Se a qualcuno di quelle 2500 persone che affollavano il Palaghiaie in quella
domenica pomeriggio di ottobre del 2000 avessero detto che, nemmeno 15 anni
dopo, quella società avrebbe vinto tutto quello che c'era da vincere in Italia
in Europa e nel mondo, probabilmente si sarebbero fatti una bella risata con il
pessimismo classico che caratterizza i trentini.
Quel giorno si giocava la seconda giornata del campionato di A1, esordio
della squadra del presidente Mosna nel nuovissimo Palaghiaie (finito e
sistemato in fretta per l'occasione), contro Padova. L'esordio assoluto avvenne
la settimana prima nel mitico PalaRaschi di Parma contro la Maxicono e il
risultato fu un netto 3-0 per i parmensi. Quelle 2500 persone assistettero alla
prima vittoria della storia della Trentino Volley, Padova si arrese 3-2.
Ma come ci è arrivata la Trentino Volley in A1? Mezzolombardo, cittadina a
pochi chilometri da Trento, qui gioca l'ITAS Mezzolombardo impegnata nel campionato
di serie A2 maschile, la squadra veleggia per anni nella zone medio-alte della
classifica, disputa spesso i playoff ma non riesce mai a fare il salto nella
massima categoria. Il 23 maggio del 2000 nasce Trentino Volley spa, come
prosecuzione del progetto ITAS Mezzolombardo, due giorni dopo vengono aquistati
i diritti di serie A1 dalla storica squadra di Ravenna che, causa problemi
finanziari, rinucia all'iscrizione. Quelli di A2 invece vengono ceduti a
Piacenza, non sarà l'unico incrocio fra le due squadre. Gli sponsor principali
sono ITAS assicurazioni e Diatec , colosso nel settore della cartiera con
presidente Diego Mosna, che diverrà anche il presidente della società di
volley.
La linea di continuità con il vecchio progetto di Mezzolombardo è la
guida tecnica affidata ancora a Bruno Bagnoli e lo schiacciatore spagnolo Enrique (Kike) De la Fuente. La prima estate di mercato è caldissima, c'è una
squadra da costruire partendo da zero, per puntare alla salvezza!
Stagione 2000/2001:
Al via del campionato la formazione titolare vede l'alzatore
russo Ushakov al palleggio, il promettente azzurro Leondino Giombini opposto,
il capitano Francesco Lavorato e il neo campione olimpico Djula Mester al
centro, Valeri Goriouchev (connazionale di Ushakov) e De la Fuente in banda, il
libero è Riccardo Fenili; a campionato in corso si aggregherà alla squadra lo
schiacchiatore serbo Slobodan Boskan, anche lui fresco di medaglia olimpica. La
squadra è nuovissima, la stagione è difficile, vittorie e sconfitte si
susseguono ma il Palaghiaie diventa un fortino quasi inespugnabile e sono molto
le vittime illustri, soprattutto nel girone di ritorno. Per la salvezza saranno
decisive le vittorie corsare a Roma e Palermo (dirette concorrenti). A due
giornate dalla fine si passa dall'incubo retrocessione alla speranza playoff ,
al Palaghiaie arriva Montichiari, una vittoria consentirebbe alla squadra un
incredibile accesso alla post season. Il palazzetto è gremito ma il sogno,
complice anche un infortunio occorso a Giombini (vero trascinatore della
squadra per tutta la stagione), finisce li, 3-1 per Montichiari e playoff
sfumati. Un ottimo risultato lo si raggiunge in coppa Italia dove la squadra
viene eliminata da Cuneo nei quarti di finale.
Stagione 2001/2002:
Nella stagione successiva iniziano i primi grandi colpi di mercato,
all'ombra del Bondone arrivano Paolino Tofoli, l'ungherese Domotor Meszaros e
il giovane centrale italiano Francesco Fortunato. Per la panchina si registra
l'arrivo a Trento di un giovanissimo Andrea Sala, sarà protagonista, una decina
di anni dopo! La stagione riserva gioie, vedi l'accesso alla seminfinale di
coppa italia dove viene sconfitta ancora da Cuneo, e dolori, nono posto finale
in campionato e playoff mancati.
