A2F: Il pagellone di fine stagione

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di Luca Mantovani


 Sanitars Metalleghe Montichiari: voto 9
Vincere da favorite è sempre meno banale di quanto possa sembrare; e difatti ha dovuto soffrire non poco la squadra nata in estate sulle ceneri della fu Systema Montichiari, ereditando il titolo sportivo da Mazzano, con un solo obiettivo: la promozione in A1. Va dato il gran merito alle ragazze di coach Barbieri di aver saputo sopperire a infortuni pesanti, come i 2 consecutivi che hanno tenuto fuori (di fatto per tutta la stagione) la designata opposta titolare Kajalina, sostituita prima da Zanotto poi dall'olandese Gravesteijn; o quello patito da Serena alla fine del girone d'andata. Un avvio a spron battuto, con 9 vittorie su 10, e la vetta della classifica poi mantenuta resistendo agli assalti dei Soverato e San Casciano, arresasi solo alla penultima giornata. In ottima luce s'è messa Saccomani, autentica trascinatrice nel finale, mentre Dalia ha dimostrato di meritare palcoscenici di una categoria superiore; unico neo, la finale di Coppa Italia persa. 

Il Bisonte San Casciano: voto 9
Squadra partita sicuramente con ambizioni importanti, seppur con meno credito nei pronostici degli addetti ai lavori, ha avuto il merito di mantenere una certa continuità, in una stagione in cui tutte le squadre hanno vissuto di alti e bassi. Ereditata la diagonale di Mazzano Vingaretti-Koleva (per il secondo anno consecutivo miglior realizzatrice del campionato), coach Vannini (unica donna in serie A) ha trovato in Giovannelli un'ottima alternativa ad una Bertone frenata dagli acciacchi, da affiancare al centro alla solidissima capitana Mastrodicasa. Il calo nel finale di stagione regolare è costato la promozione diretta, ma ha consentito di risparmiare le energie per i playoff, vinti con una rimonta da brivido ai danni di Monza. Ciliegina sulla torta, la vittoria della Coppa Italia di categoria.

Saugella Team Monza: voto 7,5 
Giudizio che tiene conto di un anno vissuto sulle montagne russe, da parte di una compagine ``pazzerella'' (il virgolettato è della presidentessa Marzari), che alla vigilia veniva indicata, pur da neopromossa, tra le favorite per la A1; impresa alla fine solo sfiorata. Rispetto alla squadra immaginata in estate non c'è Ravetta, ai box problemi fisici, ma arrivano comunque 7 vittorie nelle prime 7 gare, con Garavaglia opposto e Viganò mattatrice. Poi un girone di ritorno da brivido, con una media punti da retrocessione (una vittorie su 9 a cavallo del giro di boa); infine il colpo di coda che consente di chiudere al quarto posto, per superare quindi ai playoff prima Rovigo (con qualche affanno), poi a sorpresa Soverato, grazie ad una Bonetti (seconda solo a Koleva tra i capocannonieri) in forma smagliante. Dopo l'impresa di gara-1 di finale, strappata a San Casciano, il sogno promozione si infrange (in un'epica gara 2) per pochi, maledetti, millimetri, su un servizio (dato out, ma che a onor di cronaca pareva in campo) di Nomikou; resta sì un grande rammarico, ma anche la consapevolezza di avre dato tutto. 

Volley Soverato: voto 7 
Mister Breviglieri aveva a disposizione una rosa ben assortita, specialmente nel reparto schiacciatrici, dove a Boscacci si sono affiancate Rosa (una delle migliori straniere sbarcate in A2 quest'anno, in cima alla classifica delle pari-ruolo per percentuali in attacco) e la veterana Arimattei; tuttavia Soverato ha spesso pagato le evidenti carenze in ricezione, da parte della stessa Rosa e con Cacciapaglia peggior libero per percentuali. Picco di forma intorno a gennaio-febbraio, quando le calabresi erano in piena corsa per il primo posto, poi il calo che ha portato alla terza piazza finale; infine il sogno promozione sfumato ai playoff per il secondo anno di fila, con la sconfitta casalinga in gara 3 contro Monza. Bilancio comunque tutto sommato positivo. 

Savino Del Bene Scandicci: voto 7,5
Approdata in A2 a fari spenti, s'è inizialmente barcamenata nelle zone medio-basse della classifica, apparentemente senza ambizioni maggiori rispetto ad una salvezza tranquilla. La svolta è arrivata con il mercato di gennaio, grazie all'arrivo di Corna e soprattutto di Serena Moneta, andata a dar manforte ad una coppia formidabile di centrali come Lapi, invalicabile a muro, e la chirurgica Strobbe; grazie ai 20 punti di un girone di ritorno a tratti strepitoso, il quinto posto finale è valso l'accesso ai quarti playoff, brillantemente superati al cospetto di una Pavia allo sbando. La semifinale persa contro una San Casciano obiettivamente superiore, non cambia il giudizio più che positivo sulla stagione.

