Classifica in ordine di età media delle squadre di Superlega 2014/2015

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Proprio qualche giorno fa un grande campione, simbolo del nostro volley, ha annunciato di voler chiudere la propria carriera alla fine di questa stagione...
Samuele Papi, a 42 anni saluterà la pallavolo.. 24 anni di serie A, 6 scudetti, 6 coppe Italia, 8 supercoppe, 3 Champions, 2 Mondiali, 3 Europei, 5 World League, 2 argenti e 2 bronzi olimpici e un'altra lunghissima lista di medaglie e importanti successi.
Perdiamo, sul campo, un fenomeno e sarà un duro colpo, arriverà il momento di omaggiare come si deve ad un campione come lui, ma oggi volevamo prendere spunto da questa notizia per proporvi una riflessione che ci gironzolava in testa da un po'..
I 42 anni di Papi e il tanto agognato cambio generazionale.
Abbiamo pensato di dare un'occhiata ai roster di serie A, per scoprire chi sono le squadre che hanno puntato sui giovani, chi é la più giovane del campionato e chi la più anziana, come sta questa Superlega a livello di giovani..
Una classifica un po' diversa dal solito, ma che questa volta voleva proporre un argomento in un qualche modo interessante e riflessivo. Ci siamo affidati alla statistica, in combinazione alla posizione occupata in classifica, per proporre qualche riflessione, anche se siamo solo a metà campionato e la strada verso il titolo di campione d'Italia è ancora lunga.

(Le media é ovviamente formulata dalla somma degli anni e divisa per il numero dei giocatori appartenenti allo stesso roster, le età sono calcolate sull'anno di inizio di questa Superlega, ovvero il 2014)

Al tredicesimo posto troviamo proprio la squadra di O'Fenomeno, Piacenza ha una media di oltre 30 anni. 



13) Piacenza 30,29 (8^)



Gli emiliani guidano questa "classifica" con una medià d'età piuttosto alta, sulla quale pesano le presenze di grandi campioni come appunto Papi, Zlatanov e Tencati, che fanno da chioccia e da traino a giovani di belle speranze che sotto la loro ombra possono migliorare tantissimo, anche a livello mentale. 

Notizia freschissima è il ritorno di Meoni per tamponare l'emergenza creata dalla partenza di Vermiglio: conteggiando anche lui la media della squadra peggiorerebbe ancora! ;-)


12) Lube Banca Marche Treia 29,15 (3^)




Al penultimo posto troviamo la Lube, squadra rodata e di esperienza che non ha giocatori particolarmente giovani (se togliamo il panchinaro Bonacic, i più giovani sono gli '89 Sabbi, Kovar e Baranowicz che comunque hanno 25 anni). Una formazione che quest'anno pare creata per puntare direttamente alla vittoria e senza giovani promesse da allevare.



11) -10) Perugia - Milano 27, 77 (4^-12^)




La Sir e la Revivre, a conti fatti, hanno la stessa media età ma due progetti molto diversi. Gli umbri, capitanati dal sempreverde Vujevic (che a 41 anni ancora si prende il lusso di giocare titolare al posto di Maruotti), hanno costruito la formazione attorno alla super diagonale De Cecco-Atanasijevic, con un reparto bande di buona qualità e nessun giovanissimo da trasformare in campione. 
Per Milano invece è un po' più difficile parlare di progetto, sembra più un insieme di giocatori di varie età e provenienze (non geografiche ma pallavolistiche) in cui la prevista stella Horstink (un altro che non è più un ragazzino e ha girato ormai mezzo mondo in cerca di fortuna) non sta brillando per niente: la classifica non smentisce di certo questa affermazione. Tra i giovani merita una segnalazione il libero Rizzo (classe '90)


9) Modena 26,69 (2^)




La squadra fresca vincitrice della Coppa Italia ha fino a questo momento avuto nei suoi schiacciatori di palla alta dei veri trascinatori (Petric classe 1987, Ngapeth e Vettori classe 1991 e Kovacevic 1993) e dei martelli di grandissima continuità. La medià d'età è infatti molto interessante, considerando i margini di miglioramento di molti giocatori, e ha subito un innalzamento dovuto alla presenza dei "senior" Sala (1978) e Boninfante (1977).

8) Monza 26,50 (13^)



Ottavo posto per Monza, non distante da Modena; la squadra sta faticando non poco in campionato, come era prevedibile visto che il salto da A2 a Superlega non è stato colmato con grossi acquisti (la stella Quesque ha rescisso il contratto a inizio dicembre senza quasi mai scendere in campo). La giovane scommessa al palleggio Jovovic sta deludendo non poco e spesse volte gli viene preferito l'esperto Tiberti. Anche qui c'è da sottolineare che in una squadra neo promossa senza grandi ambizioni (e con il blocco delle retrocessioni) si poteva osare di più e inserire nel roster qualche giovane di buone speranze che invece viene relegato in A2 o peggio in B.

