Sanitars Metalleghe Montichiari: voto 9
Vincere da favorite è
sempre meno banale di quanto possa sembrare; e difatti ha dovuto
soffrire non poco la squadra nata in estate sulle ceneri della fu
Systema Montichiari, ereditando il titolo sportivo da Mazzano, con un
solo obiettivo: la promozione in A1. Va dato il gran merito alle
ragazze di coach Barbieri di aver saputo sopperire a infortuni
pesanti, come i 2 consecutivi che hanno tenuto fuori (di fatto per
tutta la stagione) la designata opposta titolare Kajalina, sostituita
prima da Zanotto poi dall'olandese Gravesteijn; o quello patito da
Serena alla fine del girone d'andata. Un avvio a spron battuto, con 9
vittorie su 10, e la vetta della classifica poi mantenuta resistendo
agli assalti dei Soverato e San Casciano, arresasi solo alla
penultima giornata. In ottima luce s'è messa Saccomani, autentica
trascinatrice nel finale, mentre Dalia ha dimostrato di meritare
palcoscenici di una categoria superiore; unico neo, la finale di
Coppa Italia persa.
Il Bisonte San Casciano:
voto 9
Squadra partita
sicuramente con ambizioni importanti, seppur con meno credito nei
pronostici degli addetti ai lavori, ha avuto il merito di mantenere
una certa continuità, in una stagione in cui tutte le squadre hanno
vissuto di alti e bassi. Ereditata la diagonale di Mazzano
Vingaretti-Koleva (per il secondo anno consecutivo miglior
realizzatrice del campionato), coach Vannini (unica donna in serie A)
ha trovato in Giovannelli un'ottima alternativa ad una Bertone
frenata dagli acciacchi, da affiancare al centro alla solidissima
capitana Mastrodicasa. Il calo nel finale di stagione regolare è
costato la promozione diretta, ma ha consentito di risparmiare le
energie per i playoff, vinti con una rimonta da brivido ai danni di
Monza. Ciliegina sulla torta, la vittoria della Coppa Italia di
categoria.
Saugella Team Monza:
voto 7,5
Giudizio che tiene conto
di un anno vissuto sulle montagne russe, da parte di una compagine
``pazzerella'' (il virgolettato è della presidentessa Marzari), che
alla vigilia veniva indicata, pur da neopromossa, tra le favorite per
la A1; impresa alla fine solo sfiorata. Rispetto alla squadra
immaginata in estate non c'è Ravetta, ai box problemi fisici, ma
arrivano comunque 7 vittorie nelle prime 7 gare, con Garavaglia
opposto e Viganò mattatrice. Poi un girone di ritorno da brivido,
con una media punti da retrocessione (una vittorie su 9 a cavallo del
giro di boa); infine il colpo di coda che consente di chiudere al
quarto posto, per superare quindi ai playoff prima Rovigo (con
qualche affanno), poi a sorpresa Soverato, grazie ad una Bonetti
(seconda solo a Koleva tra i capocannonieri) in forma smagliante.
Dopo l'impresa di gara-1 di finale, strappata a San Casciano, il
sogno promozione si infrange (in un'epica gara 2) per pochi,
maledetti, millimetri, su un servizio (dato out, ma che a onor di
cronaca pareva in campo) di Nomikou; resta sì un grande rammarico,
ma anche la consapevolezza di avre dato tutto.
Volley Soverato: voto 7
Mister Breviglieri aveva
a disposizione una rosa ben assortita, specialmente nel reparto
schiacciatrici, dove a Boscacci si sono affiancate Rosa (una delle
migliori straniere sbarcate in A2 quest'anno, in cima alla classifica
delle pari-ruolo per percentuali in attacco) e la veterana Arimattei;
tuttavia Soverato ha spesso pagato le evidenti carenze in ricezione,
da parte della stessa Rosa e con Cacciapaglia peggior libero per
percentuali. Picco di forma intorno a gennaio-febbraio, quando le
calabresi erano in piena corsa per il primo posto, poi il calo che ha
portato alla terza piazza finale; infine il sogno promozione sfumato
ai playoff per il secondo anno di fila, con la sconfitta casalinga in
gara 3 contro Monza. Bilancio comunque tutto sommato positivo.
Savino Del Bene
Scandicci: voto 7,5
Approdata in A2 a fari
spenti, s'è inizialmente barcamenata nelle zone medio-basse della
classifica, apparentemente senza ambizioni maggiori rispetto ad una
salvezza tranquilla. La svolta è arrivata con il mercato di gennaio,
grazie all'arrivo di Corna e soprattutto di Serena Moneta, andata a
dar manforte ad una coppia formidabile di centrali come Lapi,
invalicabile a muro, e la chirurgica Strobbe; grazie ai 20 punti di
un girone di ritorno a tratti strepitoso, il quinto posto finale è
valso l'accesso ai quarti playoff, brillantemente superati al
cospetto di una Pavia allo sbando. La semifinale persa contro una San
Casciano obiettivamente superiore, non cambia il giudizio più che
positivo sulla stagione.
Riso Scotti Pavia: voto
5
Bocciatura netta per una
squadra che partiva con ben altre ambizioni, puntando a migliorare il
quinto posto (con finale playoff sfiorata) della stagione precedente.
