23a giornata Superlega: tonfo Modena a Latina, Treia strapazza Perugia

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Una giornata di campionato veramente densa di risultati inaspettati, primo su tutti lo sgambetto rifilato da Latina ai danni della capolista Modena, ma anche la caduta della favorita Verona in casa di Ravenna, finalmente uscita dal suo periodo nero, per non parlare del secco 3-0 rifilato da Treia senza Baranowicz ai ragazzi di coach Grbic. Tutto ma proprio tutto nella nostra consueta sintesi di giornata!
E per offrirvi sempre di più... ieri JumpIn era live da ben 3 campi! (Forlì, Trento e Milano)

Molfetta - Piacenza 3-2:

Nella gara da dentro-fuori nella corsa ai playoff (sotto gli occhi di coach Berruto) alla fine dopo 2 ore abbondanti di gioco la spuntano i ragazzi di Di Pinto in un tie break pieno di capovolgimenti di fronte, la giusta conclusione dopo 4 set in cui entrambe le formazioni avevano dominato nei parziali vinti.
foto Fascilla

In un primo set abbastanza combattuto Piacenza fa la voce grossa a muro (7 block) e chiude 25-23 grazie ad un doppio errore di Despaigne (muro subito e servizio out). Nel secondo set i ruoli si invertono e, dopo una fase iniziale equilibrata, dal tempo tecnico in poi Molfetta prende il largo trascinata da Torres e sfruttando il nervosismo di Piacenza (la cui panchina si becca un giallo per proteste): 25-19 e 1-1.
Nel terzo parziale ancora un capovolgimento di fronte, con Piacenza che si ricompone e prende un largo vantaggio (20-14) approfittando dei pasticci a muro di Molfetta, specialmente nel raddoppio ai lati. Zlatanov coglie l'occasione per mostrare alcuni grandissimi colpi in attacco su alzate che definire spazzatura è un eufemismo e trascina i suoi al 25-21.
Il quarto set dovrebbe essere quello decisivo per gli emiliani poichè i 3 punti finali per loro sono vitali per non abbandonare quasi definitivamente la corsa ai playoff ma Molfetta non ha nessuna voglia di darsi per vinta e con una grande reazione (iniziata ancora una volta da Torres e proseguita con l'aiuto di un indemoniato Despaigne) scrive 25-18 sul tabellone mandando le due squadre al tie break.
Il quinto parziale è una vera roulette russa per cuori forti: Piacenza inizia col botto con Poey show dalla linea dei 9 metri e Molfetta sembra già spacciata (8-4) ma con un incredibile parziale di 5-0 (scaturito ancora dagli ace dei pugliesi e dai pasticci in alzata di Tavares e Mario Jr) ribalta tutto e passa a condurre 9-8. A questo punto l'inerzia del set sembra ancora una volta ribaltata (12-10 per Molfetta) ma un doppio muro di Poey su Despaigne (che perde lucidità e attacca fortissimo ma a caso) riporta tutto sul 12 pari. Si va avanti punto a punto e alla fine una bruttissima azione confusionaria in entrambe le metà campo viene conclusa da un mano out di Torres che consegna ai suoi il 15-13 ed i 3 punti, sotto gli occhi di un incredulo Zlaty, consapevole - suggeriamo noi - dell'occasione buttata via dai suoi, specialmente per come hanno affrontato questo tie break. 
Alla fine il solito Torres scrive 23 sul tabellino e il compagno Despaigne 14 (in soli 2 set e mezzo giocati, visto che nei primi 3 era partito titolare Sket) col 63% a rete. Buona la prova anche di Noda Blanco e dei due centrali (che Berruto sia venuto per loro?).
Nelle file piacentine la coppia di bomber Zlatanov-Poey mette a segno rispettivamente 16 punti col 47% e 24 col 41%, 5 ace e 4 muri. La formazione affidata a Camperi non trova però pace a muro, con Alletti sempre in ritardo al raddoppio e risucchiato spesso e volentieri dalle finte e dalla distribuzione dell'mvp Hierrezuelo. 

Perugia - Treia 0-3:

Kovar in pipe - foto gazzetta.it
Risultato non inaspettato ma piuttosto secco quello che si è materializzato ieri al PalaEvangelisti dove un'acciaccata Treia (senza il suo palleggiatore titolare) ha fatto visita ad una Perugia ancora traumatizzata dall'eliminazione ad un passo dalla final4 di Champions League.

