La parte rosa dell'azzurro, verso un estate mondiale: il borsino delle schiacciatrici

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Siamo giunti dunque all'ultima puntata del nostro viaggio verso un estate mondiale! Dopo aver scelto palleggiatore, opposto, libero e centrali stavolta vi parliamo di schiacciatrici. Vi chiediamo di prendervi un pò di tempo perchè in questo ruolo la carne al fuoco è molta. Nell'ultimo sondaggio che abbiamo lanciato vi abbiamo chiesto di scegliere le due centrali che avreste voluto vedere in maglia azzurra. Il risultato non ammette repliche con due candidate che hanno sbaragliato la concorrenza, si tratta di Valentina Arrighetti e Raphaela Folie. Ecco la classifica completa:


  1. Valentina Arrighetti 76%
  2. Raphaela Folie 43,7%
  3. Cristina Chirichella 13,3%
  4. Jenny Barazza 12,5%
  5. Martina Guiggi 10,1%
  6. Simona Gioli 9,3%
  7. Raffaella Calloni 5,5%


Vi lasciamo ora alla lettura del nostro borsino delle schiacciatrici e vi invitiamo, come sempre, a votare al nostro sondaggio in homepage!


Francesca Piccinini: The Queen, un soprannome che dice tutto: a 35 anni è ancora il volto della pallavolo italiana, di cui è simbolo dentro e fuori dal campo. Autentico monumento per Bergamo, con cui ha vinto tutto (comprese 5 Champions) in 13 anni di militanza, per poi traslocare prima a Torino e infine a Modena. Sul suo rapporto con la Nazionale (di odio e amore, nonostante le 469 presenze), si potrebbe scrivere un romanzo: dopo l'esordio a 18 anni, e 2 podi europei, è titolare nella squadra di Bonitta che sale sul tetto del mondo a Berlino; ma 3 anni più tardi finisce su tutti i giornali (sportivi e non) la clamorosa decisione dello stesso tecnico ravennate di escluderla dalla rosa per l'Europeo (che la Picci vincerà però nel 2009). Un'altra rinuncia che fece scalpore fu quella alla World Cup 2011, quando fu lei stessa a chiamarsi fuori a causa di un problema alla tiroide (sul quale nascerà una polemica con lo staff medico azzurro, incapace di rilevarlo), salvo rientrare per i Giochi di Londra: convocata dal presidente Magri in persona (ipse dixit), fu comunque impiegata solo come riserva da Barbolini.
Pro: il carisma e l'esperienza da veterana potrebbero farne la candidata ideale al ruolo di capitana e icona dell'Italia, nel Mondiale in casa. Sul piano tecnico, la sua classe non ha età: è ancora una delle poche bande complete, capace di abbinare nella stagione in corso il 48% in ricezione al 42 abbondante in attacco, con un repertorio infinito di colpi.
Contro: bisogna tener conto dei rapporti personali con Bonitta (e con alcune colleghe, a giudicare da certe interviste al vetriolo post-Olimpiadi), oltre ad un'esigenza di rinnovamento in ottica futura.


Lucia Bosetti: è l'unica, per ammissione dello stesso neo-c.t., ad essere sicura di un posto in Azzurro quest'estate; cresciuta a pane e pallavolo dai genitori, è esplosa nei 2 anni a Bergamo, mantenendo un rendimento ad altissimi livelli prima a Villa Cortese poi a Piacenza, di cui è oggi la punta di diamante. In Nazionale ha sempre goduto di grande stima da parte dei tecnici, tanto che Mencarelli decise di portarla agli Europei 2013 sebbene un infortunio le impedisse di attaccare, costringendola ad entrare solo in seconda linea.
Pro: a livello tecnico, è probabilmente la miglior giocatrice italiana in assoluto, al momento. Dotata di fondamentali puri come il primo amore, è prima tra i posti 4 per punti realizzati, ma anche solida in ricezione, difesa e persino a muro riesce a farsi valere nonostante i suoi soli 175 cm.
Contro: sono ben accetti suggerimenti; al momento, solo un altro infortunio la può escludere.


