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come dice il disegnatore Beppe Beppetti... |
Nell'ottica di voler riassumere un po' quelle che sono state le prestazioni azzurre abbiamo pensato di farlo sotto forma di pagelle..
E così eccovi qua la nostra versione delle pagelle azzurre in questo mondiale.
Lo Bianco : 7, una soap opera quella andata in scena nell'estate con protagonista il palleggiatore novarese. Inizialmente esclusa dal progetto a seguito dell'abbandono di Aguero e dopo un'intervista in cui ha esprimeva la sua "delusione" nel non essere presente nel mondiale in casa è rientrata in corsa. La mancanza di un lavoro estivo di affiatamento con le sue compagne ha pagato non poco all'inizio della competizione, ma una volta sistemato alcuni timing il gioco delle azzurre ne ha sicuramente goduto.
Non è stata ovviamente la miglior manifestazione giocata dalla regista azzurra, ma è innegabile che la sua mano sia stata necessaria e importante per raggiungere il risultato ottenuto.
Ferretti : 7, da lodare per la forza e la tenacia con cui ha recuperato da un infortunio che poteva toglierle la gioia di partecipare al mondiale casalingo, poco lo spazio concessole da Bonitta ma ogni qual volta chiamata in causa ha sempre portato a termine il suo compito in maniera egregia.
Signorile : 6, voto d'ufficio per lei che in questo mondiale non ha praticamente mai trovato spazio, ma è lei la prima indicata per il passaggio di chiavi della cabina azzurra del futuro.
Centoni : 8, assolutamente 8. Una delle poche azzurre ad aver sempre dimostrato coraggio e grinta da vendere, ancora ci chiediamo come sia stato possibile non rivederla con quella maglia sulle spalle per così tanto tempo. Faro per lunghi tratti di questa nazionale, è stata una giocatrice esempio per non aver mai mollato e per aver cercato di caricarsi sulle spalle la squadra. Il fatto di essere mancato un po', forse, nelle ultime gare non cancella il suo grandissimo mondiale.
Tecnicamente e a livello di colpi ha dato sfoggio di un manuale invidiabile, dimostrandosi una delle opposte più forti nel panorama europeo.
Diouf : 8 1/2. Quando si è detto "una nazionale di tutte titolari" era vero, nonostante il ruolo dell'opposto fosse occupato in partenza da Centoni "fiocco di neve", come viene soprannominata, quando chiamata in causa ha sempre fornito un apporto positivissimo. Ha fatto un mondiale stratosferico, concludendo con una prestazione stellare nella finale 3/4 posto, dove in poco più di 3 set ha messo a terra 31 punti caricandosi sulle spalle l'intero attacco azzurro e dimostrandosi davvero una veterana. Le brasiliane, non di certo le ultime arrivate nel panorama mondiale, hanno faticato non poco per trovare le misure ai suoi attacchi.
In posto due per il futuro possiamo stare molto tranquilli.
Arrighetti : 6 +, non è stata la miglior Piske degli ultimi anni. Spenta e in difficoltà non è riuscita a trascinare come il suo solito le sue compagne, sostituita nelle ultime gare da Folie. Tante le difficoltà in attacco anche se a sua discolpa c'è da dire che è stata davvero poco coinvolta.
Alla difficoltà in attacco si sono poi aggiunte quelle a muro, dove l'Italia ha sofferto troppo nell'arco di tutto il mondiale.
Chirichella : 7 1/2 la giovanissima centrale napoletana si è dimostrata subito quasi una veterana, impressionante a muro ma un po' meno in attacco; per una ragazza che si era affacciata alla nazionale solamente l'estate precedente e si vede catapultata in un palco mondiale addirittura in casa, questa è sicuramente una brillantissima promozione.
Le difficoltà mostrate in alcuni frangenti del match si sono sempre poi attenuate dato che questa ragazza ha dimostrato carattere e grinta da vendere.
Folie : 7, considerando il 6 politico a Raphaela va un voto in più per la bellissima prestazione che ha messo in campo contro la Cina nella seconda fase mondiale, un po' meno brillante l'entrata nell'ultimo match ma non si poteva chiedere si più.
Piccinini : 6 1/2, la capitana di questa nazionale non era sicuramente nella sua forma migliore, subendo spesso e volentieri in campo e dovendo poi lasciare il posto alle sue compagne. L'immagine di una Piccinini che urla ed esulta dalla panchina ad un punto di una compagna invia pero una bellissima immagine ed esempio del ruolo di capitano, perfettamente gestito dalla donna simbolo del volley italiano!
Del Core : 8, la gladiatrice e trascinatrice della squadra con Centoni e Diouf, anche per lei passano gli anni ma non diminuiscono i suoi colpi.
Mondiale di altissimo livello. Una sicurezza in attacco e un baluardo in seconda linea.
Costagrande : 7, rientrata anche lei in corsa si è dimostrata un punto importante in attacco fino alla semifinale contro la Cina in cui si è letteralmente bloccata faticando in maniera importante in attacco. Se la ricezione è sembrata traballante sempre, la differenza nel fondamentale di prima linea si è sentita troppo.
Colpa forse di una forma fisica non improntata su una manifestazione così luna che non l'ha portata ad essere al massimo nel momento in cui l'Italia aveva più bisogno.
Bosetti : 6 1/2, la stella futura di questa nazionale a detta di molti, anche per lei poco spazio in questo mondiale e forse non sfruttato al meglio. L'inizio match con il Brasile è di quelli da incubo tra errori e efficienza in attacco poi si ricorda come si attacca in Brasile e trova varchi nel muro avversario.
Se Diouf e Chirichella sembrano quasi pronte resta qualche dubbio su questa ragazza il cui anno in Brasile sembra aver portato qualche ombra.
De Gennaro : 8, che mondiale per Moky. Spesso criticata e "additata" come non all'altezza per questo mondiale ha fatto letteralmente ricredere tutti gli spettatori crescendo in modo esponenziale. Il premio come miglior libero è il coronamento di una manifestazione giocata davvero ad altissimo livello e un punto di partenza per un ulteriore salto di qualità nella sua carriera.
Un po' meno solida in ricezione ma preziosissima in difesa, dove non ha più lasciato cadere un pallone.
Cardullo : 7, una sola partita a referto per questo immenso libero, iniziata con il freno a mano tirato, piano piano nell'arco del match si è sciolta facendoci vedere ciò di cui è capace difese impossibile e una linea difensiva di alto livello.
Bonitta : 7, questo quarto posto è sicuramente un grande risultato per il ct ravennate che ha preso l'incarico solo ad inizio estate dovendolo rifondare per prepararsi ad un evento così importante.
Per larghi tratti il fatto di avere 14 titolari ha pagato alla grande, ma nel momento in cui qualcosa si è sfilato non è più riuscito a trovare soluzioni sia in campo che dalla panchina. Bisogna però riconoscergli il merito di aver saputo osare nei momenti di più grave difficoltà: il doppio opposto in campo stava quasi per regalarci una incredibile rimonta contro la Cina in semifinale. Non ha avuto timori reverenziali nel fare i cambi, anche nei confronti delle senatrici (deve aver imparato molto anche lui da quell'esperienza del 2002...). Bonitta ha convinto e ci ha convinto: ora però ci aspettiamo che trovi il coraggio e l'appoggio della Federazione per affrontare quell'inevitabile cambio generazionale che ci deve portare a Rio nelle migliori condizioni possibili, sperando di non doverci trovare ancora una volta costretti a fare chiamate riparatrici in extremis per salvare la baracca.
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