Tre set che hanno praticamente lo stesso copione, parità sostanziale fino al 15 poi la fuga di Treia.
La sostanziale parità che ha contraddistinto il primo set si interrompe con lo strappo finale di Perugia che però sul più bello, 24 -20, si blocca e concede a Treia una rimonta fatale, grazie anche all'ottima fase al servizio di Podrascanin che semina panico tra la ricezione perugina.
Secondo set fotocopia del primo, ma la differenza sta anche nella prestazione di Monopoli, che passata l'emozione inizia a far girare bene la squadra, servendo e smistando il gioco alla perfezione tra tutti i suoi attaccanti e nessuno di loro delude le aspettative del palleggiatore.
Solo Atanasijevic tiene botta e infastidisce Treia, il resto della squadra fatica davvero troppo e non gira bene, set che viene chiuso grazie agli acuti di Stankovic a muro e il provvidenziale ingresso di Sabbi per Fei. Terzo set in cui si sperava (per lo spettacolo) in una reazione di Perugia, che si, lotta per metà del set (ancora) ma poi i troppi errori commessi impediscono alla formazione di Grbic di allungare la gara.
Alla fine maturerà un netto 3a0 che rispecchia in toto l'andamento e le forze in campo, con una Treia apparsa rinfrancata e con la coppia Podrascanin-Stankovic in formato monstre ma che in generale ha fornito una prestazione buona ma senza special acceso sul piano delle prestazione tecnico-tattica, discorso a parte per la grande grinta e forza di volontà mostrata nei momenti cruciali.
Perugia che invece non ha evidentemente smaltito la grandissima delusione e questo mista alla fatica non ha permesso ai ragazzi di fornire una prestazione a livello degli avversari, pochi alti e moltissimi bassi (solo Atanasijevic in doppia cifra!!).
Treia con i tre punti va  a - 1 dal secondo posto di Trento e a meno -3 dalla vetta riaprendo incredibilmente la volata alla vittoria della regular season a sole tre giornate dal termine.

Discorso contrario per Perugia che continua ad incrementare lo scorer negativo negli scontri  diretti con le prime tre della classe, con il trio Modena - Trento e Treia Perugia non è mai riuscita a vincere, raccimolando bensì solo un punto, con Trento all'andata, e due set con Modena e uno solo con la Lube.
Questo getta un po' di ombre sulle possibilità di scudetto della squadra di Sirci, che sembra non aver la forza mentale per stare al passo delle "regine" della Superlega!

Ravenna - Verona 3-0:

