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Coppe Europee Maschili: due giorni fondamentale per le squadre italiane

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Matteo Piano - in dubbio la sua presenza
Inizia questo pomeriggio la due giorni Europea per le formazioni italiane. Ad aprire le danze, temporalmente parlando, è Perugia impegnata in CEV Cup sul campo di Mosca; al limite del proibitivo la situazione per i ragazzi di Boban Kovac, costretti a ribaltare lo 0-3 subito 2 settimane fa al PalaEvengelisti. Birarelli e compagni dovranno vincere la partita per 3-0 o 3-1 puntando poi tutto sul golden set, impresa proibitiva non solo per l'innegabile tasso tecnico della squadra avversaria ma anche per l'evidente involuzione che ha colpito al Sir dopo le finali di Coppa Italia culminata con la stentata vittoria al quinto set di domenica scorsa a Piacenza. Il fischio d'inizio è fissato per le ore 17.
Alle ore 20 in Francia sarà la volta della ritrovata Calzedonia Verona di Andea Giani difendere il 3-2 inflitto all'andata all'Arago de Sete, ai gialloblu guidati dal rientrate Starovic serve una vittoria con qualsiasi punteggio per garantirsi l'accesso alle semifinali di Challenge Cup; una vittoria per 3-0 o 3-1 per i padroni di casa escluderebbe la Calzedonia mentre in caso di 3-2 casalingo il tutto si deciderebbe al golden set.
Wilfredo Leon, stella dello Zenit Kazan
Mezz'ora dopo il fischio d'inizio della sfida di Verona sarà la Lube Civitanova scendere in campo all'Eurosuole Forum per garantirsi l'accesso ai playoff6 di Ch. League. Non certo proibitivo il compito dei ragazzi di Blengini forti del 3-0 dell'andata sul campo dell'Arkas Izmir. Ai marchigiani bastano quindi 2 set per passare il turno e mettersi comodamente davanti al televisore per scoprire chi sarà la loro avversaria nel prossimo turno; nome che uscirà dalla sfida di domani sera al PalaPanini fra Modena ed Ankara. I gialli di Lorenzetti sono alla ricerca di una remuntada storica dopo il 3-0 subito nella capitale turca; a preoccupare i tifosi modenesi, che gremiranno l'impianto di casa, non è solo la difficile situazione di punteggio e la forza della squadra avversaria, ma soprattutto le precarie condizioni fisiche di alcuni giocatori. Ancora assente Petric per i noti problemi, in fortissimo dubbio la presenza di Matteo Piano per problemi alla schiena, gli stessi problemi che affliggono Milos Nikic che però dovrebbe essere recuperato per la sfida di domani. Qualche problema anche per Ankara con Sokolov (reduce da un lunghissimo stop per problemi alla spalla) in dubbio. La situazione della Dhl è simile a quella di Perugia, necessita infatti di una vittoria da 3 punti per poi affidarsi al golden set.
Gabriele Nelli -
ancora titolare contro il Lennik
Contemporaneamente a Modena (giovedì sera ore 20.30) scenderà in campo anche Trento nel palasport di casa contro i belgi del Lennik; la squadra di Stoychev ancora priva di Filippo Lanza e Mitar Djuric dovrà vincere la partita con qualsiasi tipo di punteggio per garantirsi il passaggio del turno; ancora spazio quindi per Gabriele Nelli (molto positivo in questo ultimo periodo) ed Oleg Antonov. Ad attendere la vincente di questa sfida ci sarà molto probabilmente il Belgorod che dopo la vittoria per 0-3 in Francia attende nel pomeriggio di oggi la visita dal Tours. 
Nelle altre partite in programma nei playoff12 di Ch. League Kazan riceve in casa il Gdansk  di Andrea Anastasi forte del 3-1 dell'andata mentre per l'altra polacca del Belchatow c'è da difendere lo stesso punteggio sul campo dello Ziraat Bankasi Ankara.

Coppe Europee: alti e bassi per le italiane nella 3 giorni di coppe

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Si è conclusa ieri sera la 3 giorni di Coppe Europee per le squadre italiane, 5 le partite disputate con il bilancio di 3 vittorie e 2 sconfitte.
L'impresa - quella che serve a Modena
foto Modena Volley
Aveva inaugurato il tutto la Lube Civitanova martedì sera ad Izmir sbancando per 3-0 il campo dell'Arkas guidato da Glenn Hoag; partita senza storia con i marchigiani padroni del campo fin dalle prime battute grazie all'ottimo apporto del muro e delle giocate in attacco del trio di palla alta Juantorena-Cabulj-Milijkovic. I turchi hanno potuto fare affidamento su un buon Rouzier non comunque ai livelli della nazionale francese; nel ritorno che si disputerà fra due settimane all'Eurosuole Forum di Civitanova a Parodi e compagni servono 2 set per qualificarsi per i Playoff6.
Pesante battuta d'arresto per Modena nella sfida di andata con l'Halkbank Ankara di Lorenzo Bernardi, finisce 3 a 0 per i turchi in una partita praticamente mai in discussione. I canarini, ancora senza Petric, hanno sofferto moltissimo la spinta al servizio dei padroni di casa che hanno potuto contare su un Sokolov stellare (61% in attaco), potendo così contare al centro delle rete su un Le Roux in più; da sottolineare l'ottima prova di Dragan Travica. Si complica così la strada verso la fina4 per la squadra della presidentessa Pedrini; per sperare in un derby italiano con Civitanova server una vittoria da 3 punti al PalaPanini per poi giocarsi l'intera qualificazione al golden set.

Trento in campo a Maaseik con il Lennik -
foto TrentinoVolley
Vittoria sofferta ma pure sempre vittoria per la Diatec Trentino sul campo del Lennik (partita giocata alla Lotto Dome di Maaseik), 3 a 2 il risultato finale per i campioni d'Italia presentatisi in Belgio in formazione rimaneggiata per l'indisponibilità di Lanza e il riposo precauzionale concesso a Mitar Djuric, spazio in campo quindi ad Oleg Antonov e Gabriele Nelli. Nelle prestazione trentina da sottolineare i 29 punti della coppia centrale Solè-Van de Voorde e i 6 muri punti messi a terra da Simone Giannelli. Fra i padroni di casa ottima la prova dell'opposto mancino Overbeek, inceppatosi però sul più bello nel quinto set. Al ritorno a Trento servirà una vittoria per passare il turno.
Nelle altre sfide dei playoff12 vittoria netta di Belgorod in Francia con il Tours con ipoteca sul passaggio del turno (ad attendere i russi la vincente di Trento Lennik), vittoria in trasferta anche per Kazan sul campo di Danzica (3-1). Rispettato invece il fattore campo all'Atlas Arena di Lodz dove un incerottato Skra ancora privo di Wlazly ha la meglio pure soffrendo sullo Ziraat Ankara per 3-1.

Vittoria al quinto set per Verona nell'andata dei quarti di finale di Challenge Cup, battuti al PalaOlimpia i francesi dell'Arago de Sete grazie ai 24 punti di Sander. Altre ottime notizie nel campo gialloblu dal ritorno in campo di Starovic e Zingel visti a tratti sul taraflex veronese.

PalaEvangelisti nella sfida di ieri sera -
foto Sir Safety Perugia
Sconfitta senza attenuanti invece per Perugia che in casa soccombe pesantemente sotto i colpi delle Dinamo Mosca di Zaytsev e compagni. Non servono i 14 punti di Atanasijevic per evitare lo 0-3 interno che sa di condanna per la squadra umbra apparsa sfilacciata e in difficoltà in attacco dove ha raccolto 10 errori e subito ben 12 muri diretti. Al ritorno a Mosca servirà un'impresa come quella sfiorata anno scorso da Trento in finale proprio di Coppa Cev, cioè la vittoria per 3-0 e 3-1 e la conquista del seguente golden set.