(foto Toni De Salvo)
Caterina Bosetti: classe '94, è l'altro gioiello della famiglia Bosetti. Carriera giovanile da predestinata: esordiente in A1 a 15 anni, leader della Nazionale juniores campione del mondo nel 2011, quando già faceva stabilmente parte della rosa di Villa Cortese; subito protagonista in Azzurro anche con le grandi, dalla World Cup alle Olimpiadi (in cui partì addirittura titolare), fino al deludente (anche dal punto di vista personale) Europeo dello scorso anno. In questa stagione sta tentando l'esperienza nel campionato brasiliano, all'Osasco.
Pro: il talento non è in discussione, e vista la giovane età un Mondiale potrebbe essere una preziosa occasione di crescita; così come lo è stato sicuramente l'anno vissuto in Brasile, al fianco di giocatrici tra le più forti al mondo.
Contro: a Londra era forse ancora troppo acerba; ma allo scorso Europeo, dove era attesissima, ha un po' deluso. Forse una ragazza con maggiore esperienza darebbe più garanzie a Bonitta.


Antonella Del Core: una delle senatrici: esordì anche lei con Bonitta, per poi diventare intoccabile nell'Italia di Barbolini, con cui ha vinto 2 ori Europei e 2 World Cup; molto dolorosa fu pertanto la rinuncia forzata ai Giochi di Pechino, a causa di un problema cardiaco. Dopo la messe di successi con Perugia e Bergamo in Italia, è stata una delle prime a lasciare il Bel Paese in direzione Turchia; attualmente è in Russia alla Dinamo Kazan campione d'Europa.
Pro: rendimento sempre ad alti livelli, in prima come in seconda linea, anche in un campionato difficile come quello russo; votata anche miglior servizio dell'ultima Champions League.
Contro: a fronte di tante giovani leve meritevoli di una chiamata, a suo sfavore gioca soprattutto l'età (classe '80), motivo per cui già Mencarelli aveva deciso di escluderla.


Carolina Costagrande: negli anni in cui vinceva scudetti a raffica con Pesaro, è stata forse la miglior interprete del ruolo in Italia; concluso un lungo iter burocratico per la naturalizzazione, si veste d'Azzurro nel 2010, arrivando a vincere la World Cup da MVP l'anno seguente. Non riuscirà però a ripetersi agli stessi livelli nei 2 grandi eventi successivi, ai Giochi di Londra e poi agli Europei (una delle poche teste dell'ancien regime a non essere rotolate ai piedi di Mencarelli). Dopo 2 stagioni in Cina, è ora al Vakifbank di Guidetti.
Pro: quando è al massimo della forma, è una garanzia: con tanti punti nelle mani, può reggere da sola il peso dell'attacco, ma sa farsi valere anche in ricezione.
Contro: anche lei potrebbe pagare le ultime manifestazioni, in cui non ha reso esattamente al meglio. Inoltre c'è la grana-naturalizzate; avendo già giocato con l'Argentina, una tra lei e l'italo-cubana Aguero (che però si dice sicura del posto) dovrà vedere i mondiali da casa.


Indre Sorokaite: la bionda schiacciatrice di Kaunas (ma in Italia fin da giovanissima) s'è affacciata all'Azzurro solo la scorsa estate, meritandosi anche una chiamata all'Europeo; a livello di club, dopo la gavetta a Bergamo e l'avventura (finita male) a Chieri, ha optato per il Giappone, dove milita nel Denso Airybees.
Pro: una delle poche a salvarsi della spedizione svizzero-tedesca di Mencarelli, in cui ha saputo mettersi in luce sia come posto 4 che come opposto (una duttilità che potrebbe giocare a suo favore per un'eventuale chiamata).
contro: la scelta di andare a giocare nel campionato nipponico, non certo di lignaggio altissimo, l'ha lasciata un po' ai margini del volley che conta, proprio alla vigilia di un appuntamento fondamentale come il Mondiale.


Francesca Marcon: una vita nel suo paese natale, Conegliano, fino all'approdo nel 2010 alla Yamamay Busto Arsizio, dove l'anno successivo conquista il cuore degli appassionati (non solo per motivi strettamente tecnici..), diventando uno degli emblemi del triplete. Sembrano aprirsi per la “Cisky”, che ha indossato l'Azzurro solo ai Giochi del Mediterraneo, le porte delle Olimpiadi, magari in coppia con Leonardi; ma Barbolini la esclude, e l'estate successiva nemmeno Mencarelli la prenderà in considerazione.
Pro: è un po' il corrispondente pallavolistico del “falso nueve” del Barça di Guardiola: funge infatti praticamente da secondo libero, garantendo percentuali di ricezione mostruose, il che potrebbe tornare utile per dare una mano in seconda linea in caso di necessità.
Contro: l'altro risvolto della medaglia: la sua poca efficienza in attacco obbliga ad adottare un sistema di gioco (come quello della Busto di Parisi) che permetta appunto di compensare le sue carenze offensive; c'è da valutare se l'Italia abbia le giocatrici giuste per farlo.


