Italia-Francia 3a2, il bicchiere è mezzo pieno

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Con grande fatica e grande sollecitazione delle coronarie degli spettatori italiani è arrivata la prima vittoria azzurra in questo Mondiale: l'Italia supera i cugini francesi per 3 a 2, ma anche il popolo del web è indeciso se esultare o rimanere perplesso. 

Dopo la sonora sconfitta rimediata dall'Iran, i primi due set contro la Francia sono un vero e proprio incubo: in attacco a dir poco balbettanti (abbiamo battuto senza dubbio il record di pallonetti per set), in campo mai aggressivi e solo passivi, e soprattutto - la cosa che più fa indiavolare i tifosi - sguardi persi nel vuoto e facce piene di paura. Non è così che vogliamo vedere i nostri ragazzi, tutti sappiamo che possono fare molto meglio. Nei giorni scorsi Berruto ha affermato che "la reazione è molto legata alla qualità di gioco", ma allora se giochi male è praticamente impossibile rialzarsi?! Ha dichiarato poi che "i giocatori devono uscire dalle difficoltà con le loro forze senza aspettare che arrivi un cambio dalla panchina", quando invece una delle prime cose da fare se le cose non vanno e continuano a non andare è provare ad invertire la rotta. Con la Francia nel terzo set siamo probabilmente arrivati a quel punto di rottura in cui il coach ha dovuto per forza mescolare le carte togliendo due dei giocatori più negativi di queste prime 2 gare: Dragan Travica, poco lucido tatticamente e poco preciso nelle alzate, e Simone Parodi, che è risultato inconsistente in attacco come nei fondamentali di seconda linea.
L'inserimento di Baranowicz (misteriosamente criticato da tanti tifosi su Facebook dopo la gara con l'Iran nonostante abbia toccato sì e no 4 palloni) e di Filippo Lanza - senza dimenticare però anche il prezioso apporto di Max Colaci - ha dato nuova linfa al gioco italiano e ha scosso anche i compagni di squadra. Innegabile che con l'ingresso dello schiacciatore di Trento, Kovar si sia sgravato di un bel po' di pressione e abbia giocato molto meglio specialmente in ricezione. Lo stesso si può dire di Rossini, traballante in ricezione ma ripresosi con l'alternanza dei 2 liberi. Insomma, sulla bilancia mettiamo da una parte la reazione a partire dal terzo set, l'atteggiamento combattivo, la voglia di lottare su ogni pallone, la distribuzione del Bara (anche un po' esoso a tratti), la sicurezza di Lanza, la capacità di risollevarsi dei compagni in campo dall'inizio. Sull'altro piatto - perchè non è che una vittoria al tie break contro una squadra a noi inferiore può spazzare via tutto - le tante cose negative viste con l'Iran e nella prima parte di gara contro i francesi, in particolare l'atteggiamento remissivo e la mancanza di grinta. Saremo in grado di ribaltare questo inizio deficitario e di far pendere la bilancia solo dalla parte della vittoria? Già da giovedì contro il Belgio potremo verificare se i ragazzi e Berruto avranno imparato la lezione.

SITUAZIONE NELLA POOL D:

Iran 5 p.
Francia 4 p.
Belgio 4 p.
USA 3 p.
Italia 2 p.
Portorico 0 p.

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