Superlega A1: riflessioni post Coppa Italia

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12.000 persone per la finale di DelMonteCoppa Italia
Forum di Assago
Volleyland: le nostre considerazioni

Abbiamo ancora negli occhi la splendida due giorni di Coppa Italia + VolleyLand al forum di Assago di Milano che ha visto la Dhl Modena portarsi a casa, per il secondo anno consecutivo, la coccarda tricolore. 

A manifestazione finita ci vogliamo addentrare in alcune riflessioni di tipo tecnico, tattico e caratteriale basandoci sulle partite viste nello scorso weekend. 

Ad Assago abbiamo visto in campo le prime 4 squadre del girone di andata e quelle che, probabilmente, sono le 4 squadre migliori del campionato (ci aggiungiamo Verona anche se non sta attraversando un grandissimo momento, soprattutto a causa degli infortuni). 
La vittoria, come da pronostico degli addetti ai lavori, è andata alla Dhl Modena che in finale ha fatto un sol boccone della malcapitata Diatec Trentino, parse inerme di fronte alla classe e alla potenza del gruppo di giocatori di giallo vestiti e guidati da Angelo Lorenzetti. 


Dhl Modena - vincitrice DelMonte Coppa Italia
Proiettiamo le sensazioni del fine settimana sul proseguo di stagione sia italiana che Europea partendo dai vincitori di Modena. 

Dopo un primo set "ad ingranare" contro una buona Perugia la Dhl ha mostrato tutto il suo potenziale, una squadra costruita per vincere tutto con una possibilità di variare il gioco probabilmente senza eguali in Italia e forse anche in Europa. 
Nella finale contro Trento è riuscita a nascondere i problemi che ancora si porta dietro Petric (2 punti con il 29% in attacco con soli 7 palloni giocati) potendo contare sull'apporto mostruoso di Ngapeth e Vettori (mvp). 

Bruno, soprattutto in finale, ha potuto giostrare al meglio i suoi chiamando spesso all'attacco Lucas anche in fase di break point. Certamente l'alzatore brasiliano è stato aiutato dal poco ficcante (per usare un eufemismo) servizio trentino che non è riuscito nemmeno a fare il solletico alla seconda linea modenese che infatti ha chiuso con il 76% di positività ed il 33% di perfette. 

Guardando al futuro è innegabile che la squadra della presidentessa Pedrini è la candidata numero 1 allo scudetto e all'accesso in final4 di Ch. League, soprattutto se continueranno i problemi in casa Lube, probabilmente unica candidata a provare a contendere  lo scettro agli emiliani. 

Di certo i tifosi modenesi dovranno fare gli scongiuri affinchè a nessuno dei 7 titolari venga un accidente da qui a metà maggio, infatti la panchina dei gialli non sembra (Nikic a parte) all'altezza dei titolari, specialmente nel ruolo di vice-Bruno. Prendendo in considerazione la formazione tipo ci sentiamo comunque di affermare che i 7 titolari di Modena sono superiori ai 7 titolari di tutte le altre squadre (Lube compresa) e se Rossini e compagni dovessero chiudere in testa la Regular Season garantendosi anche il fattore campo allora espugnare il Palapanini diventerebbe un impresa quasi impossibile.

Stoytchev - habituè delle finali in Italia
Parlando dell'altra finalista, in casa Trento rimane sicuramente il rammarico per una finale praticamente non giocata con 3 set completamente in balia dell'avversario senza trovare le energie fisiche, mentali e tecniche per controbattere (tranne alcune fasi del secondo set) agli avversari di turno. 

Come detto sopra il servizio trentino è stato molto lacunoso con molti errori in finale consentendo a Bruno di giocare palla in mano praticamente per tutta la partita. 
Nella partita di domenica Trento non ha potuto contare sull'apporto a pieno del suo opposto Djuric che, dopo aver trascinato la squadra nella semifinale di sabato, ha risentito dello sforzo restando in ombra (0 punti nel primo set, 20% in attacco al termine del secondo parziale) per tutto il match. 
Ovviamente il resto della squadra ha risentito di questo con Lanza e Urnaut in difficoltà anche in ricezione costringendo Giannelli ad un gioco piuttosto scontato che ha facilitato il gioco di muro ma soprattutto difesa della squadra modenese. 

Di positivo nel weekend trentino di sicuro la semifinale di sabato vinta 3-2 contro la Lube Civitanova. Ancora una volta Stoytchev raggiunge una finale di un torneo nazionale: da quando allena in Italia l'allenatore bulgaro ha fallito solo l'accesso alla finale della Coppa Italia edizione 2007-2008; dopo quella sconfitta nei quarti di finale contro Treviso 3-2 a Bassano il tecnico di Sofia (e di conseguenza Trento) ha raggiunto tutte le finali di Coppa Italia e tutte le finali Scudetto. 

La vittoria in semifinale è sicuramente figlia di una prestazione corale positiva su cui spicca la prova dell'opposto greco Djuric ben supportato da tutto il resto della squadra e di una prova magistrale (soprattutto nel quinto set) da parte di Simone Giannelli; sul piatto delle bilancia trentino vanno sicuramente aggiunti i 31 errori complessivi degli avversari marchigiani e la giornata non certo di grazia dell'ex Juantorena. 

Per il proseguo del campionato Trento dovrà difendere il terzo posto con un calendario sicuramente non semplice e puntare a ritrovare in semifinale scudetto una Lube ancora in difficoltà per tentare l'ennesimo miracolo, a livello europeo invece dopo un turno abbordabile contro i belgi del Lennink l'ostacolo Belgorod sembra al momento quasi insormontabile.

Civitanova - delusione del weekend milanese
Apriamo il capitolo Lube Civitanova, senza ombra di dubbio la squadra che esce con le ossa rotte dalla due giorni di Milano. 

Due giorni che in realtà per Juantorena e compagni si sono presto ridotti ad uno vista la sconfitta in semifinale con Trento.

Nonostante una buona prova di Miljikovic e Stankovic la Lube ha pagato a caro prezzo una palese leggerezza in posto4 dovuta soprattutto alla giornata negativa dell'italo-cubano (10 punti con il 33% in attacco), poco supportato sia da Parodi (6 punti con il 27%) che da Priddy (3 punti con il 33%). 

Nonostante queste difficoltà alla Lube sarebbe bastato poco per raggiungere, pur con fatica la finale con Modena ma il finale di quinto set è stato al limite del grottesco a partire da un'alzata clamorosamente sbagliata di Christenson in P1 a Juantorena che è valsa il 13-9 per gli avversari fino ad arrivare al fattaccio del cambio Cester-Podrscanin che ha fatto perdere il punto ai biancorossi per aver schierato in campo 5 stranieri contemporaneamente. 

E pensare che lo stesso cambio era stato rifiutato dalla coppia arbitrale lo scambio precedente, quindi lo staff Lube ha avuto una azione intera per accorgersi dell'errore che stavano per compiere. 

Dal punto di vista tecnico inutile ribadire che le fortune di Civitanova da qui a fine stagione passano per le mani (ma soprattutto la spalla) di Osmany Juantorena, solo il recupero fisico e mentale del fuoriclasse con la maglia numero 5 potrà consentire alla squadra dello sconsolato patron Giulianelli di poter insidiare Modena per l'accesso alla final4 di Ch. League e per la vittoria finale del Campionato. 
Di sicuro Blengini dovrà stabilire delle gerarchie (quota stranieri permettendo), puntando in maniera stabile su un sestetto base; ci chiediamo che fine abbia fatto Klemen Cebulj, praticamente ignorato nella semifinale con Trento.

