Finalmente è arrivata, al terzo tentativo, la prima vittoria da 3 punti della nazionale italiana in questo mondiale. E' arrivata attraverso una prova di carattere anche se costellata da alti e bassi che hanno rischiato di far perdere agli azzurri altri punti preziosi. E' arrivata presentando in campo la squadra che ha compiuto la rimonta contro la Francia; e proprio da questi giocatori sono arrivate le risposte che tutti attendevano. Baranowicz ha giostrato al meglio la squadra, operando una distribuzione mirata, equilibrata e precisa (basta leggere i tabellini: Kovar 20, Lanza 17, Zaytsev 17); Filippo Lanza ha giocato una gran partita sia in attacco, quando chiamato in causa, che a muro dove è risultato il migliore interprete della partita con 5 punti diretti. Proprio il muro è stato il fondamentale che ha fatto la differenza, 16 punti in 4 set sono davvero tanti, in alcuni frangenti gli attaccanti del Belgio non riuscivano mai a trovare varchi fra le mani azzurre. Parlando degli altri singoli la palma di migliore in campo va sicuramente a Jiri Kovar, autore di una prova mostruosa in attacco e solida in ricezione (forse la presenza di Lanza toglie al posto-4 della Lube un po' di pressione, come abbiamo già ipotizzato dopo la gara con i francesi); concreta la prova in mezzo alla rete di Birarelli e Buti autori di 4 muri a testa. Altalenante la prova di Ivan Zaytsev che si è trovato spesso in difficoltà contro il muro belga e con un timing non perfetto con Baranowicz soprattutto dalla seconda linea. Da sottolineare anche gli ottimi ingressi di Colaci in fase break. Come dicevamo all'inizio non tutto è andato bene, il servizio per esempio per i primi 3 set non ha fruttato nessun punto diretto (saranno 4 alla fine, tutti nella seconda metà del quarto parziale) a fronte di una buona quantità di errori. Un altro aspetto su cui lavorare sono i black out che contraddistinguono parti di set degli azzurri: nel primo set sul punteggio 16-13 Zaytsev incappa in 3 errori consecutivi da posto-2 che consentono al belgio di tornare sotto e di vincere poi il set ai vantaggi sfruttando la vena di un sontuoso Deroo (9 punti nel primo set, 16 a fine partita). Nel quarto parziale la squadra di Berruto è in controllo sul 16-10 quando una fase di rottura prolungata porta i belgi sul 23 pari; solo una ace di Baranowicz cambio il verso di un set che poteva complicare decisamente il nostro cammino mondiale.
Dopo la terza giornata la classifica della pool D recita:
FRANCIA 7
USA 6
ITALIA 5
IRAN 5
BELGIO 4
PORTORICO 0
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Matt Anderson - stella USA |
Girone quindi equilibratissimo e 3 punti contro il Belgio che rischiano però di essere ininfluenti ai fini della classifica della prossima pool. In questo senso va a nostro svantaggio la vittoria della Francia sull'Iran. Ora i francesi sono molto vicini ad ottenere la qualificazione (sarà fondamentale l'ultima giornata con Belgio - Francia), in tal caso nella prossimo pool ci ritroveremo i 2 punti con la Francia a scapito dei 3 di ieri con il Belgio. Guardando sempre al nostro orticello ci converrebbe tifare contro l'Iran sperando che la seconda squadra eliminata (con il Portorico) siano proprio gli asiatici di Kovac annullando di fatto la nostra sconfitta contro di loro; ipotesi però poco praticabile visto l'impegno di Marouf e compagni con i centroamericani nell'ultimo turno.
Per ambire alle fasi finali della manifestazione oltre a punti a risultati secondo noi l'Italia deve recuperare fisicamente e mentalmente sia Dragan Travica che Simone Parodi; una squadra che punta ad un posto fra le prime 6 non può fare a meno di due giocatori su cui (può piacere o meno) Berruto ha costruito la nazionale degli ultimi anni.
Prossimo impegno dell'Italia sabato contro Portorico, dovranno essere forzatamente 3 punti facili in attesa della sfida di domenica contro gli Stati Uniti, vero crocevia delle nostre ambizioni mondiali.
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