16a giornata Superlega: Trento cade a Molfetta e Modena torna capolista in solitaria

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La vittoria di Molfetta ai danni di Trento dopo una lunga lotta nel quinto set regala di nuovo il primato in solitaria a Modena, che come da pronostico ha liquidato velocemente la pratica Monza. 



Di seguito tutte le partite di questa terza giornata di ritorno di Superlega!


Molfetta - Trento 3-2:



Trento arriva a Molfetta forse con qualche "pensiero" di troppo che non gli permettere di giocare sciolta e alla fine saranno i due nuovi acquisti del team barese a far pendere l'ago della bilancia. 
foto Molfetta Pallavolo

Sestetti base per tutte e due gli allenatori, Trento parte forte è convinta, il gioco gira e il servizio è di quelli pesanti, Molfetta nell'altra metà del campo parte un po' contratta ed è la formazione ospite a prendere subito vantaggio fino al primo time out tecnico (8-12). Il Kaiser regala altri due ace per il 19-14 con cui Trento conduce i tranquillità fino al 20-25 finale. 
Secondo set che vede invertirsi le figure in campo, con Molfetta che inizia a giocare e Trento che invece si addormenta. Molfetta con Torres sugli scudi arriva per prima al tecnico (9-12), troppi gli errori per la formazione trentina che in seconda linea fa molta confusione. Stoychev è costretto a sostituire Zygadlo per Giannelli ed è proprio il neo entrato con l'aiuto di capitan Birarelli a stampare i due muri che danno il là al tentativo di rimonta. Ma è solo un'illusione perché Molfetta non si lascia andare e continua a martellare sino al 20-25 che regala l'1-1. 
Nel terzo set Stoytchev dà ancora fiducia a Giannelli inserendolo titolare ma Trento non è ancora fluida al 100% e continua a subire ace (8-6 Molfetta con ace di Torres e poi di Sket); riesce però a impattare subito con un attacco di Matey e un muro di Lanza su Torres. Molfetta si tiene stretta il break di vantaggio (11-9) e appena ne ha l'occasione, incrementa (15-11) costringendo il tecnico trentino al time out. Bira esagera un primo tempo spedendolo fuori e regala ai padroni di casa il +5. Con un ace del capitano Trento prova a svegliarsi (20-16), poi si avvicina ancora con un muro di Solè su Sket (21-19) e con un super Fedrizzi si porta a -1 (22-23) ma è un fuoco di paglia perchè Molfetta chiude 25-22.
Trento inizia il quarto parziale con un altro piglio e sospinta da Kaziyski e da un dimenticato Nemec si porta subito sul 9-5, Hierrezuelo è molto nervoso e gli ospiti aumentano il gap (15-9) costringendo Di Pinto al time out per provare a riscuotere i suoi. Molfetta batte un colpo e accorcia sul 13-17 ma Trento riprende il largo 20-15 grazie ad un altro ace di Birarelli. Alla fine un errore di Bossi in attacco manda le squadre al tie break (25-19).
Il set decisivo parte in maniera equilibrata, il primo break è di Trento con l'ennesimo ace di Birarelli da 5 verso 5 (5-3). I pugliesi si rifanno sotto con un mani fuori di Torres, le due squadre procedono a braccetto ma Rado ferma il gioco sul 10 pari quando Candellaro va al servizio. Nonostante la pausa tattica Lanza si fa murare, Bira attacca out e Candellaro trova un ace fortunato: Molfetta vola sul 13-10. Trento pareggia con un doppio attacco di Lanza e un fallo sciagurato di Hierrezuelo. Si va ai vantaggi, il finale è lottatissimo ma Molfetta ci mette quel qualcosa in più e la spunta 22-20.
Molfetta così conferma il suo ottimo momento di forma e ribadisce di essere un osso duro - specialmente tra le mura amiche - per tutti; Trento soffre la stanchezza e la mancanza di tempo per preparare al meglio le gare, pare esagerato parlare di "asfaltata" vista la combattutissima partita conclusa solo ai vantaggi.