Perugia - mancato il salto di qualità
Ultima squadra del lotto delle partecipanti ma prima ad abbandonare il Forum la Sir Perugia che ha combattuto invano contro Modena nella prima semifinale di sabato. 

In casa umbra permangono i problemi in posto4 con l'americano Russell infortunato e presente a Milano solo ad onor di firma e il duo teutonico Fromm-Kaliberda non certo al meglio della condizione. 

Ancora una volta De Cecco si è affidato spesso ad Atanasijevic trovando buoni riscontri nell'opposto serbo (20 punti con il 45% in attacco), ma trovando una giornata mediocre al centro della rete sia con Buti che con Birarelli. 
Quello che affligge la squadra del patron Sirci sembra però più un blocco mentale che va aldilà degli uomini che scendono in campo. 

Una squadra con molto talento che fallisce, quasi in maniera sistematica, quelle occasioni per crescere e fare il salto di qualità, in particolar modo quando incontra squadre di livello superiore. 
Da qui a fine stagione la priorità è quella di insidiare Trento per il terzo posto evitando così un possibile incrocio con Modena in semifinale e recuperare tutti gli effettivi. 

In Cev Cup il prossimo avversario e di quelli da far tremare i polsi: i campioni in carica della Dinamo Mosca di Ivan Zaytsev capaci nella stagione scorsa di sconfiggere in finale Trento al golden set.

Ch. League maschile: la guida ai sorteggi dei playoff 12

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La sede della CEV in Lussemburgo
Si svolgeranno domani nel quartiere generale della CEV in Lussemburgo il sorteggio per il playoff12 di CEV Champions League (qui la sintesi dell'ultima giornata); nella stessa sede verrà ufficializzata la sede dalla Final4 della stessa manifestazione. Da più parti si da come certa Cracovia come sede delle finali con l'organizzazione della formazione polacca del Resovia. Visti i risultati delle partite di ieri abbiamo le 12 squadre che faranno parte del "sorteggio", la sorpresa più grossa della fase a gironi è l'eliminazione della Dinamo Mosca (peggior seconda di tutti i 7 gironi) costretta a scendere in CEV Cup da detentrice del trofeo.
Non a caso abbiamo definito l'appuntamento di domani "sorteggio" in virgolettato perchè, di per se, non si tratta di un reale sorteggio ma di un abbinamento che consenta il rispetto di una delle regole più strane in seno alla CEV; come ben sapete infatti per volontà dei vertici pallavolistici europei la finale della massima competizione continentale si deve svolgere fra due squadre di due stati diversi. 
Dando per scontata l'organizzazione della final4 da parte di Resovia (qualificato quindi direttamente in semifinale) e con riferimento alle classifiche della varie Pool abbiamo stilato un ranking delle 12 squadre qualificate ai playoff 12 (nome squadra, punti,vinte/perse, quoz. set, quoz. punti):


  1. Kazan - 18 - 6/0 - 18 - 1,29
  2. Modena - 16 -5/1 - 5,66 - 1,27
  3. Trento - 16 - 5/1 - 4,25 - 1,20
  4. Belgorod - 15 - 5/1 - 3,7 - 1,505
  5. Civitanova - 15 - 5/1 - 3,2 - 1,11
  6. Zirat Ankara - 15 - 5/1 - 2,50 - 1,29
  7. Danzica - 14 - 5/1 - 2,5 - 1,11
  8. Tours - 14 - 5/1 - 1,87 - 1,10
  9. Belchatow - 12 - 4/2 - 1,85 - 1,11
  10. Izmir - 12 - 4/2 - 1,55 - 1,26
  11. Halkbank Ankara - 11 - 4/2 - 1,44 - 1,04
  12. Lennink - 10 - 4/2 - 1,3 - 1,15

Abbiamo provato a sostituirci alle grandi menti della CEV e a stilare un tabellone che posso soddisfare le caratteristiche regolamentari (e non) della Cev Ch. League. Il risultato è stato il seguente:


Possibile tabellone dei Playoff12
Ovviamente il nostro è un gioco ma il tabellone che vedete sopra rispetta sicuramente i criteri CEV in quanto massimo un'altra polacca può raggiungere il Resovia in semifinale, massimo due italiane possono arrivare in final4, massimo due turche possono arrivare in final4. Abbiamo tenuto conto anche di altri fattori nello stilare il tabellone; per esempio il fatto che la final4 si gioca in Polonia quindi gli organizzatori potrebbero avere tutto l'interesse a trovarsi  un'altra polacca in semifinale: ecco perchè la parte alta del tabellone è popolata dalle polacche (entrambe seconde nei gironi) accoppiate al Ziraat Ankara e a Trento che delle squadre italiane è probabilmente la meno attrezzata. Per lo stesso principio abbiamo voluto creare una traccia nel tabellone per creare un altra semifinale di altissimo livello (e che eliminasse delle potenziali concorrenti alla vittoria finale per i padroni di casa) fra una delle russe Kazan e Belgorod e uno delle altre due squadre italiane Civitanova e Modena che si troverebbero di fronte in un Playoff6 di altissimo livello.
Vi diamo appuntamento a domani per verificare se le nostre idee combaciano con quelle della CEV oppure no!

Quello che noi speriamo, come tutti i tifosi italiani e di riavere le nostre squadre in final4; la partecipazione dei una nostra portacolori nell'atto finale della Ch. League manca dalle finali del 2013 con Cuneo sconfitta in finale per 3-2 dal Lokomotiv Novosibirsk nella fredda Omsk.




Coppe Europee: la situazione delle italiane

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CH. LEAGUE M:


Trento festeggia la vittoria con il Paok - foto trentinovolley
Buone notizie dalla maggior competizione continentale per i club italiani, Trento batte abbastanza agevolmente a domicilio i greci del Paok Salonicco con il punteggio di 3-0 e mantiene la vetta del girone con 13 punti, nell'ultima gara della prima fase in programma martedì prossimo in Belgio contro il Noliko Maaseik servirà una vittoria ai ragazzi di Stoychev per assicurarsi il primo posto nel girone; a contendere il piazzamento i francesi del Tours che inseguono i trentini a 2 lunghezze (13 a 11). Non è in discussione la qualificazione in quanto comunque la formazione trentina grazie al bottino di punti finora conquistato riuscirà ad agguantare uno dei piazzamenti che garantisce anche alle 5 migliori seconde di approdare ai playoff 12 (in realtà saranno sei le seconde ad approdare ai playoff 12 in quanto uno delle altre squadre ospiterà la final4 liberando quindi una posizione nel tabellone); infatti sia Innsbruck (POOL D), Belchatow (POOL E) e Lennik (POOL G) non possono matematicamente superare quota 13 punti al termine del girone.
Juantorena attacco contro il muro polacco - foto lubevolley
Risolta invece anche la pratica primo posto per la Lube Civitanova che all'Eurosuole forum batte 3-0 un incerottato Belchatow (colpito da un virus che ha tenuto lontano dal campo alcuni elementi) che vale la quinta vittoria in altrettante partite e il primo posto matematico nel suo girone. Mentre sembra ormai certo l'ingaggio del 39enne Reid Priddy in casa marchigiana perdono quota le voci riguardati la possibilità di ospitare all'Adriatic Arena di Pesaro le final4 della Coppa.
Sconfitta quasi indolore per la Dhl Modena contro il Gdansk di Andrea Anastasi in panchina e Marco Falaschi al palleggio. I polacchi si impongono 15-13 al quinto set imponendo a Modena il secondo stop stagionale, il primo in Ch. League; il punto conquistato in Polonia consente comunque ai ragazzi di Lorenzetti di mantenere la testa del girone, primo posto da difendere nella sfida interna con il Lubjana. Durante la partita infortunio alla caviglia per Matteo Piano da valutare nei prossimi giorni.

