SuperlegaA1, approfondimento sulle nuove squadre - parte 2 (Latina -Città di Castello)

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Ecco con la seconda puntata della nostra rubrica, oggi i fari saranno puntati su Latina e Città di Castello.


(Qui la prima puntata con Treia e Piacenza)
A cura di Carlo Escoffier

TOP VOLLEY LATINA: una campagna acquisti in contrapposizione rispetto a tante big per la Top Volley, che parte dal contratto sottoscritto con il nuovo tecnico Gianlorenzo Blengini! Il presidente Falivene ha voluto infatti ricostruire la squadra che lo scorso campionato aveva deluso le aspettative, partendo tuttavia da tre conferme fondamentali: Sottile, Skrimov e Starović. Con Rossini e Verhees accasati a Modena e Gitto a Verona, l’obiettivo è quello di ricomporre la diagonale dei centrali e trovare il perno della ricezione, fondamantale per garantire a Sottile palloni giocabili. L’occasione si presenta con il trasferimento di Sokolov da Trento ad Ankara e non verso Treia: se si fosse verificata quest’ultima ipotesi, Henno avrebbe dovuto dire addio alla Lube, con Manià pronto a prendere il controllo della ricezione rosso-blu. Ma con Sokolov ad Ankara e Sabbi a Treia, Henno resta e Manià diventa il profilo giusto per la Top Volley. E così abbiamo assistito a questo “scambio” di liberi tra Modena e Latina, con il giovane Tailli considerato forse ancora troppo acerbo per un ruolo da protagonista e destinato ancora a secondo. Capitolo schiacciatori: Skrimov punto fermo, il secondo schiacciatore arriva dall’ex società Cuneo ed è l’esperto olandese Jeroen Rauwerdink. Il terzo martello è un lieto ritorno che si affaccia al nostro campionato, un giocatore così devastante quanto eclettico, che a Vibo aveva dimostrato di possedere tutto per diventare un grande giocatore: Tine Urnaut, che potrà ricoprire sia il ruolo di schiacciatore che di opposto, in occorrenza. Per quanto riguarda il dicorso centrali, orfana dei titolari Verhees e Gitto (quest’ultimo promesso sposo al rinnovo ma alla fine marito della Calzedonia Verona per la “gioia” del presidente Falivene), la Top Volley si rincuora con due sostituti di assoluto valore: Semenzato e Van der Voorde! Il primo, in esubero da Perugia dopo l’arrivo di Beretta, porta con sè esperienza a muro e un servizio flot che ha letteralmente violentato le braccia di Marra ed Henno durante i play-off scudetto; il belga invece, appena rientrato dal mondiale, arriva dallo Jastrzebski Wegiel, dove ha conquistato con i compagni il terzo posto della Champions League CEV 2014, battendo per 3-1 lo Zenit Kazan guidato al tempo da Nikola Grbić, ora a Perugia in veste di allenatore. Il terzo centrale arriva da Città di Castello, rivoluzionata per 5/7 in questa finestra di mercato, ed è il venticinquenne Andrea Rossi. Al termine di una campagna volta a garantire certezze al nuovo coach, Latina scommette, e lo fa bene: Davide Pellegrino! Enfant prodige, il palleggiatore classe ’94 arriva dopo una stagione da titolare in A2 a Castellana Grotte, dove ha dimostrato di possedere un gioco ordinato e pulito, ed è pronto ad affrontare questa nuova avventura con Sottile che gli farà da chioccia! Tutto questo è e sarà la nuova Top Volley Latina: la saggezza di Sottile, i muscoli di Starović, la concretezza di Rauwerdink, la classe di Skrimov e la grinta di Urnaut, l’esperienza di Manià, la solidità di Semenzato e di Van der Voorde. Latina è una mina vagante pronta a stupire i più scettici!


CITTA' DI CASTELLO: l’incredibile successo della squadra umbra allenata al tempo da Radici, ora a Piacenza, passa in secondo piano solo se paragonato ai conterranei di Perugia. L’Umbria ha stupito nel 2014, regalando agli appassionati di volley un magnifico secondo posto dei Block Devils perugini e un’inaspettata settima posizione per la neo promossa Città di Castello. Soffermandoci sui bianco-rossi, è stato un successo costruito sulla solidità e sull’altissimo rendimento di alcuni giocatori in particolare: Fromm (nazionale tedesco), Piano (miglior muro A1 2013/2014), Van Walle (opposto nazionale belga), l’evergreen Corvetta ed il giovane libero Tosi. Le prestazioni dei primi tre hanno richiamato l’interesse di molti club, e l’opportunità di misurarsi con realtà diverse hanno spinto Piano verso Modena (prestito terminato e tornato a Piacenza per essere girato ai giallo-blu) e Van Walle direzione Beauvais. Il temperamento dello schiacciatore teutonico sarà invece sfrutatto a Perugia, dove ricoprirà il ruolo di banda P6 in diagonale con Maruotti. Rossi a Latina, Marchiani a Vibo e Massari a Piacenza sono le ultime mosse in uscita del club umbro, che conferma solo Tosi, Franceschini, Dolfo e Corvetta dallo scorso campionato, ripartendo da loro per la SuperLega UnipolSai. Il reparto palleggiatori viene completato dall’ungherese Kaszap, connazionale del nuovo opposto Baròti, entrambi classe ’91 e di grande prospettiva. Le scelte della dirigenza sono molto semplici: giovani scommesse da far crescere per diventare realtà. In linea con l’ingaggio dei due ungheresi classe ’91, il nuovo coach Paolo Montagnani potrà contare su altri due elementi molto interessanti, entrambi nel giro della nazionale italiana: il centrale Daniele Mazzone e il martello Luigi Randazzo, rispettivamente ’92 e ’94. Inizia a definirsi il nuovo volto dell’Altotevere, che viene completato dagli innesti Marić (opposto che verrà impiegato tuttavia in diagonale con Randazzo) e Aganits (centrale estone ’93). Lo starting six è completo, e ciò che impressiona è l’età media: 25 anni e mezzo! Per completare il roster, il presidente Ioan Arveno decide di investire su giocatori di esperienza per quanto riguarda i ruoli dove conta questa caratteristica, e su giocatori di prospettiva per gli altri reparti, come ad esempio il già citato secondo palleggiatore Kaszap. In opposto arriva l’estone Renee Teppan, anch’egli classe ’93; in banda Dore della Lunga, forte delle molteplici esperienze in serie A1 e pronto ad aiutare Randazzo; al centro il terzo è Franceschini (’83); il secondo libero è David Lensi, un giovanissimo adolescente classe ’95. Al di là dei colori sociali, l’Altotevere è verde, con età media di squadra di 25 anni e 2 mesi. Cosa aspettarci? Una squadra con così tanti giovani non potrà che essere mutevole come il carattere e l’umore dei suoi giocatori, e le prestazioni saranno conseguenza della fiducia che i ragazzi riusciranno ad acquisire con il passare delle giornate di campionato. Il compito più difficile spetterà a Corvetta, ancora più carico di responsabilità dopo il riconoscimento a livello internazionale della prima chiamata in azzuro di questa estate, che dovrà riuscire a trasmettere tranquillità agli animi pieni di fuoco di tanti ragazzi con la voglia di brillare e sbalordire


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