Ravenna - Città di Castello 3-2:



Partita tirata quella giocata sabato al Pala Credito di Romagna di Forlì, una CMC non al meglio riesce a spuntarla su una battagliera Altotevere solo al quinto set. Match nervoso quello andato in onda sugli schermi di RaiSport1 . Gli ospiti sono sostenuti dalla grande prova di Goran Maric (29) e dalla regia pulita di Corvetta, Della Lunga stupisce dai 9 metri con 4 ace, così come Cester dall'altra parte della rete (4). Ravenna patisce troppo in posto 4 dove si alternano Zappoli, Gabriele a Koumentakis (6 punti in 3) accanto ad un buon Cebulj; da aggiungere la serata non certo positiva di Renan che firma 21 punti ma con 5 errori e 4 muri subiti. 

Il primo set inizia nel segno di Maric che nella sua prima serie al serivizio trova anche 2 ace (7-4), ma Ravenna riaggancia subito gli ospiti sull'8-8. Al time out tecnico è avanti Castello con Ravenna che, come sottolineato da Kantor, sbaglia troppo al servizio e subisce troppo in ricezione. Ravenna continua il suo momento di difficoltà e gli ospiti scappano sul 22-16, poi Mazzone con un muro in opzione su pipe di Cebulj mette la parola fine al primo set (25-19).
Ravenna inizia subito il secondo parziale con un break ma Castello ha lo stesso entusiasmo del primo set e approfittando di un buon turno al servizio di Della Lunga ribalta il risultato (6-4). Con due punti di fila di Cester Ravenna impatta sul 6 pari, ma Zappoli a muro è un danno e Kantor prova a buttare nella mischia Gabriele. Dopo una fase di equilibrio i padroni di casa passano in vantaggio 18-15, l'Altotevere ha perso il ritmo e commette molti errori permettendo a Ravenna di chiudere 25-15.
Nel terzo set inizio chock per Gabriele (rimasto in campo per Zappoli), con Kantor costretto a fermare il gioco sull'8-5. Castello incrementa il vantaggio approfittando dei tanti errori degli avversari. Ravenna si fa sotto 13-14 con un muro tetto di Renan su Della Lunga. Finale di set lottatissimo con Ravenna che con Koumentakis al posto di Gabriele trova più equilibrio in ricezione. Castello commette due ingenuità gravissime (errore di Della Lunga al servizio e primo tempo out di Mazzone) regalando il set a Ravenna 27-25.
Castello parte benissimo nel quarto set (7-3) e un'ottima serie in battuta di Della Lunga permette ai suoi di doppiare e staccare gli avversari 14-6. Luce spenta in casa Ravenna e Kantor prova il doppio cambio inserendo Mc Kibbin e Jeliazkov. Il set si trasforma presto in un'agonia per i padroni di casa che va sotto anche di 9 punti. Un attacco sparacchiato out da Renan manda tutti al tie break (25-16).Il quinto set inizia con un attacco contestato e un giallo a Corvetta ma la Rai si collega in ritardo e non ce lo fa vedere. Ravenna parte fortissimo e scappa sul 6-1 ma Città di Castello non si arrende fino a raggiungere la parità sul 9-9, il finale è tutto romagnolo: break point importantissimo con un fantastico attacco di Cebulj sopra il muro a 3 (13-11) poi due ricezioni difficoltose di Randazzo su battuta di Cavanna permettono a Ravenna di rigiocare e chiudere 15-11.


Monza - Modena 0-3:



Il Vero Volley Monza conferma il suo buonissimo stato di forma mettendo in difficoltà la capolista Modena, senza però centrare l'obiettivo di rubare almeno un set ai neo campioni d'Italia. Modena orfana di Kovacevic e di Ngapeth (non presente fisicamente in Brianza) schiera il giovanissimo Ishikawa, che sfodera una bella prestazione totalizzando ben 14 punti!

