ITALIA - SERBIA
I tifosi probabilmente stanno affrontando diverse fasi "umorali" durante questo mondiale e insieme ai ragazzi azzurri, stando a quello che i commentatori ci hanno raccontato a fine match (saluti stile commiato tra di loro), sono arrivati all'ultima. La desolazione mista delusione.
COSA CI ASPETTA OGGI..
Pool E
Pool F
Siamo passati prima dall'incredulità nel vederli giocare così male e così "soli", alla rabbia nel non vedere una reazione, alla vera incazzatura nella sconfitta un po' "vergognosa" con il Porto Rico infine alla desolazione di stasera nel capire che è davvero tutto qui quello che hanno da dare adesso.
È arrivata un'altra sconfitta, con una squadra quotata e attrezzata questa volta, per 3-0.
Una partita che per l'Italia aveva molti "sapori", molti motivi e molti "sassolini".
Quello che più volevamo era una reazione dei ragazzi. Per loro. Per noi.
Perché al di la' del passaggio di questa fase, che era davvero cosa difficile, l'importante era che potessero ritrovarsi come gruppo. Cancellare un po' le voci e il caos che si era creato intorno a loro.
E invece le notizie che arrivano dal campo continuano ad essere negative. Non può essere una scusa, ma la notizia del ritorno in Italia di Zaytsev ha destabilizzato ulteriormente un ambiente che aveva già di per se troppi problemi.
L'avvio è davvero di quelli da brivido, 2 primi tempi un po' troppo bassi di Travica per capitan Birarelli e Lisinac fa la voce grossa a muro, facendo capire subito agli azzurri che tipo di giornata sarebbe stata.
Sotto 3-1 arriva anche una pessima azione, sintomo e immagine di tutti questi mondiali, palla salvata da Kovar e i compagni che si guardano sperando che possa andare l'altro.
Da li in poi stra potere serbo, perché gli azzurri, nel primo set, non sono davvero in grado di poter contrastare una Serbia che non ha fatto niente di eccezionale se non essere ordinata tra muro e difesa.
Esordio da titolare per un Vettori che fatica terribilmente, sbloccandosi dopo almeno 7/8 palloni attaccati, l'unico giocatore entrato realmente in campo è stato Parodi, primo set di sostanza per il giocatore più chiacchierato, forse, fino a qui.
Diverse le cartoline negative di questo set : Travica che ha spedito una palla di seconda intenzione (con un appoggio perfetto) nel campo avversario, regalando di fatto free ball e punto a Lisinac, una free ball per noi in zona 2 che si è trasformata in punto serbo, perché Rossini e Parodi si sono guardati, incerti sul dafarsi.
Secondo set che parte più o meno sull'onda del primo, tanti errori sia da una parte che dall'altra ma a metà set, complice una serie di muri e di scariche di grinta da parte di Buti, l'Italia si sveglia, si ritrova e inzia a lottare a viso aperto.
Finisce ai vantaggi un set che però vede spuntare la Serbia come vincitore, gli azzurri ci sono andati vicino ma manca davvero quel qualcosa in più nei punti finali. Manca quella grinta e quella sicurezza che invece non manca mai ad Atanasijevic, utilizzato pochissimo dal suo palleggiatore e stampato più volte nell'arco del set, tira fuori un ace un paio di attacchi freddissimi. È stata li la differenza, "braccino" contro "braccione".
Insieme alle insicurezze di un'Italia che non sa più se è davvero in grado di farli certi "punti", un'Italia che non ha un giocatore che sente di voler l'ultimo pallone, o una palla pesante, con la consapevolezza di fare punto.
Il terzo set purtroppo non ha lasciato molte speranze, Serbia che continuava a macinare gioco con un Nikola Kovacevic in netta difficoltà in seconda linea ma in grandissimo spolvero in attacco, incredibilmente efficace per quanto bello nei colpi.
Partita con i fiocchi per Podrascanin e Lisinac che a fine partita conteranno 7 muri in due e diversi attacchi da urlo, si sono presi più di una volta la briga di passare sopra al muro azzurro.
