"Ti ricordi quando ... " : Stagione 2008-2009

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Stagione 2008-2009

La stagione post scudetto in casa trentina parte con la consapevolezza di dover competere anche sullo scenario europeo, l'intenzione della società è quella di non  stravolgere il sestetto titolare ma di puntellarlo con rinforzi mirati. La rivoluzione più consistente arriva in posto2 dove il bulgaro Nikolov cede alla corte di Cuneo e lascia i gialloblu scoperti in un ruolo chiave come quello dell'opposto, lo stesso percorso lo intraprende Gregor Jeroncic che raggiunge in terra piemontese il compagno di squadra. A sostituirli arrivano
il giovane brasiliano Leandro Vissotto (da Taranto via Roma) e il connazionale Riad (da Latina con un passato a Cuneo); la scelta del centrale appare strana in quanto per la regola degli stranieri per far giocare Riad in Italia (al posto di uno fra Birarelli e Piscopo) si dovrebbe rinunciare ad una delle due bande per inserire Della Lunga; in campo europeo queste limitazioni non esistono. L'arrivo di Vissotto sorprende i più, non è di certo il campione affermato che tutti si aspettavano, sarà questa la politica che la società trentina adotterà anche negli anni futuri. Confermato il resto del sestetto gli unici cambi arrivano in panchina dove il duo Stoychev-Busato possono contare sul talentuoso polacco Zygadlo come vice Grbic e su 3 ragazzi provenienti dalle giovanili come De Paola, Leonardi e Segnalini. Stefanov sarà il vice - Vissotto.

La stagione ufficiale si apre con una delusione, a settembre infatti si gioca la Supercoppa Italiana al Mandela Forum di Firenze, di fronte la Lube Macerata che l'anno prima si era aggiudicata la Coppa Italia. Fra i trentini ci sono molto assenze (Vissotto su tutti) e Macerata ha la meglio in 3 set portandosi a casa il trofeo.

Il campionato inizia e la squadra sembra non risentire dei nuovi innesti, Vissotto sotto le sapienti cure di Stoychev cresce di partita in partita e l'amalgama di squadra garantisce alla truppa trentina un livello medio di gioco molto elevato. L'esordio in Ch. League non è dei più proibitivi, il girone eliminatorio è molto semplice e la Trentino Volley lo vince senza sostanziali problemi. Anche gli ottavi ed i quarti non presentano particolari difficoltà (contro Maiorca e Czestochowa) e la prima Final4 di Champions League è realtà: Praga aspetta la Trentino Volley (sarà l'ultima Final4 organizzata dall CEV, grazie al suo presidente, il ceco Andre Meyer).

Nel frattempo la Trentino Volley raccoglie un'altra delusione per mano della Sisley Treviso che sconfigge i campioni d'Italia  nei quarti di finale di Coppa Italia sul campo di Bassano. 3-2 per gli orogranata con la squadra di Stoychev costretta a rinunciare a Bari per far spazio a Della Lunga.

Intanto si unisce al gruppo gialloblu Osmany Juantorena, giocatore cubano momentaneamente fermo per un problema di doping quando giocava nel campionato russo.

Il primo weekend di aprile è dedicato alla Final4 di Ch. League a Praga, più di 10 pullman di tifosi partono da Trento per seguire la squadra. Da regolamento la semifinale vede di fronte le due squadre italiane qualificate: per i trentini c'è l'ostacolo Macerata da superare. La squadra di Fefè De Giorgi (Omrcen, Swiderski, Lebl, Martino) gioca una buona pallavolo ma i trentini hanno la meglio con un secco 3-0 e volano in finale dove ad attenderli ci sono i greci dell'Iraklis Salonicco che in semifinale hanno sconfitto 3-2 i russi dell'Iskra Odintsovo di Giba e Shoeps. L'O2 Arena di Praga ribolle di tifo greco (anche sopra le righe, tanto che l'inizio della partita slitta di oltre 30 minuti). La partita inizia benissimo con un primo set dominato, nel secondo si registra il ritorno dei greci (guidati dallo svedese Nillson), il terzo set fa come sempre da spartiacque e la Trentino Volley se lo aggiudica allo sprint grazie alla buona vena di Vissotto. Il quarto si gioca a strappi e 2 ace consecutivi di Kaziyski chiudono la partita facendo esplodere i tifosi trentini. La Trentino volley riesce nell'impresa di vincere la massimo competizione europea alla sua prima partecipazione