CH LEAGUE F:


Tre vittorie importanti arrivano anche dalla competizione femminile dove Novara batte a domicilio Lubiana per 3-0 e mantiene vive le speranze di qualificazione; per la ragazze di Marco Fenoglio tutto si deciderà nella difficilissima sfida interna della settimana prossima contro le turche del Vakifbank Instanbul.
Altra prestigiosa vittoria esterna per la Pomì Casalmaggiore che espugna per 3-1 il campo del Chemik Police; per il primo posto nel girone sarà decisiva la sfida di mercoledì prossimo al PalaRadi di Cremona contro l'Eczacibasi di Istanbul.
Più sofferta ma comunque importante la vittoria di Piacenza al PalaBanca contro le romene dall'Alba Blaj; il 3-2 finale lascia Marcon e compagna in testa con 14 punti, 2 in più della Dinamo Mosca che affronteranno il 27 gennaio in terra di Russia per una sfida caldissima che vale la testa della pool F



CEV CUP M:


Allenamento di Perugia a Duren - foto sirsafateyvolley
Nei quarti di finale delle Cev Cup maschile Perugia è corsara in terra di Germania battendo per 3-1  l'Evivo Duren, fra gli umbri da segnalare il ritorno di Birarelli dopo l'influenza ed i 20 venti punti del solito Atanasijevic. Nel ritorno, in programma la prossima settimana al PalaEvengelisti alla squadra di Kovac basteranno 2 set per superare il turno.





CHALLENGE CUP M:


Prestigiosa vittoria nell'andata degli ottavi di finale di Challenge Cup per la Calzedonia Verona che non lascia scampo ai turchi del Galatasaray, 3-1 per Anzani e compagni al PalaOlimpia. Prova corale dei padroni di casa con Sander e Starovic top scorer con 17 punti, fra gli avversari da segnalare i 19 di Agamez e i 16 dell'ex Perugia Sunder. Così come per la Sir Safety anche per i veneti nel ritorno della prossima settimana serviranno 2 set per passare il turno, ma attenzione alla squadra turca e all'ambiente sicuramente caldo che i gialloblu troveranno ad attenderli

Qualificazioni Rio 2016: Italia batte la Polonia al quinto e vola in semifinale

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Martina Guiggi - una delle migliori stasera
Formazione inedita (ma davvero possiamo definirla inedita?) con Orro in palleggio opposta a Diouf, Del Core di banda con Egonu, i centrali sono Guiggi e Danesi mentre il libero è ancora Sansonna.

Ottima partenza dell’Italia che con una convinta Del Core si porta sul 7-3, la Polonia si riavvicina con un break di recupero (8-6) ma le azzurre allungano nuovamente sul 14-8 con le ottime battute di Guiggi e la buona regia di Orro (17-10). 
La Polonia sbaglia tanto in attacco e soffre palesemente l’assenza dell’infortunata Wolosz, e proprio con un attacco out di Skowronska l’Italia si porta sul 22-16. Chiude Egonu 25-18 con il suo braccione.


Il secondo set inizia con due super muri di Danesi (5-2), ma tutte le azzurre viaggiano bene a muro e difendono altrettanto bene (9-4). Momento di sbandamento per le azzurre, con la Polonia che si avvicina 10-13 dopo l’ace subito da Del Core. 
Egonu sforna un’altra grande prova sia a muro ma anche in attacco mentre le colleghe polacche continuano a sbagliare in attacco (16-10). La Polonia batte un colpo a muro, anzi tre (14-17), poi si fanno sotto a -2 con un altro muro su Diouf (18-20). 
Ora si gioca punto a punto, la Polonia è lì ma la ricacciamo a -2 con gli attacchi di Egonu (22-20). La prima ad arrivare al set point è l’Italia con il primo tempo di Danesi (24-22), poi chiude alla grande con una bomba al servizio di Egonu.  

Nel terzo e quarto set Nawrocki e le sue ragazze tentano il tutto per tutto, al centro della rete c'è Efimenko, il suo ingresso risulta decisivo per la capacità della centrale polacca di farsi trovare pronta sia a muro che in attacco diventando spesso un ostacolo invalicabile per le attaccanti azzurre. 
L'Italia stacca la spina per lunghi tratti del match e le avversarie ne approfittano; le posizioni in difesa e l'intensità di questo fondamentale lasciano a desiderare nella metà campo azzurra. 
Il calo in attacco di Egonu e Diouf e l'apatia di Del Core fanno da contraltare alla prestazione super di Werblisnka (piccolo infortunio a metà quarto set alla zona addominale) e Tomsia. 
Il risultato delle considerazioni sopra porta ad un 22-25 e 19-25 che vale il tie break che, se per la Polonia non ha nessun significato (le biancorosse sono già matematicamente eliminate), vale invece tutto per le azzurre che in caso di sconfitta lascerebbero strada al Belgio.
Paola Egonu - 
sprazzi di grande volley anche stasera

Nel quinto e decisivo set è Egonu a dare il primo strappo all'Italia con un contrattacco ed un ace per il 6-3 azzurre; la Polonia torna a -1 con l'attacco out di Danesi, al cambio campo è ancora +3 per l'Italia con un muro di Diouf su Jagielo. 
Accorcia ancora la Polonia con Werblinska (8-7) da posto 4, è ancora il muro a regalare all'Italia il 10-7 con Orro che è bravissima triplicare a rete su attacco da posto 6 di Tomsia; il massimo vantaggio (11-7) è regalato  ancora dal muro con Guiggi che ferma Werblinska. 
Torna a far punti anche Del Core con un pallonetto dopo azione lunghissima per il 12-7, dopo un azione difensiva di rara intensità da parte delle azzurre con Del Core sugli scudi è Egonu a mettere a terra la pipe che vale il +6. 
Muove il tabellino anche la Polonia con l'attacco di Efimenko (13-8), Werblinska trova le mani del muro azzurro per il punto che vale il -4 per le ragazze polacche; un'accompagnata dubbia fischiata a Guiggi regala il 13-10 alla Polonia. 
Ci pensa Del Core a regalare il primo match point all'Italia con un mani fuori millimetrico, Werblinska annulla due match point (il secondo dopo un challenge) ed un ace sulla neo-entrata Bosetti fa scattare il terrore nella metà campo italiana (14-13) ma è Martina Guiggi a chiudere il 15-13 che vale la semifinale con l'Olanda di Guidetti (altra semifinale Russia -Turchia).