Stagione 2002/2003:
Stagione della prima rivoluzione in casa Trentino Volley, il sestetto viene
quasi totalmente rinnovato e rinforzato, ora la squadra può contare su mister
Secolo Lorenzo Bernardi di ritorno nella sua città Natale, ma arriveranno anche
Alexey Kazakov lunghissimo centrale russo e il connazionale Igor Choulepov,
specialista della seconda linea e giocatore dalla tecnica sopraffina. Ma è
soprattutto nel ruolo dell'opposto che il cambio è sostanzioso, arriva infatti
il nazionale mancino Andrea Sartoretti. Dopo due anni splendidi saluta la
squadra Ricky Fenili, il suo posto viene preso da Giuseppe Sorcinelli. Il salto
di qualità si vede, la squadra gioca bene, le Final4 di coppa italia si giocano
in regione. Nei quarti Trento sfida Macerata al PalaResia di Bolzano, vince il
primo set ma poi è costretta ad arrendersi (1-3). Nella finale del Palatrento
Macerata alza la coppa battendo Treviso al tie break. In campionato la
formazione trentina chiude al settimo posto e, pur falcidiata da problemi
fisici a Tofoli e Sorcinelli (sostituito da Micheletto), da vita ad uno scontro
memorabile nei quarti dei playoff con Casa Modena. Il tutto si risolve al tie
break di gara5, i tifosi trentini scendono in massa al Palapanini ma una
prestazione maiuscola di Luca Cantagalli permette agli emiliani di avere la
meglio.
Stagione 2003/2004:
L'anno successivo la panchina viene affidata a Silvano Prandi detto "Il professore"; la batteria
dei centrali con l'arrivo da Montichiari di Stefan Hubner e con il ceco Michal
Rak diventa una delle più forti del campionato italiano. La squadra nel suo
complesso è molto forte e le alternative in panchina non mancano (Nuzzo e
Mattioli su tutti). In Regular Season è una cavalcata trionfale, la coppa
Italia e Cuneo rimangono sempre un tabù , terza partecipazione e terza
eliminazione per mano dei piemontesi, stavolta ai quarti di finale. Il primo
posto in RS consente alla squadra di Prandi un abbinamento sulla carta
abbordabile, l'RPA Perugia di Jack Sintini. Il Palaghiaie non riesce a contenere
l'entusiamo dei trentini, per aumentare capienza è visibilità vengono montate
delle tribune telescopiche (resteranno note fra i tifosi come portasfortuna).
Trento vince la prima in casa (3-2) ma inzia a perdere i pezzi: Kazakov,
Sartoretti, Choulepov si fermano. Perugia non molla pareggia in casa, espugna
il Palazzetto trentino in gara3 (0-3) e chiude i conti pochi giorni dopo al
PalaEvangelisti. La stessa Perugia arrivò poi alla finale scudetto dove venne
sconfitta in 3 partite da Treviso.
Stagione 2004/2005:
Lorenzo Bernardi prende la strada di Perugia, fa il cammino inverso invece
Goran Vujevic. Ma il colpo dell'anno è Cristian Savani, già bloccato l'anno
precedente, e approdato in riva al Fersina dopo una stagione non esaltante a
Montichiari. Il brasiliano Andrè Heller è il nuovo centrale. Silvano Prandi è
ancora in sella. In virtù della vittoria della RS dell'anno precedente l'ITAS
gioca le coppe Europee, sarà un cammino amarissimo, nella TOP Team Cup viene
eliminata dagli olandesi dell'Ortec Rotterdam; scende in CEV cup dove invece
sono i turchi dell'Halkbank Ankara ad estromettere la squadra di Prandi negli
ottavi di finale. In campionato la squadra vive un momento terribile verso metà
del girone di ritorno, le sconfitte non si contano e il presidente prende una
decisione che a modo suo farà la storia della pallavolo, Silvano Prandi viene
esonerato. Dopo più di vent'anni il primo esonero per il Professore. La
panchina viene affidata all'allenatore delle giovanili Andrea Burattini,
l'ottavo posto finale regala il quarto di finale con Piacenza che annovera fra
le sue file Grbic, Zlatanov, Marshall e l'opposto brasiliano Anderson. La serie
inizia con Trento corsara a Piacenza 1-3 , e si ripete al Palatrento al
tie-break. Le storiche semifinali sono vicinissime, in gara3 Piacenza si
riscatta ed allunga la serie. Per gara4 il Palatrento (si chiama così dal 2005)
è pieno in ogni ordine di posto , il pubblico ci crede, la partita è avvincente
e sofferta , si va al quinto set. Trento gioca bene, Sartoretti non sbaglia un
colpo e il 14-11 è cosa fatta. Tutto il palazzetto è in piedi, basta un cambio
palla per trovare la semifinale; ecco però che succede l'incredibile (e non
sarà l'ultima volta) Vujevic si fa
difendere e Savani lo imita sulla pipe successiva, Piacenza impatta a 14. Un
ace di Anderson aiutato dal nastro regala la vittoria alla squadra allenata da
Ljubo Travica. Una serata amarissima, un
epilogo che molti tifosi trentini ancora non hanno digerito. In gara5 a
Piacenza non c'è storia, 3-0 e Trento eliminato.
