Sogno bronzo sfumato ma che lezione delle nostre azzurre!!

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Alle fine della battaglia é il Brasile ad uscire vincitore, un 3-2 e un risultato dalla doppia faccia.
Da una parte c'è la comprensibile "delusione" per un importante risultato sfumato, perché il bronzo in parte avrebbe sancito comunque una grandiosa conclusione di mondiale, al di là della sconfitta patita ieri sera.
Dall'altra parte, e quella che per noi dovrebbe essere l'unica faccia della medaglia da guardare é la reazione e le "palle" che queste 12 ragazze hanno saputo tirare fuori.
Quella che è andata in scena stasera è una vera lezione di squadra, Bonitta parte con la "solita" formazione Lo Bianco-Centoni, Arrighetti-Chirichella, Del Core-Costagrande e Moki De Gennaro.
Ze Roberto che schiera anche lui tutte le sue titolari : Dani Lins-Sheila, Fernanda Garay-Jacque, Fabiana-Sheila e Brait libero.
L'avvio azzurro é di quelli da incubo, i fantasmi "cinesi" sembrano ancora alleggiare nelle menti delle ragazze di Bonitta che non riescono a scollarsi di dosso la paura e faticano incredibilmente, ancora, nel fondamentale del contrattacco. 
Purtroppo continua la vena negativa di Arrighetti che a metà set viene sostituita da Folie, e di Costagrande, il cui braccio trema troppo in attacco; ritornano prepotenti le enormi lacune nella correlazione muro-difesa, che non riesce a tamponare ed arginare gli attacchi di Garay e Jacque.
Primo set che vede un Brasile non bellissimo, probabilmente anche loro si trascinano qualche amarezza per la semifinale persa dagli Usa, ma cinico il giusto per lasciare l'Italia indietro nel punteggio, addirittura a 15.
Secondo set che purtroppo non regala nessuna, sperata, reazione e azzurre ancora a subire in tutti i frangenti il gioco brasiliano.
Lampante la difficoltà nel gestire qualsiasi fondamentale, segno proprio di una confusione e tensione mentale al di sopra del normale.
Male la ricezione che ci preclude la possibilità di giocare con frequenza al centro e permettere così agli attaccanti di palla alta di essere smarcati, male il muro che continua a non essere efficace e composto.
Male anche l'attacco, con cui non riusciamo a trovare soluzioni continuative differenti dalla solita Del Core.
Secondo set che scivola via ancora più velocemente e pesantemente del primo e partita che si fa davvero dura con parziali pesanti per le nostre ragazze.
Nel terzo set invece qualcosa inizia a ruotare, e quel qualcosa é il braccio di Valentina Diouf.
Entrata in campo al posto di una Centoni troppo spenta macina gioco e risulta immarcabile per il muro e difesa brasiliana, per larga parte del set é proprio lei a tenerci a galla e permetterci di rimanere attaccate al set.
Nessuna delle compagne sembra riuscire a seguire lo orme di Diouf, nemmeno la neo entrata Bosetti riesce a perforare le retrovie verde-oro.
Ma qualche errore brasiliano e qualche vera azione da Italia regalano la vittoria del terzo set e partita ri-aperta!
Quarto set che vede un'Italia finalmente in gioco, non hai suoi massimi livelli ma si vedono di nuovo azioni importanti, lunghe e di alto livello, set lottato e sofferto dalle nostre ragazze che finalmente con tutto il cuore, grinta e rabbia iniziano a contenere gli attacchi brasiliani, trovando soluzioni in attacco differenti, anche una Bosetti reduce da uno 0% del terzo set si sveglia trovando spesso le mani alte e out del muro brasiliano.
Un dei tanti errori di Thaisa sul finire di set da il colpo di grazie alle brasiliane e il più di 2 all'Italia che poi grazie al muro di Cristina Chirichella chiude il set e il rinvia il risultato finale al tie break.
Tie break senza storia con il Brasile che scappa subito aiutato purtroppo da un arbitraggio decisamente dubbio e quasi di parte, azzurre che forse non hanno più energie da spendere e bronzo che finisce al collo della squadra di Ze Roberto.

Non è finita come speravamo, ma quello che hanno fatto vedere stasera deve essere registrato e fatto vedere alle future generazioni, non per la qualità e la tecnica, che siamo onesti non è stata a tratti sufficiente, ma per la grinta e il cuore gettato sul campo.
La capacità di unirsi e di scambiarsi i ruoli di trascinatrici, il mordente che hanno tirato fuori per non lasciare il mondiale con il risulto più pesante.
Non possiamo che dire GRAZIE. 
Un enorme e gigante GRAZIE per averci regalato emozioni, per averci regalato una vetrina come Rai Due e per aver avvicinato tante persone al nostro meraviglioso mondo.
Per aver lottato sempre e mai mollato nessun pallone.
Per aver insegnato a tutti gli altri sport che ci siamo anche noi, che siete un esempio.
E siamo fieri di avervi tifato, guardato e ammirato.
GRAZIE AZZURRE. 

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