Greta Cicolari: sono pronta a tornare!!

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Metti due giovani blogger, un pomeriggio assolato a Cesenatico e un'ora di chiacchiere senza freni con la più forte beacher italiana di sempre: potremmo riassumere così il nostro bellissimo incontro con Greta Cicolari che stiamo per raccontarvi. Una donna forte, Greta, più forte di tutte le cattiverie e il fango che le hanno tirato addosso, sempre determinata e brillante come ce la ricordavamo sui campi del World Tour. L'abbiamo trovata abbastanza serena, nonostante tutto quello che è successo, perchè in pace con la sua coscienza e con il suo comportamento - ci ha precisato - e fiduciosa che prima o poi possa emergere la verità sui fatti incresciosi che la riguardano, in particolare sul suo misterioso allontanamento dalla Federazione e sulla sua sospensione ad hoc, giusta giusta per farle saltare per intero il World Tour 2014 e perdere tutti i punti accumulati. E con una notizia bomba da rivelare: è già tutto pronto per il suo ritorno, la sospensione non l'ha fermata, anzi è ancora più grintosa di prima. 



Non abbiamo mai avuto problemi a dire le cose esattamente per come le pensiamo, ormai l'avete visto, e questa intervista - e le nostre considerazioni - non saranno da meno.


A volte succede che si impara a conoscere i personaggi e le persone dalla tv, dai giornali, ora dai social network.

Non conoscevamo Greta prima di questo incontro e quello che sapevamo di lei è quello che tutti potete leggere in giro per google o per quello che abbiamo potuto ammirare in campo.
Greta è una donna forte e disponibile, eravamo arrivate con l'idea di rubarle meno tempo possibile. 
Lei si è prestata a questa "intervista" subito, senza pensarci due volte, anche se il nostro blog è piccolo e non la darà una visibilità enorme.
Volevamo fare giusto 2 domande e invece ci siamo ritrovate a spaziare da un argomento all'altro per quasi un'ora.
Non è da tutti stare lì a raccontare le tue esperienze, vittorie, sconfitte e passati, e non si è limitata a rispondere a ciò che noi chiedevamo è sempre andata oltre aprendo discorsi e fornendoci più informazioni possibili.
E' stata una chiacchierata incredibile per noi e questo è quello che ne è venuto fuori..

Abbiamo deciso di dividere l'intervista in due puntate, questa, la prima parte, l'abbiamo dedicata a curiosità sul beach.


Cari lettori di Jumpin, sperando di avervi fatto una gradita sorpresa.. Buona lettura!!


- Buttiamola subito sul gioco.. 

Due nomi di giocatrici, del World Tour, che messe insieme formerebbero la coppia più forte di sempre, anche di nazionalità diverse.


"Ce ne sono tante, davvero tante. Ma direi Walsh-Larissa.
Mi piacerebbe molto giocare in coppia con Laura Ludwig per sfidarle!!"


- Nel tennis oltre al doppio maschile/femminile esiste anche il doppio misto, secondo te potrebbe essere fattibile copiare l'idea nel beach? Potrebbe funzionare?


"No, non funzionerebbe. Gli uomini sono troppo più forti, come potenza, rischieresti di farti veramente male.
Non lo vedo probabile soprattutto a livelli alti"


- Ipoteticamente, nel caso prendesse forma l'idea.. Chi sceglieresti come compagno? 


"Anche qui ce ne sono tanti forti, ma direi Alison, con lui a muro potrei non fare più niente"


- C'è una giocatrice che ti ha più ispirato e avvicinato al beach?


"No, che mi ha avvicinato al beach non c'è stata, perché l'incontro che ho avuto con il beach è stato di tutt'altro tipo.
Ma una con cui poi ho giocato contro che mi piace molto è Larissa."



- Abbiamo notato che ora tra le prime nove giocatrici del ranking (per giocatore e non per coppia) ci sono 6 brasiliane, la scuola brasiliana è nettamente più avanti di noi.. 


