SuperlegaA1: la presentazione della nona giornata

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A cura di Carlo Escoffer

Dopo la netta vittoria contro il Maccabi Tel Aviv e dopo il successo al tie-break della scorsa settimana su Treia, la rinata Trento affronta un turno di (meritatissimo) riposo, mentre nei palazzetti d’Italia s’infiamma la lotta per i posti alti della classifica! Ecco a voi il nono turno della SuperLega UnipolSai:

Modena  – CdC/SanSepolcro : la capolista, forte dei suoi ventuno punti, sarà impegnata nell’anticipo di Sabato 8 con l’Altotevere, reduce dalla vittoria per 3-1 su Monza dello scorso turno. I sei punti in classifica fanno sorridere Corvetta e compagni, che abbandonano il fondo della classifica superando Padova e staccando nettamente l’ultima posizione. Assisteremo come di consueto alla rotazione tra gli schiacciatori modenesi, mentre dal lato opposto sarà scontato l’appoggio costante su Maric e Mazzone, con il giovane centrale sempre più protagonista grazie alla magnifica intesa con Corvetta;

Latina – Piacenza: rinvigorita dalla vittoria per 3-1 sul Lugano in Champions, Piacenza arriva a Latina forte di un Massari in grande spolvero (MVP contro il Lugano) e di una situazione opposto quasi definita. Page è decisamente acerbo, e così Radici punta tutto su Ter Horst e Zlatanov! Alletti è la bella sorpresa di questo avvio di stagione, mentre Ostapenko e Kohut continuano a fare fatica nei fondamentali di battuta e muro. La Top Volley torna al PalaBianchini dopo la trasferta vittoriosa a Milano (cosa ci fa nella SuperLega?) che porta il bottino dei laziali a ben quattordici punti. Poche sorprese e tante conferme, a partire dalla diagonale Sottile-Starovic e finendo all’uomo in più Urnaut;

Monza  – Treia: due squadre accomunate da un solo fattore: i black-out. Per Monza si tratta di momenti legati all’inesperienza e alla poca compattezza del gruppo, a mio avviso; per Treia sono dovuti  -opinione personale- alla mancanza di un vero leader in campo. Negli anni passati abbiamo visto come Zaytsev, Savani e Omrcen erano capaci di trascinare emotivamente il gruppo, mentre quest’anno il povero Podrascanin non è quel leader che gli appassionati si aspettavano di vedere. Per carità, stiamo comunque scrivendo di una squadra fantastica che ha ceduto punti solo con Trento, ma allo stesso tempo è inevitabile effettuare questa riflessione. E la partita contro Belgorod conferma la mia tesi. Dopo il primo set vinto, la Lube subisce due set consecutivi (con troppi errori al servizio), e quando tutto sembrava in discesa sul 21-15 per i campioni d’Italia, ecco il black out. 3-1 per i russi. Insomma, se solo la Lube avesse quel pizzico di grinta in più che solo un giocatore carismatico può dare, molto probabilmente la classifica del girone di Champions e quella della SuperLega sarebbe diverso. Al di là di ciò, ci sarà molto poco da discutere sul match di questo finesettimana, sulla carta Treia ha già 3 punti in più;

Padova  – Ravenna: squadra davvero molto interessante Padova, che nello scorso turno è riuscita a strappare un set a Verona fuori casa, perdendo gli altri tre con punteggi che danno l’idea delle potenzialità dei neo-promossi (25-21, 25-22, 25-21). Occhi su Quiroga e Mattei, quest’ultimo papabile per il progetto Rio 2016. Ravenna senza Toniutti è letteralmente una barca alla deriva. Tralasciando la sconfitta contro Modena della settimana scorsa, più che onorevole a parte il primo set, il meccanismo perfetto delle prime giornate è solo un lontano ricordo. Occasione perfetta per tornare alla vittoria è il match contro i veneti, con McKibbin che scalpita per giocare e prendere per mano le sorti della CMC. Partita aperta a qualsiasi risultato;

Molfetta  – Verona: dopo il turno di riposo dei padroni di casa, il campionato riprende e al Giosuè Poli arriva Verona di capitan Gasparini e coach Giani. Per Kooistra e compagni c’è la possibilità di portarsi a pari punti con gli scaligeri, ma tra le fila dei gialloblù troviamo la coppia Sander-Deroo che timbra regolarmente il cartellino per merito della gestione tattica di Coscione che può smarcare le proprie ali grazie al costante gioco sui centrali Anzani-Zingel. I pugliesi hanno trovato in Spirito il loro regista, mentre Hierrezuelo è chiamato in causa nei momenti di poca lucidità del classe ’93 italiano. Come ogni Domenica, attenzione ai meteoriti che partiranno dal braccio di Gasparini dai nove metri;


Perugia  – Milano: nonostante i nomi, nonostante non sia ultima in classifica, la Power Volley è senza dubbio la squadra che c’entra di meno con questa SuperLega. Per quanto abbia solo un punto in classifica e giocatori di spessore inferiore, Monza ha dimostrato di essere più all’altezza di Milano per affrontare questo campionato. Milano appare slegata, senza un obiettivo, tanti giocatori (Veres, Horstink, De Togni, Patriarca) messi assieme per cercare di ottenere risultati subito. Esperimento fallito. L’attuale rosa di Vibo (militante in A2, da cui Milano ha comprato il titolo di A1la scorsa estate) avrebbe avuto molte più possibilità di successo nella SuperLega rispetto alla Power Volley. Nulla da obiettare, invece, per i perugini guidati dalle sapienti mani di Grbic. Il serbo dimostra che la dote di regista è innata, e non è solo una capacità tecnica inerente alla pallavolo giocata. Otto vittorie consecutive per i suoi ragazzi tra campionato e Champions, imbattuti nel girone e tanto buon gioco orchestrato da De Cecco. Maruotti in rispolvero e Barone efficace sia sotto rete che dai nove metri. Unica nota stonata: Atanasijevic non al 100% fisicamente, che forse necessita di un turno di riposo. Ma chi sarebbe il pazzo da rinunciare al serbo anche solo se al 70%?

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