Valentina Fiorin e Cristina Barcellini: destino simile per le 2 schiacciatrici in forza all'Imoco Conegliano: entrambe sempre nel giro della Nazionale, ma mai pienamente nel vivo delle operazioni. Per Valentina (già in Azzurro con Bonitta, 180 presenze all'attivo), brucia in particolare l'esclusione dall'Euro 2013, dove le fu preferita una Bosetti non al meglio; di Cristina (cresciuta nell'Asystel Novara) si ricordano apparizioni nella World Cup 2011 e nello scorso Europeo, ma senza mai incidere.
Pro: per Fiorin sembrerebbe essere la volta buona per poter giocare da protagonista, dopo una stagione in cui s'è messa in evidenza soprattutto in attacco; Cristina ha avuto invece qualche difficoltà in più, ma rimane un elemento d'esperienza pur con i suoi soli 28 anni.
Contro: il rischio è che, con l'enorme concorrenza nel ruolo, il treno buono sia già passato, e per loro non si riesca a trovare posto; sul piano tecnico, per entrambe pesano i difetti in ricezione.




Valeria Rosso: di norma la sua estate è sinonimo di pallavolo con la sabbia sotto i piedi e sole sulla pelle, vantando anche una medaglia d'argento nel World Tour di beach volley con Marta Menegatti; ma quest'anno potrebbe rivedere i suoi piani e ritrovarsi sul taraflex, ad anni di distanza dalle esperienze con la Nazionale Juniores, senza aver mai assaggiato quella maggiore. È oggi una bandiera di Novara, avendo partecipato anche alla cavalcata fino alla A1 dell'allora Agil Trecate, ma in carriera ha girato diverse squadre.
Pro: è la sorpresa dell'ultimo campionato, in cui è letteralmente esplosa con cifre di tutto rispetto: solo Bosetti fa meglio di lei per punti fatti, ma è affidabile anche in ricezione; i colpi da beacher le garantiscono grande manualità in attacco.
Contro: è una vera e propria carneade a livello internazionale; passare da una realtà di provincia ai grandi palcoscenici potrebbe non essere automatico.


Alessia Gennari: classe '91, ha all'attivo 3 stagioni in A1, compresa quest'ultima a Casalmaggiore; la scorsa estate ha vestito l'Azzurro per la prima volta, ma la si ricorda soprattutto per le sue apparizioni come libero improvvisato (peraltro con risultati non malvagi), a sopperire agli infortuni delle titolari nel ruolo.
Pro: è una giovane di buone prospettive, dotata di buoni colpi in attacco e affidabile in seconda linea.
Contro: in questa stagione che doveva essere quella della sua consacrazione, ha invece deluso, faticando a trovare spazio a Casalmaggiore.


Sara Loda: scuola Bergamo, è alla prima esperienza quest'anno in A1 al termine di un'incredibile scalata con Ornavasso, prima di trasferirsi proprio alle orobiche; nessuna esperienza in Nazionale per lei.
Pro: una stagione a livello delle migliori del ruolo, all'esordio, le dà legittime ambizioni di convocazione; braccio molto potente in attacco, ma anche in ricezione si difende.
Contro: anche nel suo caso, per una che fino ad un paio di anni fa calcava i parquet della A2, si tratterebbe di un salto abbastanza azzardato.






LA NAZIONALE SCELTA DA VOI




SONDAGGIO AGUERO: La scorsa settimana vi abbiamo invitato a dare una preferenza sul ritorno o meno di Aguero in nazionale, ricordando che una sua eventuale convocazione chiuderebbe le porte a quella di Carolina Costagrande. Il risultato del sondaggio è stato significativo, infatti il 70% di voi ha detto di non essere daccordo con il suo rientro.Evidentemente qualcuno non crede alla forma fisica dell'asso di origine cubana o preferisce avere in nazionale una certezza come Costagrande.

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