La Serbia ci ha provato a mettere in gioco gli azzuri più di una volta durante la partita, Atanasijevic non ha di certo giocato la sua migliore partita (nonostante i 18 punti finali), Nikic è entrato ed uscito dalla partita spesso, ma sopratutto i ragazzi di Kolakovic sono stati davvero fallosissimi sopratutto al servizio; 23 gli errori totali in tre set.
Ma non sono bastati i loro aiuti, continua il litigio di Travica con i primi tempi, spesso impreciso anche ai lati e stasera anche nelle palle di seconda risultate discutibili, tutto ciò non fa altro che sottolineare la confusione che attraversa il regista della nostra nazionale.
Continua anche il periodo nero di Parodi che dopo un primo set illusorio si è spento alla distanza chiudendo con un 6/18 che non puó essere positivo, solite montagne russe anche per Kovar, che non riesce a trovare continuità alternando ottime cose ad errori sciocchi.
Le uniche note positive arrivano dai nostri centrali, brilla la stella di un Buti che ha ritrovato una "condizione" azzurra invidiabile, 75% in attacco e 5 muri; e perdura la solidità di un giocatore come Birarelli che non sarà appariscente come altri ma che a partita chiusa risultata sempre essere uno dei migliori, con percentuali sempre positive.
Stasera non ci sono colpe da spartire, non ci sono giocatori da "bocciare" perché mai come oggi è stato evidente il limite di questa nazionale. Una squadra che ha dimostrato davvero di potersela giocare con tutti ma che è arrivata qui con qualche ingranaggio rotto e gli sforzi attuati per aggiustarlo non sembrano essere andati a buon fine.
Ci hanno provato.. A mettere su la faccia giusta, ad urlare e incitarsi. Ma è durata poco, la mancanza di fiducia e gli evidenti problemi tecnici hanno preso il sopravvento.
In tutte le partite fin qui giocate non c'è mai stato nessun fondamentale che abbia mai convinto ma a turno ce n'è stato sempre uno che risaltava, in negativo, più altri.
Ieri è stato il turno del contrattacco, se la difesa ha fornito una prova sufficiente è mancata proprio la finalizzazione, il numero di conttattacchi tra le squadre squadre é stato simile ma la Serbia ne ha chiusi positivamente 22 l'Italia 12. Troppa la differenza di realizzazione sopratutto nei palloni fondamentali per la chiusura del set.
Chi davvero poteva fare di "più" era l'allenatore, lo stesso allenatore che dall'inizio del mondiale sino ad ora continua ad adoperare scelte incomprensibili e dichiarazioni altrettanto discutibili.
Cambi tardivi, Lanza per Parodi solo alla fine del terzo set, Sabbi non entrato nonostante Vettori abbia attraversato momenti difficili lungo il match, Baranowicz che non ha trovato campo nonostante una prestazione caotica di Travica e il limitato utilizzo di un Colaci sempre positivo quando chiamato in causa.
Carenza totale di carisma e capacità di scuotere il gruppo.
Un'intervista finale che completa il ritratto di un allenatore che dovrà dare molte spiegazioni sugli errori sin qui commessi.. Berruto ha confermato che il lavoro di avvicinamento svolto é stato tosto e intenso, ha confermato che c'è stata tanta volontà, testa e grinta ma che purtroppo fin qui qualcosa è andato storto e che tutto quello che è stato fatto era in previsione di un'altra prestazione.
Un discorso che onestamente non possiamo accettare da chi in questo tipo di preparazioni e programmazioni dovrebbe essere il più capace ed esperto.
Incredibile pensare che il lavoro di un'estate abbia incrinato così il gioco e la solidità di un gruppo, ma sopratutto la fiducia dei ragazzi. Le interviste a fine gara sono eloquenti e "tristi", immagine di una squadra che non sa davvero più cosa fare per uscire dal tunnel, giocatori che si sono persi e che stanno accusando il peso e l'onere di queste sconfitte senza saper rispondere e trovare motivazioni.
Le scuse sincere di Rossini sono disarmanti per spontaneità e l'accettazione di tutte le critiche che sono state rivolte al gruppo sono segno di chi ha compreso realmente l'immagine che sta passando ma che purtroppo non ha "armi", se non quella di scusarsi, per poter porre rimedio.
