Decima giornata e sempre più vicini al giro di boa. Turno
spettacolare in tutti i match, che vede riposare la neo-promossa Padova,
autrice di un avvio di stagione non particolarmente esaltante, con tanti punti
interrogativi e pochi punti raccolti in classifica (cinque in nove turni).
A voi i sei incontri del decimo turno di SuperLega UnipolSai:
Monza – Milano:
il match che Domenica verrà trasmesso in diretta su Rai Sport 1 è un derby, una
partita da dentro/fuori, tra la Power Volley Milano (Revivre Milano) e la
Volley Milano (Vero Volley Monza). Le due formazioni, guidate rispettivamente
da Marco Maranesi e Oreste Vacondio, occupano le ultime due caselle della
SuperLega, con due punti ed un punto raccolti in otto gare disputate. Promosse
dall’A2, la prima acquistando il titolo da Vibo mentre la seconda dopo i
play-off, cercano punti per un’insperata resurrezione pallavolistica. Da un
lato Veres e Horstink, dall’altro Botto e Galliani. Paragone impensabile almeno
sulla carta. Match ricco di giocatori che hanno conquistato la promozione,
alcuni molto interessanti come Rizzo, altri meno come Elia. Vincerà chi ha più
cuore;
Treia – Perugia:
anticipo del Sabato a dir poco esplosivo. Prova del nove per entrambe le
formazioni, per valutare se effettivamente possono aspirare al ruolo di
antagonista di Modena (fino ad ora inarrivabile). Nove vittorie consecutive tra
campionato e champions hanno consolidato le aspirazioni di Perugia su tutti i
fronti e il suo punteggio in classifica SuperLega (19 in otto giornate); a sole
tre lunghezza c’è Treia, schiacciasassi in campionato ma non esaltante champions.
De Cecco-Atanasijevic over the top così come Baranowicz-Sabbi. La differenza
verrà fatta dalle coppie dei centrali: per quanto possano essere due dei
migliori nel panorama italiano, Buri e Beretta non possono reggere il paragone
con i serbi Stankovic-Podrascanin. Il compito di tenere in caldo la diagonale
spetterà al Bara, autore di prestazioni autorevoli e convincenti in questi
mesi, sopratutto in ottica Rio 2016. Interessante anche il confronto tra Kovar
e Fromm. Detto fra noi, speriamo nel tie break;
Modena – Latina: altra
partita da occhi incollati allo schermo e pop-corn in mano. N’Gapeth svela che
il segreto di Modena e delle otto vittorie consecutive è il divertimento, e non
possiamo dargli torto. Attaccanti determinanti ed estrosi allo stesso tempo, un
allenatore tosto ma sentimentale, un regista fenomenale. Questa è la ricetta
per vincere, facile in teoria, complicata nella realizzazione. Gestire
l’alternanza tra N’Gapeth, Kovacevic e Petric
è compito arduo, così come tenere in panchina Andrea “capitano” Sala. La
soluzione è coach Lorenzetti. Nei nove metri opposti troviamo una signora
squadra come scrivo da inizio stagione, una rosa completa in tutti i reparti.
La Top Volley ha dato dimostrazione di poter lottare con tutti, strappando un
punto a Piacenza nello scorso turno. Il fatto che Starovic non sia titolare
nella Serbia è giustificato solo dalla presenza di un certo Atanasijevic.
Skrimov cresciuto esponenzialmente. Non sono escluse clamorose sorprese;
Piacenza – Molfetta: un dubbio attanaglia il mondo del volley:
come ha fatto una Piacenza allo sbando a portare a casa due punti dal
PalaBianchini di Latina? Due parole: Raydel Poey. Già presente al PalaBanca due
settimane fa per assistere al match contro Perugia, Poey diventa ufficialmente
un giocatore della Copra, e i risultati non tardano ad arrivare. Trentacinque
punti all’esordio e tante belle speranze. Ostapenko e Alletti sono i centrali
titolari, e Vermiglio sapientemente li utilizza per smistare il gioco ed
evitare che il piccolo Massari (ciao Papi definitivamente?) si trovi con il
muro a due piazzato. Ora inizia il vero campionato di Radici&Co. Una
sconfitta che pesa quella rimediata in casa contro Verona per i ragazzi
dell’Exprivia nel diritto. La partita dello scorso turno ha evidenziato carenze
in ricezione e di concentrazione nei momenti chiave. Note positive un
Hierrezuelo in rispolvero e Bossi efficace ed efficiente al centro;
Verona – Ravenna: due
vittorie nello scorso turno per le due formazioni che si affronteranno questa
Domenica all’ombra dell’Arena. Gli scaligeri hanno espugnato Molfetta con un
netto 3-0, mentre i Ravenatti espugnano Padova con un sofferto 3-1. Cavanna ha
sorpreso tutti ed è stato eletto MvP della gara, alla faccia di McKibbin,
acquistato per esser titolare e ora secondo dell’ex vice di Toniutti.
Recuperato Renan, la CMC vuole tornare dove aveva messo le radici in
quest’inizio di stagione, ma avrà di fronte gli uomini di Giani, gestiti da un
ottimo Coscione oltre le migliori
aspettative. Entrambe a quota quindici punti, una vittoria significherebbe
abbandonare il limbo per proiettarsi verso zone più alte. Focus sulla battaglia
tra centrali, dove in casa Ravenna il nuovo capitano Mengozzi è un trascinatore
vero, e dall’altro lato Anzani e Zingel sono gli uomini in più;
CdC/SanSepolcro –
Trento: turno di riposo ormai alle spalle, la formazione trentina riprende
la propria marcia tra le mura del PalaSport di SanSepolcro, ospite dell’Altotevere
quart’ultima in classifica. Stoytchev e i suoi uomini vogliono restare in scia
delle prime tre, e la vittoria è ovviamente la sola chiave per farlo. In casa
gialloblù è Lanza l’uomo in più, mentre il Kaiser non è affatto una novità.
Nemec garantisce continuità eccetto per qualche eccesso di foga e la
conseguente stampata in faccia; al centro Solè è una macchina da punto. In
crescita i giovani Nelli e Giannelli, che quando chiamati in causa hanno urlato
prepotentemente “PRESENTE”. D’altronde è così, la strada per un successo
duraturo è costruire giovani campioni in casa. I padroni di casa non versano
esattamente nelle stesse condizioni di classifica degli ospiti: sei punti
maturati in otto incontri. Lo scorso turno contro Modena ha mostrato, tuttavia,
un’oragnizzazione di gioco al di sopra della posizione di classifica. Cambio
palla fluido e fase muro discreta per l’Altotevere, limitato fondamentalmente
dalla ricezione. Le doti di attaccanti come Mazzone, Randazzo, Maric, sono
indiscutibili; il problema è che Dolfo e Randazzo non brillano per le doti in
ricezione, e l’unico a mantenere in piedi la linea è Tosi affiancato da Della
Lunga. Una gestione migliore della battuta avversaria garantirebbe più
possibilità a Corvetta, e quindi maggiore possibilità di essere incisivi in
attacco per macinare punti.
0 commenti:
Posta un commento