"Si, loro giocano di più, hanno un campionato molto più sviluppato e avanzato all'interno e comunque c'è più cultura del beach volley.
E' molto più semplice fare beach là che qua nonostante abbiamo belle spiagge anche noi"





- E secondo te da cosa può dipendere questa cosa? Dall'ombra dell'indoor? 

"Si, un po' perché il beach volley non è messo in prima linea, di conseguenza non ci sono promoter, ci sarebbero sponsor interessati al beach volley ma abbiamo una federazione per due sport diversi e sento che ci sia più interesse a portare avanti la pallavolo che il beach volley in questo momento."


-E' difficile già per l'indoor..


"Soprattutto perché se subentra uno sponsor viene subito risucchiato dall'indoor"



- E' vero pero che anche il Brasile sta vivendo un momento indoor buono, ma a differenza nostra sviluppano anche il beach..


"In Brasile ci sono molti più giocatori e le discipline indoor e beach volley vengono portate avanti sulla stessa linea e allo stesso momento."



-Ne abbiamo un bel po' da imparare dai Brasiliani ..


"Dobbiamo imparare anche dai tedeschi, dagli americani, dai brasiliani.. Un po' da tutti"



-Parlavamo prima dell'incontro con il beach .. 
Il tuo com'è avvenuto?
da wikipedia.org


"Io ero nella nazionale indoor e nel 2007 la sera prima della partenza per gli Europei mi hanno lasciato a casa, non me l'aspettavo, e ho subito un po' il contraccolpo psicologico.
L'anno dopo ero stata richiamata, ma non avevo più la stessa "spinta" e nello stesso tempo avevo concluso il mio contratto con Chieri e così durante l'estate ho giochicchiato un po'..
Mi ha contatto l'allora allenatore della nazionale e mi ha proposto di provare. 
Ho accetto perché poi due mesi dopo avrei dovuto decidere cosa fare. 
Ho partecipato subito ai Giochi del Mediterraneo e ho vinto l'argento (con la Bacchi), ho vinto il Campionato Italiano (con Menegatti) e da lì ho deciso di provare, male che fosse andata sarei potuta tornare indietro.
Poi però non sono più tornata!"


-E pensare che molto spesso dicono che il passaggio dall'indoor al beach è sempre molto duro..


"Tante giocatrici vanno e tornano, ma questo è un altro sport.
Lo dico spesso nei corsi che adesso faccio, la pallavolo va cancellata dalla testa perchè è proprio un altro sport, sia a livello mentale che tecnico.
Fondamentale qui è la velocità dei piedi, devi avere una fibra muscolare molto veloce, essere esplosivo e avere tanta testa. 
Per tanti giocatori di pallavolo è difficile proprio differenziare nella gestione dei colpi e nelle gestione della testa, molto sono abituati a forzare e non a guardare troppo dall'altra parte."


- Ci vorranno sicuramente diversi allenamenti duri per "abituarsi", di solito come viene strutturato allenamento di beach? 


"Io di solito faccio 15/20 minuti buoni di riscaldamento per essere proprio calda calda. Poi dipende da cosa si vuole allenare, ma in generale si fa una parte di più o meno 40 minuti in cui si allena la tecnica (esercizi di precisione tipo l'alzata, attacco, difesa) e poi si fa la parte di gioco sempre ad obiettivi, quasi mai un set normale ma proprio con obiettivi prefissati come lo shotline, un altro il cambio palla, un altro allenamento la difesa"



-Solo con la compagna o contro un'altra coppia?


"Si può fare solo con la compagna ma si può fare anche con altre coppie o se no ancora meglio contro degli uomini. Io ad esempio adesso mi sto allenando sempre contro degli uomini, perché secondo me è il modo più efficace per migliorare. In alternativa l'allenatore aiuta nel ricreare le situazioni di gioco."



- Guardando una partita di beach volley chiunque ha notato che è sempre la stessa giocatrice ad andare a muro e sempre la stessa a difendere. Chiaro segno di una "distinzione" che viene fatta all'interno della coppia..
Da cosa dipende questa divisione fra il giocatore di muro e di difesa?