Tutti dispiaciuti e contriti,e forse lo siamo un po' anche noi.
Per loro, perché in fondo, forse, hanno davvero dato tutto e la colpa non è loro ma risiede in qualche altra "casa".
USA - POLONIA
Dopo l'ennesima, bruciante delusione riservataci dagli azzurri nel pomeriggio, ieri sera la diretta Rai ci ha regalato, detto in parole semplici, una bella partita di pallavolo, una partita di bella pallavolo. La sfida tra USA e Polonia si è conclusa con una vittoria per 3-1 a favore degli americani ma il punteggio dice poco su quanto sia stata combattuta ed emozionante questa gara. Sconfitta dei padroni di casa dovuta non a demeriti propri, ma ad una prestazione più compatta nei frangenti che scottano degli avversari. Non è bastata una grande prova dei 3 attaccanti di palla alta (Wlazy 17 punti col 55%, Winiarski 14 e Kubiak 12, subentrato a Mika che nel primo set aveva chiuso con un bel 0/3) per fermare lo straripante entusiasmo dei ragazzi a stelle e strisce che giocano a mente libera e sempre col sorriso. E ieri sera Matt Anderson ha avuto tante occasioni in cui sfoggiare il suo bel sorriso visti i suoi 21 punti a referto, alcuni davvero decisivi in contrattacco, ben spalleggiato dal giovane Sander che porta a casa 23 punti. Ormai non sappiamo più nemmeno se è il caso di segnalare la solita buona prova di Holt che anche ieri ha fatto i suoi bei 15 punti.
Gli americani sono dunque i primi ad aver sconfitto in questo Mondiale i padroni di casa, apparsi un po' traumatizzati e convinti forse di allungare la partita al tie break, visto che gli USA, in vantaggio 24-21, stavano per scialacquare il vantaggio fino a che il solito magnifico Anderson si è preso la briga di buttare a terra l'ultimo punto per il definitivo 25-23. Le statistiche raccontano di una prova migliore degli americani a muro e in difesa, mentre i polacchi sono incappati in 36 errori (9 a set, veramente tanti), compresi i due fondamentali che hanno chiuso il primo set sul 29-27 per gli USA e hanno forse dato la piega decisiva a questa sfida fin dall'inizio. Ora gli USA sembrano davvero in forma e di nuovo in grado di giocare con la scioltezza e la convinzione mostrate a Firenze in finale di World League; vedremo invece se questo ko avrà ripercussioni in casa polacca nelle prossime gareCOSA CI ASPETTA OGGI..
Mancano tre partite alla chiusura di questo mondiale, stasera con la Polonia la prima delle tre.
I padroni di casa pienamente in lotta per il passaggio del turno arrivano dalla sconfitta di ieri con gli Usa e stasera non potranno sbagliare se non vogliono rischiare una clamorosa uscita di scena. Non ci regaleranno nulla ma chi ha qualcosa da perdere sono loro e non noi, sperando di aver svuotato la testa dalle pressioni e di poter esprimere un buon gioco, per orgoglio e per dare spettacolo al pubblico che sarà presente nel palazzetto già sold out.
Un altro bellissimo scontro ci aspetta fra meno di due ore, con Usa e Serbia che si giocano buona parte della qualificazione alle seconda fare in questo scontro diretto, arrivano entrambe da due vittorie e in ripresa dopo alcuni affanni nel primo girone.
Un altro bellissimo scontro ci aspetta fra meno di due ore, con Usa e Serbia che si giocano buona parte della qualificazione alle seconda fare in questo scontro diretto, arrivano entrambe da due vittorie e in ripresa dopo alcuni affanni nel primo girone.
Classifica attuale :
- Francia 10
- Polonia 9
- Serbia 9
- Iran 8
- Usa 7
- Argentina 2
- Italia 2
Previste per oggi :
Pool E
• Argentina - Iran
• Serbia - Usa
• Polonia - Italia
• Australia - Francia
Pool F
• Brasile - Cina
• Finlandia - Canada
• Germania - Bulgaria
• Cuba - Russia
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