Super Trento in rimonta su Perugia, Monza cade contro la "febbricitante" Piacenza, Ravenna schianta Latina

Leave a Comment
In questa seconda giornata di Superlega il risultato che scotta è senza dubbio la vittoria di Trento nel primo vero big match di stagione, capace di risorgere dallo 0-2 e andarsi a prendere il tie break contro Perugia. 
Ecco tutti i risultati: 
















PERUGIA - TRENTO 2-3: Big match e fari puntati su Perugia, dove la squadra finalista scudetto dello scorso anno e la Trentino si sfidano per la seconda giornata. Già il preparatita faceva presagire un match intenso, con un momento davvero commovente quando viene dedicata la curva al figlio defunto di Goran Vujevic: da oggi la "casa" del tifo perugino avrà un nuovo nome e un poster del bellissimo angelo. 
Poi c'è stato anche il momento dedicato all'amarcord, i protagonisti? I due allenatori.
Fu proprio con Stoychev, a Trento, quando Grbic vinse scudetto e champions e  ieri si sono ritrovati rivali, ma come coach. 
Match che parte con le formazioni tipo De Cecco-Atanasijevic (insignito dei premi di Lega vinti nella scorsa stagione) Maruotti-Fromm, Buti-Beretta e Fanuli che sostituisce un infortunato Giovi (secondo le voci che circolano anche in modo abbastanza serio). In casa Energy T.I. si parte con Zygadlo-Nemec, Kazyiski-Lanza, Birarelli-Solè e Colaci.
Primo set che parte punto a punto con le due formazioni che si studiano ma i troppi errori al servizio condizionano lo spettacolo e anche il ritmo della gara. 
A metà del set arriva lo strappo perugino con un Atanasijevic come al solito inarrestabile, Trento fatica troppo in ricezione e contrattacco e cosi il primo set premia la formazione di casa. 
Secondo set che vede invece una reazione dei ragazzi trentini che grazie ad un muro "ritrovato" riescono a mettere qualche punto di distanza fra loro e Perugia; una serie di pasticci per i ragazzi di Stoytchev permettono a Perugia di riavvicinarsi, mettere la freccia e chiudere anche il secondo set! 
Le redini della partita sembrano proprio essere nelle mani dei ragazzi di Grbic perché l'opportunità persa dai trentini potrebbe pesare non poco nelle loro teste.
Ma a dispetto di quanto detto Trento parte carica e convinta e grazie alla polveri bagnate di Atanasijevic (fino a quel momento davvero irresistibile) mette la testa avanti e mantiene il vantaggio sino alla fine. Il muro funziona davvero e di conseguenza anche la difesa, Kaziyski inizia a fare la voce grossa e Zygadlo smista bene: terzo set ai trentini e partita riaperta.
Nel quarto parziale gli umbri vengono letteralmente travolti da un fantastico Kazisyki che trascina i compagni alla conquista anche del quarto parziale; nell'altra metà campo Atanasijevic cala in continuità e nessuno dei suoi compagni pare poter prendere le redini della squadra. Da segnalare il positivo ingresso di Sunder al posto di un evanescente Fromm, che mostra buoni colpi in attacco e prova a riscuotere i compagni.
Il tie break sembra subito prendere la via dei ragazzi di Grbic, che approfittano di qualche distrazione di troppo di Trento e allungano fino al +3 che sembra fatale per gli ospiti. Ma i trentini non mollano e impattano sul 10 pari: da lì riaprono la partita e con un grande muro di Burghstaler su pipe chiamata da De Cecco e due efficacissimi attacchi di Kaziyski rilanciano la squadra. Perugia prova a riprendersi e annulla due match point, ma è proprio un errore di Buti su un primo tempo esasperato a regalare la vittoria e i due punti alla formazione di Stoytchev (17-15).
foto Marco Trabalza
In casa trentina come detto prova maiuscola del Kaiser che chiude con 25 punti a referto (57%) e grande partita di Max Colaci che chiude col 62% di perfette! Dall'altra parte l'oppostone serbo scrive 28 sul tabellino (47% che gli vale il premio di mvp) ma non trova grande supporto nei compagni di palla alta (Fromm 6, Maruotti 8 col 35% e Sunder 12 col 60%). Nelle interviste a fine gara capitan Birarelli si è detto molto felice della prova della squadra sia dal punto di vista caratteriale ma anche tecnico e ha sottolineato come tutti i ragazzi siano giocatori della Trentino Volley di lungo corso (a parte il neo arrivato Nemec) o prodotti del vivaio, sottolineando come questo aspetto sia il loro tratto distintivo in positivo e renda questa stagione già viva e non "un anno di passaggio" (chiara frecciatina a qualche ex compagno dell'anno scorso?)

MONZA - PIACENZA 1-3: A discapito dei "nomi" e a discapito del risultato, Piacenza - Monza ha regalato un vero spettacolo! Da una parte i "ragazzini" all'esordio in A1, dall'altra una sfilza di nomi-idoli per ogni pallavolista.
Lo starting six del vero volley vede Jovovic-Padura Diaz, Botto-Galliani, Gotsev-Elia, libero De Pandis. La Copra risponde con Vermiglio-Le Roux, Papi-Zlatanov, Khout-Ostapenko, libero Mario Junior.
Al momento dello starting six i tifosi di Piacenza (come già documentato) espongono un paio di striscioni circa l'impegno economico non rispettato da Ardelia, a cui ci auguriamo seguano dei fatti in senso inverso. 