L'Italia supera il Belgio al tie-break e continua a sperare

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Festa azzurra per la vittoria con il Belgio -
foto Federazione Italiana Pallavolo
Bonitta conferma quasi interamente la formazione schierata ieri, l'unica eccezione la fa Sansonna che prende il posto di una De Gennaro ancora alle prese con i postumi dell'influenza.
Il Belgio invece schiera uno starting six che ha tanto di "Italia", Dirickx - Van Hecke, Rousseaux - Leys, Aelbrecht - Heyrman e Courtois libero.
Nei primi scambi del primo set l'impressione è quella di vedere il continuo della partita di ieri, Bosetti e Centoni prede del muro e Del Core in difficoltà in ricezione.
La partenza azzurra é davvero da brividi, il Belgio sfrutta a pieno tutte le nostre difficoltà e si porta in vantaggio di 6 punti e 8-2 al primo time out tecnico.
Non va praticamente nulla nostra metà campo, Del Core non riesce e tenere in ricezione, Ferretti é costretta a gestire palloni difficili e di conseguenza le attaccanti forzano trovando parecchi errori, a tutto si aggiunge una correlazione muro-difesa pasticciona, tutti fattori che uniti ad una grande pulizia nel gioco belga spingono le tigri sul 13-6.
Centoni e Bosetti, con due muri, provano a lanciare la riscossa azzurra e il divario diminuisce fino al - 4 ma due errori della stessa Bosetti mettono fine al momento "sì" azzurro.
Il muro italiano é a tratti disastroso, il Belgio fatica poco a mettere palla per terra e si porta sul 17-10.
Bonitta butta dentro Orro-Diouf ma la storia non cambia, Bosetti é inutile alla causa e l'attacco azzurro si appoggia solo su qualche buona azione della neo entrata opposta azzurra; poco serve alle avversarie per per portarsi a casa un agevole primo set, 25-16.
Bonitta schiera in partenza Egonu per una spentissima Bosetti, é proprio la giovane azzurra a regalare subito un piccolo break e il primo vantaggio nel match alle azzurre, l'attacco sembra funzionare meglio, Guiggi schianta una bella fast ed é 8-5.
Finalmente iniziano ad arrivare buoni segnali anche dalla difesa, Egonu-Centoni sfruttano i contrattacchi, il Beglio soffre e va sotto 8-13.
Dirickx va a segno con un attacco di seconda intenzione, Van Hecke mette pressione al servizio e il vantaggio diminuisce fino al -2 (13-11) la serie di errori azzurra aumenta e le avversarie rosicchiano tutto il vantaggio.
Bonitta riprova il cambio Orro-Diouf e qualcosa si smuove, le azzurre con tre buone azioni si portano di nuovo in vantaggio 20-17, Diouf trova anche un ace e il vantaggio arriva al +4.
Van Hecke al servizio mette in grave difficoltà la ricezione azzurra e le tigri rosse tornato sotto 23-21, Diouf ci regala il primo set point, il primo set point lo annulla Leys e il secondo un muro su Del Core.
Si salva l'Italia con il punto di Diouf al terzo set point.
Inizio difficile anche nel terzo set per le nostre azzurre, tanti pasticci ma fortunatamenfe Egonu tiene a galla le compagne con quattro punti personali, ma come sempre ad alcune bellissime azioni corrispondono almeno 3-4 palloni difficili e anche questa volta il Belgio aggancia e sorpassa con 4 muri consecutivi (8-6).
Il bagher sembra essere uno sconosciuto per le nostre, primi tocchi in tribuna, alzate mal gestite e ricezioni completamente sballate regalano palloni e punti facili alle belghe che volano sul 14-8.
Le azzurre non sembrano essere concentrate, la difesa é a spasso per il campo e il Belgio mette a terra anche i palloni più facili, due muri tengono attaccate le azzurre ma a tratti la partita é incommentabile per quanto siano sciocchi gli errori che vengono commesse dalle nostre ragazze.
Chirichella però trova un buon servizio sul punto debole belga (Leys) e l'Italia torna sotto, Egonu di carica le compagne sulle spalle e le tiene attaccate nel punteggio ma le sua stessa concentrazione non é corrisposta dalle compagne che commettono ancora troppe sciocchezze e si lasciano sfuggire il set con il punteggio di 25-22.

Il terzo set vede di nuovo in campo Orro al posto di Ferretti. La giovane Enogu parte forte in attacco e poi batte bene 2-1 per l'Italia. Giocata di fortuna per la Chirichella ed è 3-1. Sul 4-2 lieve. Storta per Guiggi. Si ripete l'azione. Guiggi a muro 6-3. Errore di formazione per la Sansonna e poi tocco su battuta out 6-5 per l'Italia. Guiggi da la carica in fast 7-5. In difesa l'Italia fatica ancora e Leys non fatica a mettere a terra un pallonetto. Dentro Bonifacio per Chirichella e subito si fa stampare a muro. 7-7. Scambio lungo chiuso da Diouf con un bel l'attacco profondo da seconda linea e al time out tecnico l'Italia è avanti. La Van Hecke sbaglia la pipe e l'Italia respira 9-8. Rousseaux è in forma e porta il Belgio in parità. Bonifacio batte facile e la Rousseaux ancora a segno 10-10. Si va avanti punto a punto: Diouf aggiusta l'alzata e segna l'undicesimo punto. Diouf prima in attacco e poi in battuta 13-10 Italia. Doppia per la Diricxx e il tecnico belga chiama Time out per interrompere la serie positiva dell'opposta modenese.
Paola Egonu con un fortunoso mani out porta l'Italia al secondo time out tecnico (16-11). Leys mani out per 12. Egonu subisce un ace 13 per il Belgio. Van Hekche per il 14esimo punto. Egonu risponde con una bordata da posto 4. 18-14 Italia. 
Foto Federazione Italiana Pallavolo
Diouf riporta l'Italia a più 4 (19-15), Egonu al servizio mette in difficoltà la ricezione belga, scambio lungo e ancora Paola Egonu chiude il punto(20-15). La Del Core con un bel mani out di esperienza 22-16, la Heyrman regala all'Italia il 23-16. Bonifacio batte facile su Courtois e la Heyrman non sbaglia più. La Egonu segna in pipe il set point. E Guiggi chiude il set su una ricezione sbagliata della squadra belga. È tie break.
Si parte con il sestetto che ha vinto il quarto parziale e con Danesi al posto di Bonifacio.

Si parte 1-0 per il Belgio, Diouf pareggia in pipe 1-1.Leys in difficoltà 2-1 per l'Italia. Diricxx invade e l'Italia va sul +2. Danesi in fast e poi in primo tempo 5-2 Italia con l'allenatore belga costretto al Time out .Si rientra in campo e le furie rosse si conquistano il terzo punto con un mani out. Diouf mani out e Danesi con un primo tempo dietro 7-3. Diouf tocca la palla di Leys 7-4. Leys attacca in diagonale e Del Core si fa trovare impreparata 7-5. Van Hecke sbaglia al servizio e si va al cambio campo 8-5 per l'Italia. Aelbrecht in fast 8-6. Diouf attacca out, si riduce ancora il vantaggio delle azzurre. Bosetti per Egonu in seconda linea. Il Belgio impatta a quota 8. Gran difesa di Sansonna e Del Core chiude 9-8. Diouf sbaglia la battuta e torna la parità. Van de vyver al servizio, e Guiggi attacca una bella fast. Heyrman risponde in fast 10-10. La partita rimane equilibratissima;un pallonetto millimetrico di Egonu vale l' 11-10. Bordata di Diouf dalla seconda linea e l'Italia torna sul +2; Egonu ferma a muro la Rousseaux. Time out per il Belgio sul 13-10. Van Hecke non sbaglia la parallele e riduce lo svantaggio di un punto. Bonitta chiama il Time out. Orro e Danesi non si intendono e la palla cade nel campo italiano per il 13-12. Paola Egonu spara una bomba in diagonale, l'arbitro vede un tocco a muro ma il challenge smentisce,la palla è fuori per il 13-13. Orro fa una magia sotto rete e beffa la Heyrman 14-13 per l'Italia. Scambio lungo, Egonu non riesce ad attaccare 14-14. Leys ribalta la situazione per il 15-14 Belgio con un attacco sulle mani alte del muro; Bonitta ci vuole parlare sopra e chiama time out; il match point è annullato da Diouf; Egonu tira fortissimo in battuta e la positiva Danesi mura la Aelbrecht. 16-15. Ace di Egonu sulla linea di fondo campo! L'Itala vince 3-2 17-15 al tie break dopo qualche secondo di sofferenza in attesa del challenge che conferma la decisione arbitrale.
Con questa vittoria l'Italia rimane in corsa per la qualificazione alle semifinali in attesa della sfida alla Polonia.

Nazionale maschile: verso Italia-Argentina, prima amichevole dell'era Blengini

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Si giocherà giovedì sera a Trento l'amichevole di lusso fra Italia e Argentina, primo test per il nuovo corso azzurro firmato Gianlorenzo Blengini.
Si scende in campo al PalaTrento alle ore 20.30, già più di 2500 i biglietti venduti per la sfida ai sudamericani. 