La CMC festeggi al vittoria - foto Robur Costa Ravenna

Il risultato che non ti aspetti potrebbe essere il giusto titolo per la gara andata in scena a Forlì. Partenza disastro per Ravenna (ace subito da Bari più attacco out di Koumetnakis), subito 0-2 per gli ospiti. Dopo qualche fase di cambio palla l'ace Mengozzi scrive 5-5. Ravenna incrementa il vantaggio con due muri ad opera di Ricci e Cebulj, che insieme all'attacco out di Zingel li portano sul 9-6. Verona rosicchia un break con attacco di Sander, poi due muri ad una mano di Anzani su primo tempo di ricci stile Holt (ndr finale world League a Firenze) segnano il sorpasso dei gialloblu: 10-9. Il doppio ace di Cebulj manda Ravenna al tempo tecnico avanti 12-10. I padroni di casa allungano ancora grazie ad un ace sporco di Mengozzi su ricezione in palleggio di Deroo chiamata accompagnata, poi Zingel affossa in rete l'attacco che vale il +4 per Ravenna (19-15). Gasparini non c'è e Verona è in affanno, tanto che Giani si gioca il suo secondo time out sul 20-16 ma le cose non cambiano: Sander fa danni prima a muro poi in ricezione (23-17), poi l'ennesimo mani out di Ravenna procura ai ragazzi di Kantor 3 set point, che non serviranno nemmeno dato che Coscione serve direttamente out.
Nel secondo set la CMC parte fort (3-1, poi 5-2) con il greco Koumentakis in grande spolvero; il compagno di ruolo Cebulj fa sfoggio di tutta la sua tecnica nel bellissimo attacco che vale il 7-3 e il time out chiamato da Giani. Ricci va a segno a muro per il 9-4 e l'allenatore scaligero prova ad arginare l'emorragia inserendo White e Blasi sul 10-7, ma Ravenna incrementa ancora approfittando della ricezione ballerina dei veronesi (14-9). I romagnoli sono spietati con gli attacchi mani out e Giani prova a buttare dentro anche Gitto per Anzani sul 17-13. Ravenna naviga tranquillamente sul +6 nonostante il ritorno in campo del titolare Coscione, mentre il pari ruolo Cavanna smarca i suoi attaccanti che è un piacere. L'attacco out di Sander segna la fine del set 25-17.
Terzo parziale che vede White partire titolare per uno spento Sander ma Gasparini in questa partita sembra non connettere e tutta Verona è confusionaria e smarrita: siamo già 4-1 per Ravenna. Giani si becca anche un giallo per proteste sul 8-5, segno del nervosismo suo e dei suoi ragazzi. Cebulj-show mette in mostra attacchi di un altro pianeta (i suoi colpi su palla scontata ci ricordano tanto il maestro Zlatanov) e condisce il tutto con una pipe nei 5 metri per il 10-5. Grande confusione nella metà campo gialloblu e alcuni tocchi sporchi di Ravenna non sanzionati dalla coppia arbitrale non aiutano a placare gli animi (14-5). Ravenna procede spedita, Verona continua a sbagliare e la forbice si allarga fino a +11. Verona rosicchia un break con White, ma i padroni di casa dopo poco tornano addirittura sul +12 (21-9). Coscione è totalmente fuori giri ma inaspettatamente Ravenna pasticcia proprio nel momento meno opportuno bloccandosi sulla P1, con una marea di match point a disposizione. Patriarca non si fida e ferma il gioco con un time out: i suoi ragazzi comunque chiudono agevolmente 25-15.
Mvp assegnato giustamente a Cavanna, capace di far attaccare la sua squadra col 58% e di mandare i suoi 3 attaccanti di palla alta in doppia cifra (Cebulj 62% e Renan 65%). In casa veronese brutta prova in ricezione (negativo questa volta anche il libero Pesaresi), 1 solo ace fatto (peraltro il primo punto del match) a fronte di 6 subiti e solo 44% di attacco di squadra, il vero grande problema di giornata insieme ad un altro fondamentale che è difficile riassumere in percentuali, il muro. 
Un crollo veramente inaspettato quello di Verona, non solo perchè interrompe una serie di risultati super positivi ma per la maniera in cui è avvenuto: al PalaCredito di Forlì si è vista una squadra spenta e smarrita, che non ha trovato come al solito in Sander ma soprattutto in Gasparini le sue bocche da fuoco. Dall'altra parte della rete, al contrario, buonissima prova di Ravenna, che non solo ha approfittato della partitaccia di Verona ma ha mostrato proprio un bel gioco, forse il migliore espresso in stagione tra le mura amiche.  

La nostra esclusiva intervista di fine gara con Maxi Cavanna:

- Innanzitutto grandissimo risultato contro un avversario che probabilmente é arrivato quasi favorito qui contro di voi, e voi uscite da un periodo non semplicissimo...
"Si, non semplicissimo.. Ma noi abbiamo preso fiducia con la partita di Challenge Cup e anche con Padova ma soprattutto avevamo bisogno di questi 3 punti perché la prossima domenica abbiamo un'altra partita molto importante per definire il 7-8° posto. Che dire, sono molto contento!"
- Cosa è cambiato secondo te per invertire la rotta, é stato qualcosa di mentale, caratteriale?
"Si, stiamo facendo più gruppo, stiamo tutti più insieme, quello è la cosa più importante.. Dobbiamo continuare ad essere sempre così gruppo."
- Che importanza ha avere un giocatore come Cebulj, sul quale ti puoi affidare sempre al 100%, al tuo fianco?
"Molto molto importante, perché sappiamo che lui è un giocatore molto forte.. Come Renan anche, non era in un buon momento però adesso sta tornando.."
- Parlando invece del passaggio di turno in Challenge Cup contro la Stella Rossa, siete stati contenti, ve lo aspettavate?
"Siamo molti contenti sì, ce lo aspettavamo ma adesso pensiamo ad andare avanti, vogliamo guardare al prossimo turno"
- Del tuo anno in Italia cosa ci dici? Ti trovi bene? Pensi di rimanere?
"Si, si.. Mi trovo molto bene, mi piace e sto bene qua in Italia.. Mi piace come si vive la pallavolo, come si mangia"
- L'anno prossimo?
"Spero di rimanere qua a Ravenna"