Riso Scotti Pavia: voto 5
Bocciatura netta per una squadra che partiva con ben altre ambizioni, puntando a migliorare il quinto posto (con finale playoff sfiorata) della stagione precedente. Il potenziale dal punto di vista individuale (e in alcune partite anche del collettivo) s'è visto tutto: statistiche alla mano, ben 3 schiacciatrici (l'opposto Frackowiak e le bande Moretti e Renkema) tra le prime 9 per percentuali in attacco, Devetag nettamente miglior centrale per muri e punti, Poma secondo miglior libero. Ma se da una parte in palleggio Masino non ha saputo esprimersi con continuità ai livelli a lei consueti, costringendo coach Braia ad un'alternanza continua con Nicolini, quello che veramente non ha funzionato è stata l'alchimia di squadra, come dimostra la staffetta in corsa tra Masino e Devetag nel ruolo di capitano; il risultato, al di là del sesto posto finale, lo si è visto chiaramente nei momenti clou della stagione (il quarto di finale di Coppa Italia con Soverato e il quarto di playoff contro Scandicci), dove le armi sono state deposte senza nemmeno combattere.

Beng Rovigo: voto 6,5
Altra matricola che si presentava ai nastri di partenza con intenzioni bellicose, dopo aver usufruito del ripescaggio per rimpiazzare Viserba. Una stagione all'insegna della discontinuità, con scalpi importanti come quello di Montichiari (3-0 casalingo) e San Casciano (2-3 in trasferta), ma anche scivoloni come a Sala Consilina e Reggio Emilia; nel finale, il bomber Agostinetto ha trascinato la squadra praticamente da sola, anche a causa degli infortuni di Rossini e Pistolato che hanno ridotto all'osso il pacchetto delle schiacciatrici. Unica squadra ammessa ai playoff con record perdente (10-12), ha venduto comunque cara la pelle nella serie contro Monza. 

Volksbank Sudtirol Bolzano: voto 6,5
Squadra giovane, al primo anno di A2, ha destato un'ottima impressione soprattutto con la coppia di martelli formata da Papa (sesta migliore per punti fatti) e Porzio, dimostrando di potersela giocare alla pari con chiunque. Il sogno dei playoff è durato fino all'ultima giornata, anche grazie all'autolesionismo della concorrenza, che ha consentito di mantenere aperti i giochi così a lungo. Unico rimpianto forse, l'addio a metà stagione della forte americana McNeal, comunque ben rimpiazzata da Korobkova.

Obiettivo Risarcimento Vicenza: voto 6
Ennesimo caso di formazione che ha alternato in maniera sorprendente alti e bassi nel proprio stato di forma: un torneo sempre a ridosso della zona playoff, agguantata finalmente a sole 3 giornate dalla fine, per poi crollare nel finale, con una sconfitta interna decisiva nello scontro diretto con Bolzano. Coach Rossetto ha alternato spesso in regia Cialfi e Ghisellini, ma non ha trovato molto dall'iridata juniores Baggi e dalla bulgara Andreeva, con Milocco spesso costretta a reggere il peso dell'attacco da sola. Resta l'impressione che qualcosa in più si sarebbe potuto raggiungere.

Crovegli Reggio Emilia: voto 6
Anche in questo caso, il {voto} tiene conto della media tra il girone d'andata, da 4, e la seconda metà di stagione, da 8 pieno. L'annata del team di Baraldi, iniziata purtroppo con la scomparsa del patron Walter Crovegli, ha come spartiacque l'arrivo dell'opposto brasiliano Soraia, vecchia conoscenza della A2 nostrana: 18 dei 23 punti finali sono infatti arrivati dal momento del suo primo impiego, nella seconda di ritorno a San Casciano. Grazie anche all'ulteriore innesto prezioso di Polak, le emiliane sono passate dall'essere agnello sacrificale sull'altare della retrocessione, ad una salvezza tutto sommato tranquilla, che era l'obiettivo raginevolmente raggiungibile ad inizio anno.

Corpora Gricignano: voto 5,5
Mezzo punto in più per la salvezza agguantata con un colpo di reni finale, grazie soprattutto alla vittoria nel decisivo scontro diretto con Sala Consilina; tutto questo però dopo un anno molto travagliato, condito da un filotto di 7 sconfitte consecutive nel girone di ritorno, nonostante gli arrivi di Giuliodori da Pavia e Senkova da Ornavasso. Merita una menzione Giulia Pascucci, che con le sue prestazioni ha attirato le attenzioni addirittura del c.t. Bonitta, il quale l'ha convocata per il primo raduno della sua nuova Nazionale.

Puntotel Sala Consilina: voto 5 
A lungo terz'ultima nel girone d'andata, anche grazie all'ottimo rendimento dell'ungherese Dekani, non ha saputo reagire nel finale alla rimonta di chi la seguiva in classifica. Inutile l'approdo a febbraio di Kulikova per sostituire Lestini (trovatasi improvvisamente fuori rosa per motivi non del tutto chiari, nonostante il buon campionato disputato), preceduto da quello di Colarusso dalla Crovegli; il match casalingo perso con Gricignano ha di fatto condannato alla retrocessione una squadra sul cui conto, da tempo, girano voci poco edificanti riguardo le condizioni economiche.


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