Due semifinali molto combattute e ricche di spettacolo, la prima finita secondo pronostico (nonostante Berlino ce l'abbia messa tutta per non sfigurare davanti al pubblico di casa e dobbiamo dire che ci è riuscita in pieno), la seconda con un risultato molto secco che però rispecchia appieno le difficoltà dello Skra. Ma andiamo per ordine di svolgimento:
Zenit KAZAN - BERLIN Recycling Volleys 3-1:
Nel primo set grande equilibrio fino al 20, con Berlino trascinata dall'entusiasmo e Kazan un po' frenata dalla tensione. I russi piazzano il break che potrebbe essere decisivo (22-20) ma Berlino ribalta tutto e conquista la chance per andare sull'1-0, ma rovina tutto con un attacco suicida di Carroll da 4 e un
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l'mvp Leon (26 punti) |
Nel secondo parziale Berlino torna in campo super aggressiva e pareggia subito i conti in maniera abbastanza netta.
Il terzo set sembra prendere una brutta piega per i tedeschi che vanno sotto anche -4, ma rimettono in piedi il set anche grazie ai tanti errori in attacco dei russi e passano avanti 12-11. Kazan ricuce subito lo svantaggio, controsorpasso che sarà poi decisivo per la conquista del set.
Nel quarto i russi prendono subito il largo sul 7-3 grazie ai super servizi di Leon ma ancora una volta Berlino riapre i giochi (9-10). Entra Sivozhelez per Anderson e Kazan si scuote (14-9). I russi navigano tranquilli (17-10, poi 22-13). Chiude tutto un grande muro su attacco del neo entrato De Marchi.
Grande prova del cubano Leon che chiude con 26 punti all'attivo (41% a rete, ben 6 ace per lui!), nonostante un paio di pesanti momenti a vuoto e qualche attacco di troppo sparacchiato fuori. Anche Mikhailov torna a casa con 20 punti in saccoccia, la maggior parte dei quali messi a segno nella seconda parte del match, quando con l'ingresso del secondo palleggiatore Kobzar ha iniziato a macinare di più. Dall'altra parte della rete buona la prova dell'ex Forlì Carroll (18 punti), ma i tedeschi non hanno trovato una bocca di fuoco costante che potesse contrastare almeno in parte lo strapotere di Kazan; hanno puntato di più sulle difese e sulla forza di squadra, ma non la corazzata russa non è bastato.
Asseco Resovia RZESZOW - PGE Skra BELCHATOW 3-0:
Il derby polacco un po' a sorpresa si chiude con un secco 3-0 a favore dei ragazzi di Kowal, complici i tanti errori di un Belchatow sprecone.
C'è da dire che è stato un vero spettacolo, in campo e sugli spalti, ma il risultato fa giustizia a quel che si è visto negli 81 m2.
Il primo set è stata una vera e propria battaglia di nervi, con le due squadre sempre vicinissime nel punteggio. Resovia passa in vantaggio sul 23-21 grazie ad un tocco a muro assegnato dal Videocheck e chiude 25-23 grazie ad un errore al servizio di Wrona.
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festa per Resovia! |
Nel terzo set lo Skra appare più consistente e riesce ad esprimere il suo gioco, ma Resovia è sempre lì, trascinata dal suo oppostone tedesco Schops. Break decisivo per Resovia sul 16-14, di lì la forbice si allarga 20-16, ma sul momento di chiudere (24-20) ai biancorossi tremano le gambe e sprecano due contrattacchi su servizio di Lisinac. Ci pensa Ivovic a buttare giù l'attacco che vale il 3-0 e l'accesso alla finale della manifestazione.
Come già detto, lo Skra è stato sprecone nei momenti chiave del match e soprattutto non ha potuto contare sul bomber Wlazly (solo 7 punti col 25% in attacco), ma si è sentita anche l'assenza di Winiarski. Conte invece è stato l'ultimo a mollare e sicuramente il più positivo dei suoi (16 punti col 67%).
Per Resovia buonissima prova corale ben diretta da Drzyzga (lo dimostrano i tanti punti messi a segno da tutti gli attaccanti), con 11 punti a testa per Ivovic e Schops. Oggi rimane da superare l'ostacolo più difficile per arrivare alla medaglia d'oro, la corazzata azzurra di Alekno.
Chi la spunterà? Il favorito Kazan o il sorprendente Resovia?
PS: prima della finalissima, alle 13.00 si giocherà la finale 3-4° posto tra i padroni di casa del Berlino ed i polacchi dello Skra di Belchatow.
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