Finale Coppa Italia A1 femminile: Novara, sei tu la regina d'Italia! Sconfitta Modena per 3-1

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Tutti speravano in una bella gara e le due squadre, a parte un primo set a senso unico, non hanno deluso le attese degli oltre 4300 spettatori che hanno riempito con grandissimo calore il 105 Stadium di Rimini. La 37° Coppa Italia è andata alla Igor Novara, la favorita dei pronostici, la squadra che più di tutte in questa due giorni riminese ha mostrato concretezza e solidità, specialmente in attacco, dove l'opposta croata Barun ha fatto il bello e il cattivo tempo (31 punti in finale, 26 in semifinale). 



L'inizio della gara è caratterizzato da errori al servizio da ambo le parti, forse figli dell'emozione per una sfida tanto importante, il primo break lo mette a segno Novara con attacco in diagonale di Hill. Ancora un po' di nervosismo in tutte le atlete causa qualche pasticcio di troppo negli appoggi e nelle competenze difensive. Novara allunga 7-4 con Hill al servizio ma Modena la riagguanta grazie all'efficienza del proprio muro. Fase di tira e molla tra le due squadre, Novara va al tempo tecnico sul +1, poco dopo la seconda pipe fuori di Fabris segna il +3 per le piemontesi. L'arbitro perdona una doppia evidente a Rondon ma ci pensa Guiggi a chiudere l'azione con un super muro su Fabris, poi il successivo ace di Barun scrive 19-14 sul tabellone dei punti. Modena si riavvicina (17-20) ma Rousseaux continua a non chiudere in attacco mentre la pari ruolo Hill è spietata (22-18). La pipe di Klineman offre ben 6 palle set a Novara (24-19) ma Rondon aiuta le avversarie con un'alzata in bagher totalmente sballata (25-19). 




Nel secondo set Piccinini suona la carica alle sue (3-1) ma Rousseaux è fuori partita, tant'è che Beltrami si gioca la carta Ikic e poi, per la gioia del pubblico, Ferretti: entrambe daranno una vera svolta alla gara. C'è ancora confusione nella metà campo modenese, 2 ace di Klineman e il muro di Guiggi lanciano Novara sul +5 (12-7). A questo punto del match il pubblico di Rimini comincia a sentire odore di 3-0 ma la queen Picci non ci sta e ruggisce, sia a muro sia con le compagne (il suo urlo di rabbia si è sentito fin sulle tribune, con una frequenza che pareva un ultrasuono come quello dei delfini!) e Modena si fa sotto a -3. Fabris però sembra solo l'ombra della trascinatrice del giorno prima e la marcatura del muro novarese su di lei è strettissima; l'opposta è nel pallone e sbaglia anche un appoggio facilissimo che consegna a Novara la free ball per il 20-15. Le biancocelesti sembrano un meccanismo dagli ingranaggi perfetti e forse si credono salve per questo parziale, solo la Picci tiene a galla le emiliane. Un ace baciato dal nastro di Maruotti vale il 20-23 ma Novara cambia e si prende il set point. Con Ferretti al servizio, una Piccinini tutto cuore annulla il primo set point, Folie in slash annulla il secondo (23-24) e ancora la Picci ribalta la situazione (25-24). Il set va per le lunghe ai vantaggi, ma l'ingresso di Ferretti e il talento senza fine della Picci (11 punti per lei in questo parziale!) valgono il 30-28 per Modena. 


Ferretti e Ikic confermate in campo, il terzo parziale inizia con una mini fuga di Modena (4-1) subito ricucita da Novara. Le emiliane però sono un po' imprecise e Novara vola sull'11-8; Hill prende per mano l'attacco novarese, le ragazze di Pedullà picchiano forte e allungano 14-10. Modena rosicchia solo un punticino e sul 15-18 Beltrami chiama time out. Hill litiga con la pipe (prima subisce muro, poi pesta la linea) e Modena aggancia (18-18) e sorpassa (20-18). Un attacco della solita Barun e un muro di Signorile su Piccinini ristabiliscono la parità (20-20), il finale del set è ancora nel segno della queen (23-21), sempre lei manda Modena al set point ma un suo servizio out e un attacco sull'asta di Fabris regalano la parità alle novaresi. Si va di nuovo ai vantaggi, ma l'ennesima pipe out di Fabris consegna il set a Novara col medesimo parziale di prima (30-28). 


Il quarto set inizia con una doppia fast di Heyrman (2-0), il primo break del set viene mantenuto dalle emiliane fino all'aggancio di Novara sul 9-9. Black out in casa Modena che manda le novaresi al tempo tecnico avanti 12-10, poco dopo Piccinini e Ikic pasticciano in ricezione grazie alle battute incisive di Novara, che vola sul 15-12. Fabris si risveglia con due buoni mani out e con la fast di Folie Modena pareggia 17-17. Allungo importante di Novara sul 22-20, che in attacco concretizza come Fabris, invece, non riesce a fare. Rondon torna in campo per Ferretti per alzare il muro, Modena si fa sotto 22-23 con un mani out di Ikic. Gli ultimi due, decisivi punti sono nel segno della protagonista di questo weekend, Barun, che prima buca il muro modenese (24-23) poi dopo una lunga azione butta a terra nell'angolino di posto 1 l'attacco del 25-23 che vale la Coppa Italia per lei e le compagne. 




Alla fine la differenza l'hanno fatta sicuramente le due opposte (altra grande prova di Barun, meno incisiva Fabris, sia rispetto alla pari ruolo sia rispetto alla semifinale contro Busto) e l'incisività a muro (un eloquente 13 a 7 per Novara, senza contare la marea di palle sporcate). Al di là del risultato, vogliamo però sottolineare la grandissima prova della Piccinini (18 attacchi col 43% e 4 muri), una campionessa che avrebbe meritato, insieme alle compagne, di giocarsela al tie break. 

















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