Se guardando fuori dalla
finestra vi sembra di essere a novembre, non preoccupatevi: a
ricordarvi che siamo pur sempre in estate, ci pensa il World Grand
Prix, tradizionale appuntamento dei weekend agostani per gli
appassionati di pallavolo femminile, la cui edizione 2014 entra nel
vivo da venerdì. Già, abbiamo scritto “entra nel vivo” e non
“si inaugura”, perchè quest'anno l'allargamento a 28 squadre
(dalle 20 del 2013) ha portato alla separazione delle squadre in 3
divisioni, in base al ranking FIVB; di queste, 2 hanno già concluso
il primo fine settimana di gare, dal 25 al 27 luglio. La
(permetteteci di dire contorta) formula della
competizione è la
seguente: le prime 12, divise ogni weekend in 3 gironi da 4, a
partire da venerdì si giocheranno 4 posti posti alla Final Six che
si terrà in Giappone (già quindi qualificato); l'ultimo pass andrà
alla vincitrice della Final Four della seconda divisione, mentre la
prima classificata della terza potrebbe ottenere la promozione in
prima fascia (a discapito dell'ultima classificata di questa, che
sarebbe dunque retrocessa), qualora soddisfacesse i criteri di
ammissione dell'FIVB.
Dal punto di vista
tecnico, l'edizione di quest'anno è un gustoso aperitivo in vista
dell'appuntamento clou, ovvero i Mondiali italiani al via a
settembre; pertanto ci si attende che molti commissari tecnici
sperimentino e facciano le prove generali, in vista appunto della
rassegna iridata. Proviamo a fare un rapido giro di ricognizione, per
avere un'idea di quello che ci aspetta in questo weekend, partendo
dalla prima divisione (pool dalla A alla C).
Iniziamo dal girone che
ci riguarda più da vicino, quello dell'Italia, la quale avrà il
sostegno del pubblico dalla sua: la location del primo fine settimana
è infatti la Sardegna (proprio nell'anno in cui il volley rosa di
alto livello sbarca nuovamente sull'isola, con l'ammissione di Olbia
alla A2), più precisamente al PalaSerradimigni di Sassari. Rispetto
al collegiale di luglio, il C.t. azzurro Bonitta ha tagliato
solamente Loda, lasciando nel gruppo le giovani Malinov e Bonifacio;
cercherà risposte dal sestetto che ha testato nelle recenti
amichevoli contro il Giappone, di cui sembrano punti fermi la
diagonale Ferretti-Centoni, Lucia Bosetti, Arrighetti e De Gennaro.
Di fronte si troveranno nientemeno che le campionesse in carica del
Brasile (sabato h.20); rientrato il caso-Jaqueline (non salita
sull'aereo della Seleçao
diretto ad un'amichevole contro gli USA, per motivi famigliari), Ze
Roberto si ritrova tutte le migliori a disposizione, a partire
dall'MVP della scorsa edizione Thaisa, con l'unica eccezione del
libero Fabi ritiratosi dalla Nazionale. Altra avversaria durissima
sarà la Cina della leggenda vivente Jenny Lang Ping (domenica,
h.20), mentre a completare la pool ci sarà la sempre ostica
Repubblica Dominicana
(venerdì, h.20) del libero del Rabita Baku Brenda Castillo, e
guidata dal braccio armato della solita Bethania De La Cruz.
Spettacolo garantito
anche nel gruppo A, con sede ad Ankara; c'è grande curiosità
attorno a 2 superpotenze, Russia e Stati Uniti, che si troveranno
faccia a faccia venerdì. Da una parte Kiraly rinuncia a grossi
calibri come Fawcett, Hodge e Hooker appena rientrata dopo la
maternità, affidandosi a molte conoscenze del nostro volley (la
neo-pantera Alisha Glass, best setter nel 2013, ma anche Klineman e
Gibbemeyer); dall'altra a turbare i pensieri di coach Marichev
incombe l'annuncio del ritorno dopo il GP di Gamova, oltre a quello
possibile di Sokolova, che potrebbero mischiare le carte di una
squadra che ha già a disposizioni attaccanti come Kosheleva e
soprattutto Obmochaeva.
A completare il gruppo, le padrone di casa guidate da Barbolini, che
rinuncia a sorpresa a Neslihan Darnel e Ademir Naz, e la già sicura
finalista Giappone dell'imperscrutabile Manabe, con le stelle Kimura
e Sano.
A
completare la prima divisione, la pool B, di scena a Hwaseong (Corea
del Sud). Le padrone di casa si affidano all'MVP Olimpico
Kim-Yeon-Koung, e dovranno vedersela, in una sfida tutta asiatica,
con la Thailandia di Tomkom. Derby europeo invece tra Germania e
Serbia; Terzic dovrà fare a meno di un pezzo da novanta come
Brakocevic, per un infortunio alla spalla, sostituita da Malagurski,
mentre Guidetti guida una truppa folta di vecchie conoscenze della
pallavolo nostrana, come Kozuch, Brinker e Weiss.
Uno
sguardo lo merita anche la seconda divisione, dove troviamo alcune
nobili un po' decadute: tra queste la Polonia, la quale nel primo
weekend s'è tuttavia vendicata del suo carnefice nelle
qualificazioni Mondiali, il Belgio rivelazione di Euro 2013, con un
3-1 (nonostante 24 di Van Hecke). Da segnalare l'infortunio occorso
alla bustocca Wolosz: microfrattura alla caviglia la diagnosi. Ruolo
da comparse per Perù e un Canada privo di Pavan, impegnata nel beach
volley. Triplo 3-0 per l'Olanda, con Pietersen sugli scudi; a farne
le spese Porto Rico, Argentina e la Cuba della giovanissima Melissa
Vargas (classe '99!) autrice di 45 punti nel weekend.
In
terza divisione, interessante la presenza di squadre europee di buon
livello come Croazia, Bulgaria e Repubblica Ceca (3 vittorie su 3 per
queste ultime), accanto a Kazakistan, Australia, Messico, Algeria e
Kenya.
Un
menù quindi veramente ricchissimo, per un mese di pallavolo di
grande livello.
a cura di Luca Mantovani
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