C'è grande curiosità per vedere all'opera gli azzurri dopo più di 3 settimane di preparazione in quel di Cavalese, molti i motivi di interesse attorno a questa partita.
Prima di tutto sarà la prima assoluta da primo allenatore della nazionale per Blengini, il nuovo tecnico di Civitanova è subentrato a Mauro Berruto dopo la conclusione della World League ed ha subito cercato di dare la sua impronta alla squadra impartendo lezioni di tecnica e tattica al gruppo azzurro. 


Juantorena in allenamento
C'è ovviamente attesa per il debutto in maglia azzurra di Osmany Juantorena, l'ex giocatore di Trento (curiosità per rivederlo all'opera in quello che è stato il suo palazzetto) si è aggregato al gruppo azzurro dai primi di agosto e il suo apporto alla causa può rivelarsi fondamentale nelle prossime rassegne internazionali (World Cup ed Europeo).
Non solo Blengini e Juantorena: sono infatti da verificare i progressi della diagonale Giannelli - Zaytsev con lo zar alla prima partita da opposto in azzurro dopo un World League giocata interamente (fino all'esclusione) in posto-4. 


Altro motivo di interesse riguarda il reparto dei centrali, si potrà infatti intravedere quale sarà il centrale che affiancherà nel sestetto titolare quello che dovrebbe essere di nuovo il capitano azzurro Emanuele Birarelli (anche lui alla prima da ex al PalaTrento). 

La formazione che, almeno inizialmente, dovrebbe schierare Blengini sarà Giannelli - Zaytsev, Juantorena - Lanza, Birarelli - Anzani (o Buti), libero Colaci. Anche nella metà campo avversaria ci saranno grossi motivi di interesse, pensiamo alla presenza in panchina di Julio Velasco o di quelle in campo di Sebastian Solè, Luciano De Cecco e dell'ex Macerata, ora in forza al Belchatow, Facundo Conte.

Visto l'assenza di copertura televisiva della partita Jumpin81m2 sarà al PalaTrento e vi offrirà sulla nostra pagina ufficiale facebook aggiornamenti costanti del punteggio corredate da foto e video, il tutto a partire dalle ore 20. Quindi, per chi non può essere presente al PalaTrento, seguiteci!

Dimissioni di Berruto: chi siederà sulla panchina azzurra?

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È arrivata ieri la notizia delle dimissioni da tecnico della nazionale italiana di volley di Mauro Berruto. 
Non ci addentriamo sulle motivazioni e sulle tempistiche della scelta ma preferiamo volgere uno sguardo al futuro, cercando di capire pregi e difetti dei papabili alla sua successione. 

La nomina del nuovo CT avverrà fra venerdì e sabato durante il consiglio federale di Cervia, passaggio fondamentale in vista dell'imminente ritiro di Cavalese che inizierà a breve e porterà la squadra azzurra verso gli importanti appuntamenti come la World Cup e l'Europeo.

Fin da ieri sera i nomi che circolano sono quattro: il più papabile sembra essere Gianlorenzo Blengini, vice di Berruto e neotecnico della Lube Civitanova Marche; Radostin Stoychev, campione di tutto con Trento; Lorenzo Bernardi, mister secolo e Angelo Lorenzetti, marchigiano allenatore di Modena.
Appare subito evidente come tutte e 4 le candidature portino in dote un ostacolo che fino a poco tempo fa sembrava essere insormontabile per il presidente federale Magri (e tutto il suo consiglio); questo ostacolo risponde al nome di doppio incarico. Cioè la possibilità di allenare contemporaneamente sia la nazionale azzurra sia un club: tutti quattro i candidati citati sopra sono al momento attuale sotto contratto con una squadra di club. 
Ma proviamo ad entrare nello specifico per dare un idea di quali sarebbero i pro e i contro di papabili CT.

BLENGINI:
PRO: È uno dei tecnici emergenti del panorama italiano, reduce dalla splendida stagione con Latina dove si è guadagnato il diritto alla semifinale scudetto e alla panchina della Lube nella prossima stagione (dopo averla eliminata nei quarti dei playoff scudetto); è stato il vice di Berruto per i primi mesi di questa stagione internazionale quindi garantirebbe una certa continuità, se non di progetto almeno di persone. In queste prime settimane di avventura azzurra ha comunque dimostrato personalità guidando spesso la squadra durante i time out.
CONTRO: manca di esperienza internazionale e di vittorie importanti. Sarebbe sicuramente una scommessa, forse azzardata e, così come abbiamo messo la continuità con Berruto nei pro, la mettiamo anche nei contro. Forse alla nazionale serve una svolta più netta. 

STOYTCHEV:
PRO: il suo curriculum parla per lui, è l'allenatore di club più vincente degli ultimi 10 anni (insieme ad Alekno), ha personalità per sostenere la pressione che una nazionale porta con sè. Conosce benissimo il volley a livello internazionale. È un allenatore straniero ma ricordiamo che i successi più grandi la nazionale li ha ottenuti con un certo Julio Velasco in panchina. Sa tenere in pugno il gruppo e garantisce un livello d'allenamento particolarmente elevato.
CONTRO: è giusto puntare su un allenatore straniero? Non sarebbe come sminuire ancora di più il movimento italiano? Senza contare il fatto che Stoytchev, proprio per il suo carattere, rischia di andare allo scontro frontale con molte facce note nello spogliatoio azzurro. Eventuale gestione dei "suoi" giocatori di Trento in nazionale?  Il suo arrivo sulla panchina azzurra potrebbe essere un ostacolo all'ormai imminente approdo di Juantorena in nazionale? Nelle sua avventura con la nazionale bulgara non ha di certo brillato portando a casa risultati sotto le aspettative pur con un gruppo di giocatori validi.

BERNARDI:
PRO: punta di diamante della Generazione dei fenomeni mister secolo è forse l'ipotesi più affascinante sul piatto; italiano, con una personalità molto forte, potrebbe essere l'uomo giusto per riunire il gruppo azzurro.
CONTRO: ha da poco compiuto il salto dal campo alla panchina e la sua esperienza è minima, ma se la Serbia si è affidata a Grbic e la Polonia ha vinto un mondiale con Antiga (alla primissima esperienza da allenatore) in panchina...

LORENZETTI:
PRO: sa lavorare bene sul campo, soprattutto con le nuove generazioni (Giannelli, Nelli, Vettori, Lanza). È un tattico formidabile e sa tirare fuori il meglio da tutta la rosa a disposizione facendo sentire tutti importanti ed indispensabili alla causa. Ha vinto abbastanza nella sua carriera ed ha carisma per guidare il gruppo azzurro.
CONTRO: specialmente negli ultimi mesi della scorsa stagione ha fatto dubitare delle sue capacità di tenere le redini della panchina. Pensiamo alla mancata gestione dell'estro di personaggi come Bruno, Ngapeth e Kovacevic che alla fine è stata una delle cause che è costata a Modena lo scudetto.


Su tutti e quattro pesa comunque un CONTRO piuttosto evidente. Per la nazionale italiana, in vista del prossimo anno e mezzo fondamentale che ci dovrebbe portare (qualificazione permettendo) alle olimpiadi di Rio, servirebbe una persona che si dedicasse al 100% alla causa azzurra e non solo negli "stacchi" dal proprio campionato. Qualcuno dei quattro ha il coraggio di abbandonare il proprio club per la panchina azzurra? La società "privata" del tecnico come reagirebbe?

Abbiamo provato a pensare a nomi di tecnici italiani che al momento sono liberi da vincoli contrattuali o stranieri che potrebbero virare verso la causa italiana ma è veramente difficile trovare qualcuno (Kovac sotto contratto con l'Iran, Daniele Bagnoli). Non ci resta che aspettare qualche ora e sapremo tutto.