Latina - Modena 3-1:

Squadre in campo con gli stessi colori - foto latinapress.it
La sorpresa della giornata arriva dal PalaBianchini di Latina dove i pontini guidati dall'mvp Daniele Sottile fanno il colpo grosso battendo la capolista Parmareggio Modena. Lorenzetti sceglie Kovacevic - N'Gapeth in posto4 mentre Blengini si affida alla formazione titolare. Nota di "colore" di inizio partita: entrambe le squadre si presentano in campo con la divisa bianca! Come ci fa notare il sempre attento De Sanctis nel suo blog "Visto dal Basso", ora Modena dovrebbe ricevere una sanzione dalla Lega. 
Primo e secondo set si svolgono in fotocopia con Latina che riesce a scappare prima del time-out tecnico e chiudere agevolmente i parziali a 18 e 20 facendo leva sulle buonissime prove della coppia di centrali Van De Voorde e Semenzato che mettono insieme quasi 30 punti a fine parita con ben 8 muri punto. 
Nel terzo set arriva la riscossa di Modena con Petric in campo per Kovacevic; il più continuo dei gialli è Vettori che alla fine chiuderà con 12 punti e il 50%. Il parziale non ha storia e se lo aggiudica Modena 18-25; sull'onda dell'entusiasmo gli emiliani partono bene anche nel quarto set ma dal 7-10 si passa in un amen al 16-11 con Latina che controlla il tentativo di rimonta della capolista chiudendo 25-21 portando a casa 3 punti importanti che le permettono di blindare il sesto posto e buttare un occhio verso l'alto dove Perugia è distante solo 4 punti. 
Per Modena k.o. inaspettato, soprattutto per il modo in cui è arrivato, trovando grosse difficoltà in attacco - fondamentale su cui Petric e compagni hanno costruito gran parte delle loro fortune stagionali. Per il primo posto decisiva la sfida di sabato pomeriggio con Trento.

Trento - Altotevere 3-0:


Ennesima gara senza storia andata in scena al Palatrento, troppo alto il livello di gioco dei padroni di casa, gli ospiti scendono in campo con grinta e voglia di fare ma non basta contro la qualità e la volontà di Lanza e compagni. Poche sorprese nelle formazioni iniziali con Burgsthaler in luogo dell'infortunato Solè nei trentini mentre è tutto confermato fra i biancorossi ospiti, seguiti in questa lunga trasferta da una decina di tifosi. I tre set si svolgono in fotocopia con Trento capace di accelerare a proprio piacimento facendo leva sul servizio e sul sistema muro difesa; i parziali a 16, 19 e 19 stanno a dimostrare il divario in campo fra le due formazioni. 
Per quanto riguarda i singoli ottime le prove di Lanza (mvp con
Striscione dei tifosi Trentini dedicato a Max Colaci -
ph. Mauro Sebastiani
2 ace, 2 muri e il 63% in attacco), Kaziyski (13 punti con il 53% a rete) e Nemec (11 punti con 1 ace e il 60% in attacco); nell'altra metà campo spiccano le buone prove in attacco di Della Lunga e Maric (55% per entrambi), ancora negativa invece la prestazione di Randazzo che fa fatica in attacco ma soprattutto in ricezione dove è bersagliato dal servizio trentino (1 servizio su 2 finiscono sul posto-4 di proprietà Lube). 

Grazie a questi 3 punti e al contemporaneo tonfo di Modena a Latina l'Energy T.I. torna a -1 punto dai canarini rendendo ancora più interessante la sfida di sabato prossimo al PalaPanini, una spartizione della posto o una vittoria dei trentini lascerebbe il discorso per il primo posto aperto fino al termine della Regular Season.