Stagione 2005/2006:
Dopo la breve e sfortunata parentesi Burattini, per la stagione 2006/2007,
la panchina viene affidata al brasiliano Radames Lattari (ex tecnico della
nazionale verdeoro), anche la squadra viene rivoluzionata. Partono Vujevic, Sartoretti,
Tofoli, Sorcinelli; arrivano molti giovani promettenti come Morsut, Della Lunga,
Bari e l'olandese Kooistra, opposto sarà il nazionale brasiliano Andrè
Nascimento,mentre al centro si registra l’arrivo dell’americano Ryan Millar ;
l'esperienza è garantita da Marco Meoni. La stagione inizia male, la squadra
non decolla e fallisce l'acceso alla final8 di coppa italia nonostante una
bella vittoria al PalaGeorge di Montichiari. La regular season si conclude
senza infamia e senza lode con un buon sesto posto. I quarti di finale (che si
giocano al meglio delle 3 partite) vedranno come avversaria Casa Modena. Si
arriva a gara 3 a Modena dopo due partite terminate al tie-break a favore dei
padroni di casa. Anche al Palapanini si va al quinto set: sarà un monologo
trentino, al cambio campo l'ITAS è avanti 8-1, finirà 15-6 con il pubblico
modenese ammutolito e Trento che, con ben 21 ace all'attivo, approda per la
prima volta nella storia alle semifinali scudetto. La serie con Treviso viene
vissuta come una festa dal pubblico trentino, gara-1 si gioca pochi giorni dopo
e Treviso non fa sconti al Palaverde (3-0). La musica non cambia a Trento
qualche giorno più tardi (0-3). Ora la corazzata trevigiana può chiudere in
casa, l'eliminazione è vicina. Succede però l'incredibile, Savani si rompe un
dito del piede ricadendo dal servizio, entra Baranek ,Trento sfodera gli
artigli e fa quello che non era mai riuscita a fare prima, espugna il Palaverde
(1-3) e rimanda la decisione alla partita del 1 maggio a Trento. Treviso scappa
2 a 0, Trento (senza Savani) è spalle al muro ma Morsut si carica la squadra
sulle spalle e vince quasi da solo il terzo set. Nel quarto Treviso prova la
fuga decisiva (22-20), ma in quel frangente il pubblico di Trento spinge
letteralmente la squadra alla rimonta creando un clima che non si era mai (e
non si è mai più) sentito, c'è Heller in battuta , Morsut rifinisce in attacco
; 25-22 e tie break. Il sogno però finisce là, Alberto Cisolla spietato dai 9
metri regala la finale ai suoi (10-15) che vinceranno poi lo scudetto.
Stagione 2006/2007:
Il colpo di mercato che il g.m. Giuseppe Cormio piazza nella stagione
succesiva si chiama Michal Winiarski, giovane polacco dagli occhi di ghiaccio
arrivato praticamente sconosciuto al Palatrento e diventato poi grandissimo
campione. Ritorna a calcare i campi di gioco lo sfortunato Stefan Hubner,
mentre Cristian Savani sceglie altri lidi (in tutti i sensi) e viene sostituito
da Cosimo Gallotta. Dovrebbe essere l'anno della svolta per Dore Della Lunga ma
un infortunio domestico ad inizio stagione lo terrà fuori praticamente fino
alla fine. La squadra è in difficoltà e non centra l'accesso alla Coppa Italia.
L'impatto fisico non è dei migliori sul terreno di gioco e la classifica piange.
Con un colpo di coda finale l'accesso nelle migliori 8 è garantito.
L'abbinamento è proibitivo, c'è Cuneo dell'ex Silvano Prandi. Trento fa
l'impresa in gara-1 a Cuneo ma poi subisce una doppia sconfitta al quinto nelle
successive due partite. Esce, ma con l'onore delle armi.
L'ultima stagione nell'anonimato per la squadra del Presidente Mosna, quello
che succederà nell'estate succesiva cambierà per sempre la storia della Trentino
Volley.
Ma ... lo scoprirete solo nella prossima puntata :)
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