2a giornata World League: Brasile ok, l'Italia sbatte contro il muro Polacco

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Arriva  già il primo verdetto di questa final six : la Polonia grazie alla vittoria da 3 punti contro gli azzurri è la prima semifinalista.
Azzurri che ora sperano nel colpo vincente dei polacchi, questa sera, contro la Serbia per ottenere un'insperata semifinale, dall'altra parte il Brasile riapre i giochi battendo 3-1 i campioni in carica U.S.A e aspetta alla finestra il risultato della sfida U.S.A - Francia. 

Ecco le cronache del #day2

Brasile – USA 3-1:

FIVB CREDIT 
La prima partita della seconda giornata di gare, la riedizione della finale dello scorso anno a Firenze, portava con sé tante aspettative, che non sono state deluse: si è vista una grandissima pallavolo e alla fine, spalle al muro, l’ha spuntata il Brasile che nella seconda metà di gara ha messo in difficoltà la ricezione americana e con l’ingresso di Lipe per Murilo ha trovato più sbocchi in attacco.
Primo set emozionante, si gioca palla su palla e nessuna delle due squadre riesce a conquistare più di un break di vantaggio. Salgono subito in cattedra le due stelle Anderson e Lucarelli (7 punti nel parziale per il brasiliano) – e vi rimarrano fino a fine gara. Finale di set infuocato, alla fine la spuntano i padroni di casa 28-26.
Il secondo set fino a metà è la fotocopia del primo, poi gli americani trovano lo spunto per allungare sul 21-18, il Brasile si inceppa e il set si conclude 25-22 per i ragazzi di Speraw.
Dal terzo set la partita gira a favore dei brasiliani, non senza difficoltà, mentre dall’altra parte della rete gli americani calano e il balletto degli schiacciatori Sander-Russell-Jaeschke non porta i frutti sperati. I verdeoro approfittano del calo degli avversari per passare sul 2-1, ancora 25-22.
FIVB CREDIT
Il quarto set sembra un monologo brasiliano, con i ragazzi di Bernardinho che si mantengono comodamente in vantaggio mentre la ricezione affonda e il povero Anderson fa quel che può. Ma gli americani non si danno per vinti e si rifanno sotto nel punteggio con la forza del loro muri e gli attacchi implacabili del solito Anderson (30 punti per lui, 23/34). Il Brasile trema, si va ancora ai vantaggi ma nelle fasi cruciali gli Usa combinano due pasticci clamorosi regalando la vittoria ai padroni di casa.

TOP BRASILE: Lucarelli
FLOP BRASILE: Murilo

TOP USA: Anderson
FLOP USA: Sander

Polonia – Italia 3-1: 


FIVB CREDIT
L'Italia inciampa in una rinnovata Polonia, o meglio sbatte nel muro messo in piedi dai ragazzi di Antiga. La partita non è stata malvagia, ma il secondo set pesa come un macigno nell'economia di una gara che poteva anche finire diversamente. 

Inizio a dir poco da incubo per gli azzurri (2-9) che sono totalmente fuori fase mentre la Polonia picchia forte in attacco e al secondo tempo tecnico è avanti 16-9. Massari in attacco fatica e il divario si allarga 13-21; Berruto lancia Anzani e Saitta. La sofferenza azzurra termina con un mesto 14-25.

Nel secondo set l’inizio è più equilibrato e il muro italiano inizia a farsi sentire: c’è Anzani al posto di Mengozzi. Massari continua ad essere un obiettivo facile a muro: dentro Antonov. L’italia ora ha un altro spirito e nuove uscite in attacco, e anche i polacchi collaborano con qualche errore (14-12), mentre Vettori ingrana e macina punti. Ci si mette pure la sfortuna: Giannelli scendendo da muro dà una gomitata nel sopracciglio al povero Anzani, che poco prima aveva rischiato di scavigliarsi sui piedi di Antonov. Gli azzurri si tengono stretti coi denti i 2 punti di vantaggio, ma la Polonia pareggia 19-19 con un muro su Lanza. Il martello di Trento si fa subito perdonare con la combo attacco del postino+ace: 21-19. La flot out di Nowakowski ci manda al set point, il primo lo auto-annulla Antonov sbagliando la battuta , per il secondo ci pensa Kubiak in contrattacco. Giannelli ha nelle mani un altro set point ma lo spreca tentando un colpo di seconda prontamente murato da Kurek: la situazione si ribalta e Kubiak manda la Polonia sul 2-0 con due ace su Antonov. 


FIVB CREDIT
La sberla è forte, l’Italia cerca di scrollarsela subito di dosso: azzurri avanti 6-3. I nostri trovano coraggio e con un super muro di Antonov su Kurek toccano quota 11-6, poi 13-6. I biancorossi adesso sono in difficoltà e l’Italia ne approfitta per incamerare punti (16-7); Antiga lancia nella mischia Mika. Piccolo recupero dei polacchi (10-17) ma con Lanza è palla in cassaforte, e Antonov regala il bis a muro a Kurek (19-10). Gli azzurri si incartano un po’ e il vantaggio scende a +5, con la Polonia che mette a segno3 muri in fila: ci sblocchiamo con 2 punti di Vettori (22-16) dopo l’ingresso di Saitta. Proprio un muro del nostro palleggiatore ci manda a 24, il set ce lo regala la battuta out del secondo palleggiatore polacco. 
FIVB CREDIT

Ancora inizio equilibrato nel quarto set, anche se l’Italia è fallosa dai 9 metri. Il primo break è della Polonia (6-4) grazie a tantissimi tocchi a muro. A metà del set l’Italia deve ancora recuperare quel break (13-11), al contrario la Polonia trova un ace sulla riga e continua a ruggire a muro (16-12). L’attacco out di Vettori segna il +5 della Polonia, la situazione va peggiorando (13-20). Lampo d’orgoglio di Lanza e soci che risalgono a -4 (16-20) ma il destino di questo set è ormai segnato, Kurek sale in cattedra e guida i suoi al set point (18-24), poi 25-20.  

TOP POLONIA: Kubiak
FLOP POLONIA: Bieniek  

TOP ITALIA: Lanza
FLOP ITALIA: Massari

Final six World League : la presentazione.

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Final six di World League che finalmente prende il via, da questa sera a Rio le sei qualificate si sfideranno per conquistare il primo titolo dell'estate.
Ad ospitare l'evento sarà un impianto molto caro a tutti i tifosi azzurri..
Quel Maracanazinho che il 28 Ottobre 1990 vide trionfare gli azzurri in finale contro Cuba al campionato mondiale.



Le sfide di questo week end faranno anche da anticipazione per le partite del torneo olimpico, in quanto l'impianto sarà proprio lo stesso.
Tutte le gare saranno trasmesse in diretta da Rai Sport 1 (nelle date e negli orari riporti nell'immagine intestazione di questo post), la diretta alternativa la potete seguire sul canale youtube dell'FIVB Fasi finali che prevedono due gironi, nella POOL I Brasile, Usa e Francia mentre dall'altra parte nella POOL J Serbia, Italia e Polonia.



Brasile che ovviamente si presenta ai nastri di partenza da favorito, per il peso specifico del suo roster e con il fattore "campo " - essendo i padroni di casa - dalla loro parte (cosa che all'Italia invece non riuscì a fare nella passata edizione a Firenze quando chiuse terza).

La truppa verde-oro ha concluso la propria fase a gironi conquistando il primato nella pool A davanti a Serbia e Italia, con 28 punti frutto di 9 vittorie e 3 sconfitte.

Sestetto base : Bruno - Wallace come diagonale di posto 2, Lucarelli - Murilo in 4, Lucas - Eder al centro e Sergio libero.