Nemmeno il tempo di festeggiare che è già tempo di rituffarsi nei playoff, c'è uno scudetto da difendere. Il secondo posto in Regular Season regala in abbinamento Vibo Valentia nei quarti di finale, la serie si chiude 3-0 e verrà ricordata per l'impresa di Kaziyski capace in gara-1 al PalaTrento di trovare 4 ace consecutivi sul 14-11 per i calabresi e permettere alla sua squadra di vincere una partita già persa. In semifinale l'avversario è Cuneo dell'ex Vladimir Nikolov, l'opposto bulgaro però si rompe un dito il giorno prima di gara1 e sarà costretto a vedere l'intera serie da bordo campo. La prima partita è una battaglia, Trento vince 3-2 ma registra l'infortunio di Winiarski che appoggia male la caviglia scendendo da muro e viene portato fuori a braccia, si teme il peggio. In Piemonte per gara2 c'è Della Lunga (e Riad per Piscopo) e la Trentino Volley riesce nell'impresa di portare a casa la partita con un altro soffertissimo 3-2. In gara3 a sorpresa c'è Winiarski, recuperato a tempo di record dallo staff trentino, dopo un primo set deludente i gialloblu prendono il largo e conquistano la finale scudetto.
Come l'anno prima sarà Piacenza a contendere il tricolore ai trentini, gli emiliani hanno cambiato qualcosa rispetto all'anno precedente (il libero è Durante per Sergio, Lorenzetti gioca con il modulo a 3 schiacciatori grazie all'arrivo del brasiliano Bravo e al centro della rete c'è un ex conoscenza dei trentini: Michal Rak) e in semifinale hanno vinto con Macerata a gara5. 
La serie si preannuncia lunga ed equilibrata e così è! Gara 1 parte subito con un tie break risolto solo con un ace di Vissotto sporcato dal nastro. In gara 2 arriva la riscossa biancorossa, al PalaBanca non c'è scampo per Trento, 3-1 e serie in parità. Gara 3 è la copia di gara1 ma il finale sorride ai piacentini capaci di sbancare il PalaTrento; sembra finita per i gialloblu che sono costretti ad andare a vincere a Piacenza per rimanere nella serie. Il PalaBanca è pronto a festeggiare lo scudetto ma una partita perfetta di Trento strozza l'urlo in gola al pubblico emiliano, 3-0 e tutto rinviato a gara5. 
Il 17 maggio del 2009 è uno dei giorni più tristi della storia della Trentino Volley. La partita inizia bene, Trento domina e vola 2-0, Piacenza si riscatta nel terzo set ed accorcia; nel quarto set Winiarski è costretto ad alzare bandiera bianca (dopo si saprà che il giorno prima aveva avuto un problema alla spalla) ed entra Della Lunga. Anche il quarto set arride agli emiliani, lo scudetto si deciderà al quinto set! 
Trento parte benissimo con Della Lunga al servizio e conduce per tutto il set, sul 13-11 la svolta, Vissotto mura Zlatanov ma il pallone invece di finire a terra colpisce la testa di Durante in copertura e rimane miracolosamente giocabile, sarà poi Bravo a rifinire l'azione. Si porta al servizio Zlatanov e Trento non riesce più ad uscire da questa rotazione; Stoychev prova a cambiare anche Kaziyski per DePaola ma non c'è nulla da fare: un ace dell'italo-bulgaro e un invasione di Grbic su ricezione lunga trentina chiudono la partita. Lo scudetto va a Piacenza, la delusione è tremenda per i tifosi trentini.


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