Si parte con Monza che non ha paura e spinge subito in attacco, la ricezione molto positiva della coppia Botto-Galliani permette al regista serbo di smistare il gioco e siamo già 5-3. Zlatanov da la carica e complice qualche errore brianzolo, si viaggia in parità fino a metà set. Padura Diaz non convince subendo il muro avversario e in difesa i ragazzi di Vacondio iniziano a cedere. Qualche cenno di risveglio grazie a due pipe di Galliani ma il set è in mano di Piacenza.
La seconda frazione vede ancora la parità con Botto che ricomincia a macinare in attacco e Galliani sempre presente anche in seconda linea. Papi preso di mira in ricezione, regge ma non punge in attacco. Fuori anche Padura Diaz, entra Wang che piazza anche un muro su Le Roux. 25-21 per Monza. Il Palaiper è in delirio.
Il terzo set sembra un monologo piacentino che raggiunge anche 5-6 punti di distacco. Vacondio prova il doppio cambio: Tiberti per Wang e Padura Diaz per Jovovic. La partita si fa più equilibrata complice anche qualche errore di troppo del francesino di Piacenza. Vermiglio ci delizia con i suoi palleggi ma non basta per fermare la rincorsa del Vero Volley! Alletti per Ostapenko e Tencati per Vermiglio, un muro su Galliani e il terzo set è di stampo piacentino.
Nel quarto parziale, Botto sigla i primi due punti, e non si arrende di fronte al muro granitico di Kohut. Vigil Gonzalez entra per Elia un po' in declino, Gotsev mura e il set lo conduce Monza. Piacenza impatta a quota 16 con Kevin Le Roux che dà tranquillità al Vermiglio nazionale. De Pandis ci prova ma il lungo linea del francese è imprendibile. Alla fine la spunta Piacenza sfoderando i colpi di classe e di esperienza di Papi che piazza un lungo linea scavalcando il muro a tre di Monza.
Ma possiamo assolutamente dare un voto positivo alla squadra di Monza che, guidata dai 22 punti di Galliani e i 17 di Botto, dimostra che non sempre servono acquisti roboanti per fare una squadra forte. Tante volte bisogna lavorare bene sui giocatori che si hanno, valorizzando le loro capacità. Al ritorno sicuramente questa squadra ci darà molte soddisfazioni.
Su Piacenza non si può dire nulla di negativo: la precaria situazione economica potrebbe iniziare a minare la tranquillità di squadra, e questo non è accettabile per giocatori del calibro di Vermiglio, Papi, Zlatanov e tutti gli altri. Buona prova di Le Roux e del capitano di sempre. Bravissimo Valerio nazionale!

RAVENNA - LATINA 3-1: Il primo anticipo di questa seconda giornata di Superlega, in un Palafiera che non ha proprio risposto positivamente all'appello delle società ravennate (poche presenze sugli spalti) la squadra di Kantor ha conquistato la sua seconda vittoria su due gare con un 3a1 ai danni dei ragazzi di coach Blengini.
Almeno per una nottata in tutto questo campionato Ravenna è stata capolista.
Latina parte piuttosto bene sopratutto nel cambio palla con uno Starovic ispiratissimo nel fondamentale dell'attacco. Ravenna invece sembra essere un po' contratta ma grazie alla vena davvero scarsa di Urnaut, che con Ravenna in attacco a 2 non è mai riuscito a cercare proprio il palleggiatore francese a muro, riescono a tenersi vicini alla squadra pontina. Set che va avanti punto punto ma che alla fine premia per freddezza proprio la squadra ospite con un paio di azioni decise. 
Secondo set con Ravenna che inizia a mettere in mostra un muro davvero solido e complice un Zanatta inarrestabile  mette la testa avanti, non basta il recupero di Latina perché Ravenna chiude 25-23 con un attacco del neo entrato Jeliazkov.
Terzo set che vede sempre Ravenna avanti e con le redini della partita in mano perché Latina non può più contare su Starovic, progressivamente spento e poco utilizzato, e uno Skrimov che non riesce più a mettere in difficoltà la difesa ravennate. Non bastano 2 bellissime battute di Starovic per smuovere un po' il set e la partita, che ora vede Ravenna avanti 2-1 nel computo dei set. 
Quarto set con Latina che inizialmente sembra non riuscire più a macinare gioco ma il distacco che Ravenna impone a metà del set viene ricucito con uno scatto d'orgoglio e due ottime battute di Urnaut, ma è un fuoco di paglia perché Cester con un perentorio primo tempo e un Cebulj spietato in 4 chiudono la contesa sul 3-1. 
Ravenna dal canto suo ha messo in mostra una solidità sorprendente a muro e un reparto centrali che ha funzionato alla grande, Cester ha giocato una partita mostruosa mettendosi anche in mostra per eventuale "azzurro". 
Zanatta ancora decisivo sia in attacco che a muro, ma chi ha davvero meravigliato è stato un Toniutti da veri applausi, partita perfetta per gestione di gioco (alzate che uscivano super veloci dalle sue mani) ma sopratutto in difesa dove ha letteralmente aspirato qualsiasi pallone. 
Molto buona anche la prova di un Koumentakis che sembra non subire il peso di questo posto da titolare a differenza del compagno di reparto Cebulj che è apparso un po' fuori fase. 
In casa Latina troppa la leggerezza in posto 4 con le 3 bande che non sono mai riuscire ad entrare davvero in partita ed essere decisive per la squadra, bene solo nel primo set Starovic e chi ha deluso invece davvero rispetto alla prima uscita è stato il centralone Van De Voorde che non è riuscito mai ad essere efficace in attacco e neanche così devastante a muro.
Ravenna sembra poter giocare un ruolo differente rispetto agli anni scorsi, perché la prestazione di sabato seppur Latina non fosse il test più arduo ha dato segnali davvero ottimi. 

0 commenti:

Posta un commento