Curiosità statistiche : Bruno è attualmente settimo nella speciale classifica per palleggiatori con 3 soli falli e 461 alzate effettuate.
Il miglior realizzatore interno è Lucarelli che occupa la 3° piazza nella classifica dei realizzatori del torneo con 169 punti ed è il miglior schiacciatore, sempre della competizione, con un'efficacia pari al 56,98%.
Non particolarmente brillante il muro brasiliano in questa WL, il migliore però è Lucas con 73  centri (0,28 per set), lontano dai migliori e dalla vetta.
Eder è attualmente il miglior battitore del sestetto con lo 0,22% di ace per set e occupa l'ottava posizione nella classifica generale.
Non in grande spolvero nemmeno la ricezione brasiliana che non fa segnare grandi dati statistici e rimane piuttosto indietro rispetto ad altre nazionali al contrario di una sempre splendida e concreta difesa (con il solito Sergio sugli scudi). 

L'osservato speciale : difficile trovarne uno solo in una formazione così omogeneamente forte.. Ma noi diciamo Lucarelli. 

Percentuale di vittoria : 25%



USA : i campioni in carica (grandiosa vittoria a Firenze per 3-2 sul Brasile) si ripresentano a queste finali con discrete ambizioni di vittoria, rispetto alla passata stagione all'appello manca solo Rooney mentre il resto è rimasto identico come non è impossibile pensare che rimanga anche il risultato finale.
Squadra giovane ma impressionante ha all'interno tanti talenti già pienamente sbocciati ed esperti come Sander, Holt, Christenson..
Gli Stati Uniti hanno chiuso la loro pool al primo posto con 27 punti (9 vittorie - 3 sconfitte) davanti a Polonia, Iran e Russia.



Sestetto base : Christenson - Anderons, Sander - Russell, Holt - Lee, Shoji.
(con Smith al centro possibile sorpresa partente e Troy pronto a subentrare in 2 in caso ci sia necessità di riportare Anderson in 4).
*Durante tutta la fase di World League Speraw ha utilizzato tutta la rosa a sua disposizione ruotandola con continuità.

Curiosità statistiche : Anderson è il miglior realizzatore della squadra con 136 punti (6° in classifica generale della competizione) e terzo miglior schiacciatore fra tutti con una media realizzativa pari al 51,57%.
Christenson invece è il giocatore più pericoloso al servizio con 0,28 ace per set.
Holt si conferma sempre il migliore muro con 82 block (0,48 per set) e quinto miglior muratore della competizione.


Lo splendido one-hand-block di Holt durante
la finale della World League nella passata estate.

L'osservato speciale : Anderson

Percentuale di vittoria : 22%

FRANCIA : la cenerentola di queste final six è la formazione europea che a Varna ha battuto la Bulgaria e si è guadagnata la possibilità di fare questa esperienza.
Formazione ben nota a tutti i fan campionato italiano,  tutti i giocatori "titolari" hanno avuto esperienza in Italia. Dopo aver vinto la pool d intercontinentale davanti a Giappone, Repubblica Ceca e Korea (con 12 vittorie e 0 sconfitte) hanno schiantato 3/0 in semifinale l'Argentina per poi ripertersi in finale con la nazionale magiara.
Sestetto base : Toniutti - Rouzier, Ngapeth - Tillie, Le Goff - Le Roux con Grebennikov libero. 

L'osservato speciale : ovviamente è Earvin Ngapeth, genio e sregolatezza della formazione francese capace di trascinare letteralmente i proprio compagni a suon di "numeri".

Percentuale di vittoria : 7%

SERBIA : Nikola Grbic è alla sua prima finale da coach della Serbia si presenta all'avvio con uno squadrone, tante le stelle e gli assi nella sua manica a partire da Petric passando per Atanasijevic e Lisinac solo per nominarne alcuni.
Serbia che può contare anche su riserve di grande caratura internazionale (se si pensa che uno tra Podrascanin-Lisinac e Stankovic avrà il ruolo di riserva) che permetteranno di tenere sempre altissimo il livello in campo. 
Sono arrivati secondi nella Pool A con 23 punti (7 vittorie e 5 sconfitte) dietro al Brasile e davanti ai nostri azzurri.

Sestetto base : Jovovic - Atanasijevic, Petric - Kovacevic U., Lisinac - Podrascanin, Majstorovic (libero). 
*formazione base difficile da definire perchè sono molti i giocatori ugualmente forti che possono essere schierati (Stankovic, Kovacevic N, Starovic, Rosic) e Grbic stesso ha sempre ruotato i suoi giocatori senza dare l'impressione di un 6 fisso.

Curiosità statistiche : Atanasijevic è il miglior realizzatore per punti (130 e 8° in class. generale) e per efficacia con il 47,8%.
Il punto forte del sestetto è il muro con 3 rappresentanti che sono probabilmente i migliori al mondo, Lisinac prevale per ora sui compagni con 105 block (0,44 per set); ed è anche il giocatore più fastidioso al servizio con lo 0,25% di ace per set.


L'osservato speciale : Atanasijevic, se ingrana la marcia in attacco e trova anche le misure al servizio sono guai per ogni avversario e la Serbia si candida fortemente.

Percentuale di vittoria : 19%

ITALIA : difficile interpretare la situazione in casa azzurra. Questo inizio di World League non aveva esaltato, anzi al contrario.. Sul piano del gioco i problemi erano molti e dopo gli ultimi malumori e dissapori anche la poca amalgama creatasi ne risentirà. 
Ma... A volte sono le situazioni come queste che danno la scossa giusta anche nell'orgoglio, e i nostri ragazzi potrebbero regalarci qualche sorpresa.
Terzo posto nella Pool con 16 punti (vittorie e sconfitte equamente divise : 6/6) dietro Brasile e la prima avversaria di questa finali : la Serbia. 
Il bilancio negli scontri diretti per ora premia proprio la formazione di Grbic avanti 3 vittorie a 1.ù
*QUESTA SERA ORE 21 (DIRETTA RAI SPORT 1) ESORDIO CONTRO LA SERBIA.

Sestetto base : *sestetto che verrà rivoluzionato a causa dell'episodio che ha riportato in Italia 3 titolari Zaytsev, Travica, Sabbi e la riserva Randazzo.
Giannelli - Vettori, Lanza - Antonov, Birarelli - Anzani e Colaci.

Curiosità statistiche : il miglior realizzatore è Lanza con 122 punti (12° nella classifica generale) e il 44,90% di efficacia.
L'Italia però a muro lavora molto bene sopratutto con Anzani che fino ad ora ha collezionato 101 centri, 0,50 per set.
Il giocatore più "noioso" al servizio è capitan Birarelli con 0,25 ace a set.

L'osservato speciale : l'intero sestetto che dovrà trovare alla svelta meccanismi e lo spirito di squadra.

Percentuale di vittoria : 10%


POLONIA : campioni del mondo in carica dopo la vittoria al cardio palma sul Brasile nel mondiale casalingo dello scorso anno.



Arrivano alle final six reduci da un secondo posto nella pool con 22 punti (8 vittorie e 4 sconfitte) dietro agli USA.

Sestetto base : Drzyzga - Kurek, Nowakowski - Wrona, Mika - Kubiak, Zatorski (L).
* Bieniek che potrebbe pero partire al posto di Nowakowski

Curiosità statistiche : Kurek è il miglio realizzatore della sua squadra e dell'intera competizione con 207 punti (8* miglior schiacciatore per efficacia, 49,86%).
Nowakowski il giocatore più fastidioso a muro,  10° in classifica generale con 130 bloc, 0,42 per set.
Bieniek quello piu fastidioso invece al servizio con 0,25 ace per set.

L'osservato speciale :  Kurek

Percentuale di vittoria : 17%.