7) - 6) Latina - Trento 26,15 (6^-1^)




Un altro pari merito, questa volta tra i ragazzi di Blengini e quelli di Stoytchev. Latina sta giocando un buon campionato con una squadra di "coetanei" (Skrimov, Starovic, Urnaut e Rossi hanno più o meno la stessa età) affiancati da altri due giovanotti come Sottile e Manià (entrambi classe '79). Anche qui nessuna promessa particolare da segnalare, se non i positivi ingressi di Tailli (1993).

Altra musica per la capolista Trento, che può godere del ritorno del bomber Kaziyski (30 anni per lui, sembra ieri quando arrivò spaurito a Trento!) che insieme a Birarelli, Zygadlo può fornire una buonissima base di esperienza e talento. Ai "vecchi" della squadra si affiancano una serie di giovani promesse: se Lanza (pur avendo solo 23 anni) è già una sicurezza, tutti ci auguriamo che i ragazzini terribili Nelli, Giannelli e Mazzone possano diventare il futuro della pallavolo nostrana. L'atteggiamento di Rado nei confronti dei panchinari quest'anno è diverso e notiamo come spesso li butti nella mischia con risultati più che positivi (in particolare per Nelli, che ha già avuto occasione di giocare tanti set). 


5) San Sepolcro 25,64 (11^)



L'Altotevere è una formazione che vanta un mix di giovani e di giocatori esperti (su tutti Corvetta classe '77, ma anche Della Lunga, che ha calcato tantissimi campi anche in Europa grazie ai suoi trascorsi trentini). Purtroppo i risultati in classifica sono alquanto deludenti, anche se c'è la sensazione che questa squadra possa dare di più. Ci preme evidenziare la presenza di due validissimi atleti quali Randazzo (e non lo scopriamo di certo noi) e il libero Tosi, classe 1991.

4) Molfetta 25 (9^)



Per i pugliesi vale un po' il discorso appena fatto per l'Altotevere in quanto a mix di esperienza e novità, tuttavia loro hanno avuto un inizio di stagione più travagliato a livello di roster a causa delle partenze di Kooistra, Puliti e Zhukouski e gli arrivi (fin qui positivissimi) di Hierrezuelo, Torres, Despaigne e ultimo Renan Michelucci. Anche qui due giovani interessanti da tenere d'occhio: il centrale Bossi e il palleggiatore Spirito (1994 e 1993).


3) Verona 24,62 (5^)




Terzo gradino del podio per la formazione di mister Giani che, partita con qualche difficoltà, ha fatto un grandissimo girone di andata battendo big come Trento e Treia. Una squadra costruita sui giovani e per i giovani, per permettere a grandi promesse (su tutte Sander e Anzani) di affermarsi e crescere, senza la pressione di dover vincere (come invece potrebbe succedere ai ragazzi di Modena che abbiamo citato prima). In questa squadra di ragazzini Coscione e Gasparini (34 e 30 anni rispettivamente) sono letteralmente i nonni! Dopo di loro si passa direttamente a White che ha solo 25 anni.

2) Ravenna 24,15 (7^)


Secondo posto per quella che doveva essere la matricola terribile del campionato e invece, complice la dolorosa separazione da Toniutti, sta soffrendo per tornare nelle posizioni che contano in classifica. Il libero Bari con i suoi 34 anni è la guida esperta di questa banda di giovani che al suo interno può vantare dei veri e propri talenti, su tutti Cebulj (1992) e Renan (1990) che però devono dimostrare più continuità e più incisività per fare il salto di qualità definitivo.


1) Padova 23,92 (10^)




Primo posto per la giovanissima Padova che sta pagando però la sua inesperienza con un deludente decimo posto in Superlega. Come Monza, anche i veneti pagano lo scotto di non aver inserito grandi innesti nel salto dall'A2. Tra gli elementi che si sono messi maggiormente in mostra di sicuro ci sono il centrale Mattei (1993) e il libero Balaso, titolare in Superlega a soli 19 anni.


In conclusione è abbastanza ovvio che il binomio vittoria-giovani non possa andare d'accordo..
Le società devono fare una scelta, e la maggior parte delle volte si ricade ovviamente sulla vittoria.. Ma ci sembra che in questa Superlega sia stato fatto un buon lavoro da quasi tutte le società, con un plauso speciale a Verona perché è quella che è riuscita (sino ad ora) a conciliare meglio proprio il binomio iniziale, con una 5° piazza davvero molto interessante.
Sicuramente la ricerca di talenti di giovani e già abbastanza arruolabili come titoli è difficile e se poi riesci anche a farlo e stare tre le prime 5, beh è il "modus operandi" perfetto.. Ci piacerebbe però che potesse essere fatto con i talenti nostrani, e a questo proposito la menzione va a Trento, perché i giovani terribili sono tutti proveniente dal settore giovanile. Questo è un attestato di quanto si stia lavorano bene proprio con gli Under nella società di via Trener è un modello che forse dovrebbe essere riproposto in più società. 
Ci stiamo lavorando, e lo stiamo facendo bene. 

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