"Ti dico già che il 95% di giocatrici in Italia sono giocatrici da difesa,  per fare il giocatore di muro ci vogliono delle caratteristiche ben precise ed è difficilissimo trovarle.
Perché se un giocatore è alto poi fa fatica a muoversi sulla sabbia e non è reattivo, fa fatica a staccare (lo stacco è la scelta di non saltare a muro per impiegarsi nella difesa, ndr) e soprattutto se gli battono addosso si complica la situazione. 
Un giocatore deve battere, andare a muro, saltare, staccare, magari deve anche attaccare.. è massacrante. 
Un giocatore piccolo non se lo può permettere perché non arriva poi a muro. E' una questione molto fisica, devi essere molto resistente, e anche esplosiva. E' molto difficile trovare un giocatore così, io ad esempio sarei un giocatore da difesa da indoor e mi sono messa a giocare a muro per le difficoltà di trovare una compagna con quelle caratteristiche.
Nel beach volley giocare contro qualcuno che non sa fare muro diventa divertente, perché poi non staccandosi e non muovendosi viene riempito di pallette. I giocatori di beach poi sono intelligenti, ti studiano, ti guardano.."



-Un'altra cosa che salta all'occhio osservandovi in campo e la sicurezza con cui alternate attacchi e pallette, andando a colpo sicuro.
L'allenamento che ha il vostro occhio nel guardare nel campo avversario è incredibile, nell'indoor ad esempio non è uguale, giocando in 6 si usano spesso schemi..

"Si è proprio l'impatto la cosa più difficile. Se uno è aperto mentalmente e non ha paura di faticare dopo un anno o due inizia a giochicchiare abbastanza bene.
Rispetto all'indoor nel beach bisogna saper attaccare anche i palloni non precisi o a filo rete e saper variare i colpi tra forti e pallette.
Serve manualità, visione sopratutto, nel beach devi saper vedere, se sei uno che non riesce a guardare di là e prendere il tempo del salto.. E' davvero difficile"


- Tra il dopo Londra e la fine della scorsa stagione avevamo assistito a diversi saluti da parte di fortissime campionesse, che avevano fatto si che il livello del World Tour si fosse un po' abbassato e appianato per diverse coppie.. Poi dopo lo stop qualcuna è tornata, come Larissa, e ora il livello è tornato ad alzarsi..



"Si adesso che è tornata Larissa, è tornata Juliana, ci sono Walsh-Ross che si stanno rodando, poi tornerà anche la Ludwig.. Poi l'altra coppia tedesca, Liliana-Baquerizo, le ceche..

L'anno prossimo sarà davvero difficile accedere alla semifinali!"


- Passando ai sentimentalismi.. Qual'è stata la vittoria più bella però per te?



"L'Europeo.. Sicuramente lui. E la partecipazione alle Olimpiadi, in cui sono stata la 3° miglior attaccante e per me è stata davvero la realizzazione di tutto il lavoro che ho fatto nei primi due anni e motivo di grande orgoglio.

E' stato difficile, perché ho rotto il ginocchio due volte e ho fatto davvero tanto per stare li e tornare a giocare ad altissimo livello..
Poi a Londra abbiamo perso da due grandissime campionesse (Walsh-May Trenor) e ci stava, ma rimane un grande onore il nostro piazzamento olimpico"

-Però per noi, quasi quasi, la "vittoria" più bella è stata il primo argento nel World Tour, una ventata d'aria pura per questo sport in ascesa e che novità!!

La nostra intervista non è finita qui.. Tornate sulla nostra pagina per la seconda parte!! 



Dove trovare Greta: 
Il suo sito web : http://www.gretacicolari.it
La sua pagina Facebook  : https://www.facebook.com/gretacicolari82

Vi ricordiamo che avete tempo sino a domani per partecipare al concorso che Greta ha indetto nella sua pagina Facebook, correte a leggere e partecipate numerosi!!

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