entrambe le formazioni, il primo allungo di Modena avviene a metà set sul 14-12 con una bella fast di Heyrman. Busto fatica a metter giù la palla e soffre in ricezione, Modena è più compatta e con ottimi muri vola sul 22-18. Busto prova a scuotere la situazione cambiando la diagonale Wolosz-Diouf con Camera-Perry; un attacco out di un'inconsistente Marcon offre a Modena il primo set point e subito Rousseaux chiude i conti con uno slash su ricezione difficoltosa di Leonardi (25-18).
Nel secondo parziale Modena parte avanti grazie al break su errore di Diouf, ma il muro di Marcon riporta la parità. Rousseaux è l'arma in più di Modena e insieme a Fabris guida le compagne che attacco dopo attacco costruiscono un buon vantaggio che manda le emiliane al time out tecnico avanti per 12-8. La belga mostra un paio di colpi arrotati segnali di grande manualità che lanciano Modena sul 14-8. Le bustocche sono troppo fallose, questo set prende i contorni di un incubo e il coach di Busto manda nella mischia Degradi per una Marcon veramente molto negativa. L'emorragia di punti non si ferma e un rigore messo a segno di Heyrman manda la LiuJo al massimo vantaggio: 17-8. Parisi prova anche Perry per Diouf ma Modena in difesa è prodigiosa ed incrementa il già largo vantaggio; Busto rosicchia qualche punto grazie alla grinta e agli ottimi servizi di Degradi, che però sbaglia sul più bello consegnando alle avversarie ben 9 set point. Ci pensa Folie con un muro su Havelkova a chiudere i conti 25-15.
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foto Giuliani |
Nel terzo set rimangono in campo Degradi per Marcon e Perry per Diouf. Buona partenza delle farfalle (4-1), poco dopo sul 6-2 Beltrami ferma tutto per parlare con le sue giocatrici. Modena è un po' in confusione e fatica ad aver ragione delle buone difese di Busto. Le emiliane si riportano sotto 6-9, un ace insidioso della regina Piccinini vale il -2 ma ci pensa la giovanissima Degradi a togliere le castagne dal fuoco con una grande diagonale. Beltrami butta nella mischia Ikic per Rousseaux per provare a ricucire il -3. Con un buon turno al servizio di Maruotti (entrata spesso per questo fondamentale e autrice di buone cose) Modena aggancia le farfalle sul 15 pari. Pisani stampa il muro del 18-17, poi Degradi senza paura chiude in slash una super difesa di Arcangeli, autrice di una prova coi fiocchi. Fabris fa un miracolo su un'alzata in bagher di Rondon (21-22), ma Pisani a muro dice di no alla Picci (23-21). Un ace più che fortunato di Wolosz regala 3 set point a Busto, Rondon spreca tutto servendo in rete (25-22).
Perry ancora dentro per Diouf nel quarto set ma l'americana fatica a metter giù palla. Modena scappa sul 12-9 grazie ad un'ottima correlazione muro/difesa, mentre Busto continua a sbagliare servizi. Le farfalle però faticano a concretizzare in attacco e lasciano allungare le emiliane sul 16-11. Busto non trova la forza, soprattutto mentale, di contrastare l'impeto e l'onda di entusiasmo di Modena (22-14), anche se i suoi tifosi non smettono un attimo di tifare. Un super ace di Fabris scrive 23-14 e manda a tutti il segnale che Modena non molla di un centimetro; il destino di Busto è ormai segnato e la Picci con una parallela sporcata dal muro regala alla LiuJo l'accesso alla finale contro Novara (25-15).
Regina di questa gara senza dubbio una super Fabris con 21 punti, mentre nell'altro campo Diouf e Perry mettono a segno solo 14 punti in 2. In casa di Modena molto buona anche la prova delle due bande Rousseaux e Piccinini, con la regina fondamentale nei momenti più bollenti dei set e la belga che ha messo in mostra belle doti tecniche. In casa di Busto la nota più positiva della giornata, in mezzo a tanto nervosismo e poca incapacità di reagire con positività, è stato l'ingresso in campo della giovanissima Degradi che non ha fatto rimpiangere nè la capitana Marcon in panchina nè la prova altalenante di Havelkova.
Oggi alle 19 la sfida che deciderà la vincitrice della 37^ Coppa Italia Serie A1 sarà Igor Novara contro LiuJo Modena. Noi ci saremo, ancora sugli spalti, e voi? Chi vincerà? Difficile fare pronostici questa volta...
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