Milano - Monza 2-3:

I derby, si sa, hanno un sapore particolare. 
I derby sono partite avulse dal campionato, e non rispecchiano quasi mai i valori in campo, regalando partite intense con risultati talvolta inaspettati. Ma veniamo al derby meneghino, perché sempre di Milano si tratta: Powervolley Milano e Vero Volley Monza (la stessa squadra è iscritta come volley Milano però!).
Monza, oramai lanciata più verso i play off che verso il fondo della classifica, deve rinunciare al centrale Elia, infortunato, e con Gotsev reduce da un piccolo infortunio alla caviglia che l’ha costretto ad allenarsi un solo giorno, la formazione quindi non regala grosse sorprese con il serbo Jovovic in coppia con Padura Diaz, Gotsev – Vigil Gonzales e la coppa italiana, fresca di convocazione, Botto-Galliani. Libero De Pandis.
Maranesi schiera Kuoliakamoa – Bencz, De Togni- Patriarca, Vinicius e Verees in banda e giovane Rizzo come libero.
Il primo set inizia con il freno a mano per entrambe le formazioni, Monza si fa coraggio e prende il largo sfoderando una buona difesa e con un po' di fortuna chiude il set.
Il secondo set inizia subito con le proteste e un po di confusione arbitrale non aiuta a placare gli animi.. 
Monza perde la bussola e Milano ne approfitta portandosi in vantaggio. Gli animi si surriscaldano e il centrale bulgaro del Vero Volley prende un giallo, il set è compromesso e Milano si porta in parità. 
Si ricomincia dall 1-1, Monza chiama il video check su attacco in campo di Gonzales, dato fuori dagli arbitri. La confusione regna anche ad inizio di questo parziale quando coach Maranesi protesta per l’errata chiamata del collega Vacondio, il tutto si chiude con un giallo per il tecnico e dopo pochi scambi, rosso a Padura Diaz.
Il match si infiamma e i tifosi iniziano a farsi sentire da entrambe le parti. Galliani non incide e viene sostituito da Bonetti. Jovovic fuori per capitan Tiberti. Nonostante i cambi, il risultato non è dei migliori: Patriarca si esalta in attacco e a muro. Valsecchi dentro al posto di uno spento De Togni. Bencz sempre presente e Milano vola sul 2-1.
Vacondio non ci sta e schiera Botkin per Galliani, Botto trascina la squadra e si esalta tra difesa e attacco, qualche errore di troppo però non permette a Monza di allungare e al time out tecnico è avanti Milano che dimostra di avere più sangue freddo. Il set avanza in parità fino allo strappo dei ragazzi meneghini, guidati in regia dal Mattera che ha sostituito uno spento Kouliakamoa. Sul 24-20 va al servizio Gotsev. Padura Diaz mette il turbo e porta in parità la squadra:24-24! Monza si è risvegliata e Milano neha da mangiarsi le mani per non aver chiuso il set e la partita.
Sul 28 pari accade un fatto curioso:Padura Diaz attacca sul muro, secondo il primo arbitro la palla ha toccato il nastro e quindi il punto va a Milano. Vacondio chiede il check per l’invasione (non essendo previsto il check per il tocco a muro!) dalle immagini si vede inequivocabilmente che il muro milanese ha toccato la palla e quindi il punto spetterebbe ai brianzoli, ma non è così..e il punto rimane assegnato a Milano!
Il set finirà poi 36-34 per Monza con un attacco out di Verees.

Nel quinto e decisivo set, Bonetti rimane in campo al posto di Botto e Botkin in pianta stabile. Milano si affida ai suoi attaccanti più esperti. Monza parte alla grande 3-0 con Gonzales che mette un muro e un attacco. Al cambio è 8-5 per il Vero Volley. Milano non si abbatte e accorcia le distanze fino al 12-9, time out di Vacondio precauzionale. Padura Diaz segna il 13esimo punto, ma sempre lui regala il punto n.10 a Milano. Botkin sfodera una bella diagonale e regala il match point. Vinicius, implacabile non ci sta e sigla il 14-11. Time out Monza. Bencz sbaglia e Monza festeggia. MVP Padura Diaz.

Prossimo turno

11a giornata di ritorno SuperLega UnipolSai

Sabato 21 marzo 2015, ore 17.30

Parmareggio Modena - Energy T.I. Diatec Trentino

Domenica 22 marzo 2015, ore 17.00

Exprivia Neldiritto Molfetta - CMC Ravenna  



Domenica 22 marzo 2015, ore 18.00

Top Volley Latina - Cucine Lube Banca Marche Treia

Vero Volley Monza - Sir Safety Perugia 

Copra Piacenza - Tonazzo Padova

Altotevere Città di Castello-Sansepolcro - Revivre Milano



Turno di riposo: Calzedonia Verona


Classifica di Superlega dopo la 24ma giornata - legavolley.it

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