SuperlegaA1, approfondimento sulle nuove squadre - parte 3 (Milano - Monza - Padova)

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Continuiamo con il nostro approfondimento sulle squadre che parteciperanno alla prossima superlega. Dopo aver studiato a fondo Treia e Piacenza (link) e la coppia Latina - Città di Castello (link), oggi ci concentriamo su 3 graditi ritorni nella massima serie. Buona lettura!

Horstink, stella della nuova Milano
Milano: il 23 Maggio viene definito l’acquisto del titolo di A1 per la stagione sportiva 2014/2015, sarà la Tonno Callipo a ripartire dal campionato cadetto. Entra così in gioco nella SuperLega la giovane Revivre Milano, nata nel 2010 e protagonista di quattro promozioni (tre delle quali tramite acquisto titolo), che disputerà i match casalinghi al PalaDesio (MB). La conferma di coach Maranesi è il primo passo della campagna acquisti della Power Volley, che come vedremo avrà l’obiettivo di formare una rosa di medio livello, tale da permettere un campionato tranquillo e senza troppe pretese. Quindi, nonostante un sesto posto in A2 non particolarmente entusiasmante, il presidente Rosares riparte da Marco Maranesi, e con lui conferma la diagonale opposto-palleggiatore, spina dorsale per definizione di qualsiasi squadra di pallavolo: Mattera-Bencz. Il palleggiatore italiano ha finalmente l’occasione di mettersi in mostra su palcoscenici più importanti dopo i tanti anni di “gavetta” passati ad orchestrare sestetti di A2; l’opposto slovacco, nella rosa della Power volley da un anno e mezzo (dopo fallimento Atripalda), ha nel suo bagaglio esperienze internazionali tra Slovacchia, Austria e Francia, che gli conferiscono quella sicurezza necessaria per affrontare il massimo campionato pallavolistico italiano. Per completare la casella ‘palleggiatore’ arriva da Ravenna l’americano Kauliakamoa, ex promessa della nazionale a stelle e strisce, chiamato a far rifiatare Mattera nei momenti opportuni (personalmente penso che “gli farà le scarpe”). In opposto, come seconda scelta, emigra dalla Colombia il giovanissimo classe ‘94 William Bermundez. Il perno della ricezione in casa Milano non sarà più l’esperto Cerbo, in quanto da Sora (terzo posto A2 2013/2014) viene ingaggiato Marco Rizzo (’90). La linea di ricezione viene completata dagli innesti di Bruno Temponi (Araujo) e dal fuoriclasse che sarà la bocca di fuoco principale dei bianco-celesti: Robert Horstink. Il 32enne martello olandese ha lasciato il segno nella Sisley Treviso/Belluno, dove ha trascorso sei anni della propria carriera (con una parentesi a Montichiari) ed è tornato in Italia dopo un anno in Qatar ed uno in Turchia. Per chiudere il reparto schiacciatori-ricevitori la Power scommette sul classe ’92 Preti, facendogli compiere un doppio salto dalla B1 di Segrate all’A1 di Milano, e puntella la rosa con Vinicius Dos Santos, ex compagno di squadra di Bruninho a Rio. La diagonale centrale sarà formata, invece, da Giorgio de Togni e Stefano Patriarca. Il primo viene ingaggiato dopo la chiusura societaria di Cuneo, mentre il secondo è acquistato da Macerata dove era letteralmente chiuso dalla super coppia serba (chi ha guardato la partita di Supercoppa può capire di cosa stiamo parlando). Il terzo centrale è ancora Damiano Valsecchi, anch’egli arrivato a metà stagione scorsa dopo il fallimento di Atripalda. Valorizzazione del patrimonio italiano per la Power volley, che possiederà un tris di centrali e una coppia di liberi nostrani, con il giovane Preti riserva di banda e l’esperto Mattera in regia. Un organico ben fornito quello della Revivre, con la giusta dose di esperienza e di gioventù da cui tuttavia non dobbiamo e non dovremo assolutamente pretendere/aspettarci sorprese o rivelazioni.