Il potenziale dal punto di vista individuale (e in alcune partite
anche del collettivo) s'è visto tutto: statistiche alla mano, ben 3
schiacciatrici (l'opposto Frackowiak e le bande Moretti e Renkema)
tra le prime 9 per percentuali in attacco, Devetag nettamente miglior
centrale per muri e punti, Poma secondo miglior libero. Ma se da una
parte in palleggio Masino non ha saputo esprimersi con continuità ai
livelli a lei consueti, costringendo coach Braia ad un'alternanza
continua con Nicolini, quello che veramente non ha funzionato è
stata l'alchimia di squadra, come dimostra la staffetta in corsa tra
Masino e Devetag nel ruolo di capitano; il risultato, al di là del
sesto posto finale, lo si è visto chiaramente nei momenti clou della
stagione (il quarto di finale di Coppa Italia con Soverato e il
quarto di playoff contro Scandicci), dove le armi sono state deposte
senza nemmeno combattere.
Beng Rovigo: voto 6,5
Altra matricola che si
presentava ai nastri di partenza con intenzioni bellicose, dopo aver
usufruito del ripescaggio per rimpiazzare Viserba. Una stagione
all'insegna della discontinuità, con scalpi importanti come quello
di Montichiari (3-0 casalingo) e San Casciano (2-3 in trasferta), ma
anche scivoloni come a Sala Consilina e Reggio Emilia; nel finale, il
bomber Agostinetto ha trascinato la squadra praticamente da sola,
anche a causa degli infortuni di Rossini e Pistolato che hanno
ridotto all'osso il pacchetto delle schiacciatrici. Unica squadra
ammessa ai playoff con record perdente (10-12), ha venduto comunque
cara la pelle nella serie contro Monza.
Volksbank Sudtirol
Bolzano: voto 6,5
Squadra giovane, al primo
anno di A2, ha destato un'ottima impressione soprattutto con la
coppia di martelli formata da Papa (sesta migliore per punti fatti) e
Porzio, dimostrando di potersela giocare alla pari con chiunque. Il
sogno dei playoff è durato fino all'ultima giornata, anche grazie
all'autolesionismo della concorrenza, che ha consentito di mantenere
aperti i giochi così a lungo. Unico rimpianto forse, l'addio a metà
stagione della forte americana McNeal, comunque ben rimpiazzata da
Korobkova.
Obiettivo Risarcimento
Vicenza: voto 6
Ennesimo caso di
formazione che ha alternato in maniera sorprendente alti e bassi nel
proprio stato di forma: un torneo sempre a ridosso della zona
playoff, agguantata finalmente a sole 3 giornate dalla fine, per poi
crollare nel finale, con una sconfitta interna decisiva nello scontro
diretto con Bolzano. Coach Rossetto ha alternato spesso in regia
Cialfi e Ghisellini, ma non ha trovato molto dall'iridata juniores
Baggi e dalla bulgara Andreeva, con Milocco spesso costretta a
reggere il peso dell'attacco da sola. Resta l'impressione che
qualcosa in più si sarebbe potuto raggiungere.
Crovegli Reggio Emilia:
voto 6
Anche in questo caso, il
{voto} tiene conto della media tra il girone d'andata, da 4, e la
seconda metà di stagione, da 8 pieno. L'annata del team di Baraldi,
iniziata purtroppo con la scomparsa del patron Walter Crovegli, ha
come spartiacque l'arrivo dell'opposto brasiliano Soraia, vecchia
conoscenza della A2 nostrana: 18 dei 23 punti finali sono infatti
arrivati dal momento del suo primo impiego, nella seconda di ritorno
a San Casciano. Grazie anche all'ulteriore innesto prezioso di Polak,
le emiliane sono passate dall'essere agnello sacrificale sull'altare
della retrocessione, ad una salvezza tutto sommato tranquilla, che
era l'obiettivo raginevolmente raggiungibile ad inizio anno.
Corpora Gricignano: voto
5,5
Mezzo punto in più per
la salvezza agguantata con un colpo di reni finale, grazie
soprattutto alla vittoria nel decisivo scontro diretto con Sala
Consilina; tutto questo però dopo un anno molto travagliato, condito
da un filotto di 7 sconfitte consecutive nel girone di ritorno,
nonostante gli arrivi di Giuliodori da Pavia e Senkova da Ornavasso.
Merita una menzione Giulia Pascucci, che con le sue prestazioni ha
attirato le attenzioni addirittura del c.t. Bonitta, il quale l'ha
convocata per il primo raduno della sua nuova Nazionale.
Puntotel Sala Consilina:
voto 5
A lungo terz'ultima nel
girone d'andata, anche grazie all'ottimo rendimento dell'ungherese
Dekani, non ha saputo reagire nel finale alla rimonta di chi la
seguiva in classifica. Inutile l'approdo a febbraio di Kulikova per
sostituire Lestini (trovatasi improvvisamente fuori rosa per motivi
non del tutto chiari, nonostante il buon campionato disputato),
preceduto da quello di Colarusso dalla Crovegli; il match casalingo
perso con Gricignano ha di fatto condannato alla retrocessione una
squadra sul cui conto, da tempo, girano voci poco edificanti riguardo
le condizioni economiche.
0 commenti:
Posta un commento