Con l'antipasto Supercoppa riparte la stagione maschile del grande volley italiano

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Sembra ieri quando il muro di Podrascanin su Atanasjevic regalava il terzo scudetto della storia a Macerata, invece sono passati 5 mesi e un'estate mondiale piuttosto deludente per i colori azzurri. Domani sera sul campo di Brindisi è pronta a ripartire la stagione maschile del grande volley; si inizia dalla finale di Supercoppa Italiana - torneo spesso bistrattato e tacciato di portare sfortuna ai vincitori - che mette di fronte i campioni d'Italia di Treia (fu Macerata) e i vincitori della Coppa Italia di Piacenza. Il campo di gioco sarà quello di Brindisi, una nuova frontiera del volley all'interno del progetto poco celato di portare la grande pallavolo nei luoghi dove non c'è. Una scelta che ha fatto molto discutere, soprattutto le tifoserie delle due squadre che si sono sentiti, a ragione, poco considerati nel momento dell'assegnazione di questo trofeo. Pare infatti chiaro a tutti come sia difficile per i tifosi sobbarcarsi una trasferta di questa portata, per di più di martedì sera. I tifosi hanno sostenuto come il compito della diffusione del movimento spetti alle nazionali e non ai singoli club, che rappresentano anche gli interessi dei privati che vi investono e vogliono vedersi tutelati certi diritti quali quello di garantire una certa copertura degli eventi al pubblico che paga gli abbonamenti e i biglietti di ingresso. Dal canto suo la Lega ha praticamente ignorato le lamentele e ribadito la bontà della propria scelta: proprio un clima di grande collaborazione tra club e dirigenti!
Quest'oggi non vi presentiamo la sfida dal punto di vista tecnico ma approfittiamo dell'occasione per aprire una nuova rubrica (con la collaborazione di Carlo Escoffier) che ci presenterà i roster delle 13 squadre che parteciperanno alla prossima SuperlegaA1. Buona lettura a tutti, buon divertimento e vi aspettiamo nei prossimi giorni per la presentazione di tutte le squadre.

Copra Ardelia Piacenza: “lavori in corso” era il cartello che campeggiava sulle porte del Palabanca negli ultimi mesi. Dopo aver ufficializzato l’iscrizione alla SuperLega l’11 di Giugno (dopo lunghe polemiche e minacce di ritiro del club), il presidente Molinaroli procede alla ristrutturazione della rosa per il neo tecnico Radici, autore del miracolo Altotevere nell’ultima annata di A1.
due "vecchietti" terribili!
La lista dei partenti è lunga ed inizia dalla diagonale palleggiatore-opposto: Vettori e De Cecco cambiano casa, il primo direzione Modena per sostituire il deludente Bartman, mentre il secondo approda alla corte del mostro sacro Grbić, per dare vita alla diagonale più forte al mondo con Atanasijević. Orfana di primo e secondo palleggiatore (Partenio a Potenza Picena) ma non dell’opposto titolare (Le Roux è promosso di grado a pieni voti), manca il regista che avrà tra le mani il destino dei lupi. Inizialmente la decisione è scommettere sul giovane e promettente portoghese Miguel Rodrigues, relegato poi a secondo con la scelta di riportare in Italia la doppia V di Valerio Vermiglio. Dopo le esperienze in Russia, il 38enne palleggiatore messinese torna in Italia per dimostrare di esser ancora il migliore a livello nazionale nel suo ruolo, e perché no, per provare a creare grattacapi a Berruto (o chi per lui) dati gli ultimi dubbi maturati al mondiale. Con Papi e Zlatanov confermati, l’obiettivo della dirigenza piacentina è di completare il reparto schiacciatori a seguito dell’addio di Kaliberda (giocherà a Jastrzębie-Zdrój con Bartman). L’opportunità si presenta con gli ingaggi di Sander e Deroo a Verona, che sbloccano il martello olandese classe ’91 Ter Horst. L’imponente nazionale olandese (2.05m) è un giocatore possente, efficiente in attacco ma con delle carenze in ricezione; è la prima alternativa ai due italiani, che data l’età avranno bisogno di continuo ricambio, ed in quest’ottica entra in rosa anche Jacopo Massari, attaccante con struttura fisica ben diversa dall’orange (1.85m) ma dotato di salto ed esplosività, che gli garantiscono la possibilità di giocare le sue carte nei momenti di buio della coppia titolare. Manca l’ultima diagonale per completare il sestetto titolare, i due centrali + libero. Marra non ha dato grandi garanzie nell’ultimo anno, mostrando grandi lacune in ricezione (specialmente su palla float) che hanno condizionato non poco le prestazioni della Copra nei play-off scudetto. Per questo motivo assistiamo alla storia che si ripete: un libero brasiliano in Emilia, di nuovo. Dopo Sérgio (2004-2008) ecco a voi Màrio Jr., libero della nazionale brasiliana degli ultimi anni, che sarà primo di Marra ed avrà il compito di donargli sicurezza nel fondamentale della ricezione. Per quanto riguarda i centrali, la coppia Fei-Simòn si sgretola, con il primo a Treia ed il secondo che stringe un accordo nelle ultime battute di mercato con l’Ansan Rush&Cash Vespid (Corea del Sud) dove giocherà come opposto. Tencati è un punto fermo, e se inizialmente sembra destinato ad un ruolo da protagonista in diagonale con Le Roux (a causa dell’arrivo di Page in opposto), i sogni di gloria svaniscono quando viene ufficializzato prima l’arrivo di Kohùt da Cuneo, e poi quello del centralone russo Ostapenko. Tencati viene confermato quindi come prima alternativa ai due appena citati, e completa la lista di alternative di prim’ordine che coach Radici avrà a disposizione per questo primo anno di SuperLega. Personalmente pensiamo che questa rivoluzione non abbia portato giovamenti alla squadra di Molinaroli, ma al contrario l’abbia indebolita molto, sia nei titolari che nelle riserve. Con un’età media alta (più esperienza e meno tenuta fisica), sarà interessante capire quale sarà il ruolo di Papi e quello di Vermiglio, considerando le grandi aspettative che Rodrigues e Ter Horst portano con i loro arrivi. In bocca al lupo, lupi!