Il pontino Skrimov ieri
a Monza posa
con il connazionale Gotsev.
I primi due set vedono i ragazzi di Vacondio molto attenti e precisi, complice qualche disattenzione di Modena ma comunque sempre sul pezzo, fino al 24-23 (in entrambi i set) quando la rotta si inverte e Bruno&co si prendono entrambi i parziali. Il terzo set è molto simile ai primi due con continui break da una parte e dall'altra della rete finchè Petric non decide che la partita si deve chiudere e sfodera un paio di diagonali niente male. Modena chiude la pratica e si concede generosamente al pubblico locale che ha riempito il PalaIper. 
Mistero Ngapeth: a fine partita Lorenzetti, su domanda dei giornalisti, risponde che "devono chiederlo a qualcun'altro", ma non sappiamo bene a chi! 







Verona - Piacenza 3-1:


Non si ferma la marcia di una super Calzedonia che con i 3 punti conquistati ai danni di Piacenza aggancia la Lube al terzo posto (ma i marchigiani hanno già osservato il turno di riposo). Unico acuto degli emiliani nel finale di secondo set, conquistato ai vantaggi, per il resto Verona ha fatto valere la giornata super delle sue bocche da fuoco (60% di attacco di squadra!), su tutti Deroo che chiude la sua prova con 20 punti e il 71% in attacco. Per Piacenza non basta la buona prova di Poey (24 punti col 65% in attacco) per mettere paura ad una Calzedonia così in forma supportata alla grande dal suo pubblico (3300 spettatori). Vedremo che succederà nel prossimo turno quando i veneti faranno visita a Trento, che li precede in classifica di 6 punti, con tutte le intenzioni di replicare il buon risultato dell'andata. 



Padova - Treia 1-3:



Padova dimostra ancora le buone intenzioni viste la scorsa settimana contro Modena (almeno nella prima parte di match) e strappa un set ai campioni d’Italia in carica, ma il massimo che riesce a fare è strappare il primo set ai vantaggi. La Lube – costretta a schierare di banda l’inedita coppia Kurek-Bonacic causa febbre di Parodi e infortunio di Kovar - riprende subito la sua marcia e vince i 3 parziali successivi in maniera piuttosto netta, a parte il terzo set dove i padroni di casa hanno provato a riaprire la gara. Il 19enne cileno Bonacic , per la prima volta chiamato in causa da titolare, ha risposto con una prova più che positiva nella quale spiccano ben 6 muri punto; bene anche Sabbi e Kurek. In casa Tonazzo ancora insoddisfacente la prova dell’opposto Giannotti (solo 32% in attacco per lui), che è stato anche sostituito dal giovane Milan. In difficoltà anche il capitano Rosso (solo 9 punti col 27% in attacco per lui). 




Perugia - Latina 3-2:



Nella battaglia del PalaEvangelisti conclusa solo ai vantaggi del quinto set la
De Cecco beffa Rossi (foto Sir Perugia)
spuntano i padroni di casa trascinati da una prova mostruosa di Atanasijevic (38 punti per lui col 52% in attacco, ma soprattutto una ritrovata efficacia al servizio con 3 ace e solo 3 errori a fronte di 22 colpi eseguiti). D’altronde De Cecco non può ancora affidarsi con sicurezza alle sue bande, che attaccano con efficienza troppo bassa (Fromm 32%, Vujevic 25%, Sunder – preferito a Maruotti – 27%) ma serve pochissimo anche i suoi centrali (8 palloni per Buti, 1 per Beretta e 10 per Barone in 5 set). Dall’altra parte serata così così per i bomber Starovic e Urnaut (dalle loro mani passano ben 78 palloni ma ne buttano giù solo il 37%) ma la coesione di squadra ha permesso ai laziali di lottare per la vittoria fino all’ultimo con anche un match point per chiudere (sul 13-14). 

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