Jovovic, nelle sue mani il destino di Monza
Monza: la scorsa stagione di A2 è terminata con la promozione diretta di Padova a discapito della Vero Volley dopo uno scontro diretto giocato di nervi dalla Tonazzo, ma è bastato un mese per vedere quanto le motivazioni della squadra della patron Marzari fossero valide e forti: promozione dopo i play-off. A differenza di Milano che conferma Mattera in regia, coach Vacondio non è certo di voler affidare il destino della propria squadra nelle mani di Tiberti (fuoriclasse per la A2, punto interrogativo per l’A1) e mette nel mirino uno dei palleggiatori più promettenti del panorama mondiale, il serbo (titolare della nazionale) Nikola Jovović. Palleggiatore molto giovane ma già con 56 presenze in nazionale, porta con sé l’aspettativa di essere il nuovo Grbic (bestemmia?), e basa il suo gioco su un costante utilizzo di tutti i giocatori d’attacco, gestendo in modo molto semplice e lineare le partite. Tiberti quindi è secondo, e con lui inizialmente avrebbe dovuto sedersi in panchina l’opposto Padura Diaz, famoso per la cresta e il caratterino molto particolare, destinato ad esser riserva dopo l’acquisto di Wang Chen, che tuttavia nel pre-campionato non ha convinto, lasciando così nel braccio del cubano (nazionalità italiana) il futuro della maggior parte degli attacchi bianco-rossi. Spina dorsale definita, Oreste Vacondio ha ora bisogno di certezze in ricezione, concretizzate nell’ex Cuneo De Pandis (miglior libero CEV 2011/2012) e nel giovane Procopio, con il libero Pieri lasciato partire. Alberto Elia viene confermato al centro, e sarà affiancato nella diagonale titolare dall’ungherese Gotsev (provenienza VfB, vice campione di Germania assieme a Jovović nel 2013/2014), con il confermato gigante Vigil Gonzalez (2.10m) pronto a subentrare. Il reparto schiacciatori-ricevitori vede più conferme che novità, con i volti noti di Iacopo Botto, Andrea Galliani e Lorenzo Bonetti, affiancati dal francese Guillaume Quesque fresco di esperienza in Russia. I titolari saranno quest’ultimo, date le diverse esperienze ad alti livelli, e Botto (esordio in A1 a 19 anni, poi tanti campionati inferiori), vero protagonista della promozione di Monza assieme a Padura Diaz. Rispetto a Milano, Monza ha effettuato una campagna acquisti più precisa e con obiettivi ben precisi: palleggiatore, una banda con esperienze internazionali, un libero da A1 e un centrale solido. Con questi quattro innesti nello starting six, Vacondio potrà contare su una squadra che potrà superare le aspettative di un campionato tranquillo giocato a buoni livelli.

Orduna, al debutto in A1
(foto pallavolopadova)
Padova: vincitrice del campionato A2 e promossa in maniera diretta nella neo SuperLega UnipolSai, la Tonazzo Padova arriva nel massimo campionato con una rosa composta da soli elementi italiani, compreso il palleggiatore Orduna, argentino di nascita ma italiano per nazionalità acquisita. Vincitrice anche della Coppa Italia di serie A2, la squadra allenata da Valerio Baldovin mancava da due anni dai mondoflex dei più importanti palazzetti d’Italia, e riparte confermando per 6/7 il sestetto titolare dello scorso anno, per confermare la grande fiducia del presidente Cremonese in un gruppo composto attualmente per 11/13 da giocatori italiani. Gli unici stranieri di questo gruppo provengono dal mercato estivo: il martello argentino Gonzalo Quiroga (’93, UCLA Bruins) e il centrale statunitense Antwain Aguillard (’89, Lentapalloseura ETTA). Il primo andrà a comporre la diagonale schiacciatori-ricevitori con il capitano Mattia Rosso, punto di riferimento in attacco sia da prima che da seconda linea, rimasto a Padova nonostante la retrocessione del 2012 e le tante richieste da club di A1. Le riserve saranno l’esperto Garghella (’82) e il diciannovenne Vianello, proveniente dalla giovanile della Tonazzo, militante nella serie C veneta. Vedovotto, titolare inamovibile lo scorso anno, cambia casa e torna in A2 a Vibo Valentia. Con Giannotti (’89) confermato titolare in opposto dopo un’annata fantastica, è fondamentale per la dirigenza padovana fornire delle riserve di spessore al palleggiatore e all’opposto. Rispettivamente abbiamo l’ingaggio del classe ‘88 Luca Beccaro da Sora (dove era secondo) e l’acquisto di Sebastiano Milan (classe ’95) dal Club Italia in B1. Quest’ultimo sarà tuttavia la terza scelta per completare la diagonale con il palleggiatore, in quanto il classe ’94 Stefano Gozzo (confermato dallo scorso anno) sarà il primo ad esser chiamato in causa nei momenti di appannamento di Giannotti. In linea con la volontà di dare spazio ai giovani, al centro è confermato il duo Mattei-Volpato (45 anni in due) assieme al già citato Aguillard. Paoli, invece, dice addio al PalaFabris per accompagnare Vedovotto nel viaggio verso Vibo, mentre il palleggiatore Groppi approda a Cantù. Ultimo ma non per importanza, il libero Balaso, che nonostante i 19 anni attuali ha affrontato un campionato di A2 da titolare all’età di 18 anni, meritando la riconferma come faro della ricezione bianco-nera. Forte della promozione diretta, questa giovanissima squadra dalla bassissima età media (24) inizierà questa nuova avventura senza rivoluzioni, ma solo con la voglia di vittoria di tanti ragazzi e la voglia di rivalsa del capitana Rosso, di nome e di fatto. Pallavolo Padova, a voi la scena!

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