Lube Banca Marche Treia: le prime parole devono essere obbligatoriamente spese per i campioni d’Italia uscenti: la corazzata ex Macerata. Ciò che salta subito all’occhio è il parallelismo che può essere effettuato con la Lube campione d’Italia del 2011/12, capitanata dall’opposto Igor Omrčen. Così come il croato, che nella sessione di mercato successiva al titolo lasciò l’Italia per trasferirsi in Giappone, anche Ivan Zaytsev abbandona il nostro campionato per approdare in Russia, alla Dinamo Mosca. Il parallelismo è esattamente questo: stesso ruolo, entrambi capitani, ambedue lasciano l’Italia e la Lube da vincitori, lasciando un buco enorme nel cuore dei tifosi e degli appassionati di volley.
la nuova Lube 2014-2015
L’obiettivo fondamentale del mercato diventa quindi la ricerca di un sostituto di assoluto valore che possa far non rimpiangere l’addio dello zar. Ed è qui che il cammino si complica. Se in un primo momento il sogno proibito era Sokolov, con la sua firma per l’Ankara (dove prenderà il posto di Djuric) la società con sede a Treia decide di investire nel terzo opposto della nazionale italiana: Giulio Sabbi. Giocatore dal servizio molto potente, detiene il record di punti in una sola partita, ben 42; classe ’89, è stato relegato a terzo causa Zaytsev e Vettori, ma ha saputo ritagliarsi momenti di gloria, sia in World League che al Mondiale. Arriva alla corte di Giuliani dopo un anno giocato ad alti livelli a Molfetta, con la voglia di confermarsi a livelli ancora più alti per provare ad insidiare il posto all’ex Piacenza (ora Modena) e al figlio d’arte Ivan. Coach Giuliani, inoltre, potrà contare sulle riconferme del tris di martelli Kovar-Parodi-Kurek, della diagonale serba Stanković-Podraščanin, del libero Henno (sicuro partente se fosse arrivato Sokolov, con Manià in pole per sostituirlo) e del regista Baranowicz. Sarà da valutare, invece,  l’arrivo della volpe Alessandro “fox” Fei, incognita per quanto riguarda il ruolo (terzo centrale o secondo opposto, con la volontà dell’ex Piacenza di tornare a ricoprire il ruolo di opposto dopo un anno centrale) ma certezza per le prestazioni nonostante l’età. La squadra è stata inoltre puntellata con gli innesti dello schiacciatore cileno classe ’95 
Dusan Bonačić e del centrale finlandese Shumov, dato l’addio di Patriarca direzione Milano. Per quanto riguarda Randazzo, le sue prestazioni in World League e la giovane età non sono bastate per garantirgli un posto nella rosa marchigiana, ed è stato spedito in prestito all’Altotevere Città di Castello, dove sarà incaricato di aiutare Corvetta&co. a ripetere il miracolo dello scorso anno. L’elemento certo è che l’assenza della cresta bionda si farà sentire e non ne dubitiamo, tuttavia la forza del gruppo e l’eterogeneità dello stesso garantiscono ad Alberto Giuliani - la cui conferma è il vero colpo di mercato - la possibilità di variare anche in corsa, e quindi poter affrontare gli impegni italiani ed europei con la stessa (o quasi) tranquillità e solidità della passata stagione. Quello che gli amanti della pallavolo si aspettano è sicuramente la crescita del Bara, che porterà non solo giovamenti al suo club, ma anche alla nazionale, dove il posto da titolare è sempre più in discussione a causa delle ultime deludenti prestazioni di Travica. Il palleggiatore nato a Mondovì dovrà anche migliorare l’intesa con la coppia di centrali, per fintare primi tempi e sfruttare le pipe di Kovar e Kurek in tutta la loro efficacia. In bocca al lupo, Lube!

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